lunedì 31 dicembre 2012

L’ANNO CHE STA ARRIVANDO



Nella rubrica “I tamburi di Darkwood” che appare sullo Zagor n°570 (Zenith n°621), intitolato “Sangue su Bahia” e datato gennaio 2013, attualmente in edicola (o in imminente arrivo) vengono date tre importanti notizie su quella che sarà la nuova, entusiasmante annata dello Spirito con la Scure. Più una quarta, riguardante la puntata dedicata all’eroe di Darkwood dalla trasmissione “Fumettology” che verrà trasmessa giovedì 10 gennaio alle ore 22.45 su Rai 5 (e poi replicata in altri orari ci cui potrete trovare notizia sul sito dell’emittente). Tutti davanti al teleschermo, quella sera, dunque! Ma, al di là di questa comunicazione di servizio, eccomi ad approfondire le news che sono ormai di dominio pubblico, anticipandovi che comunque prima della fine vi accennerò ad altre cose molto succulente che bollono in pentola, e che vi saranno proposte, calde e fumanti e speziate a dovere, da qui al numero 600 e anche dopo. Dunque, tenetevi forte e cominciamo.



Zagor Collezione Storica a colori 

Innanzitutto, cominciamo parlando di Zagor Collezione Storica a colori, la collana edita da Repubblica/L’Espresso che trovate, ormai da quasi anno, ogni giovedì in edicola, e che sta ristampando, in grande formato e in policromia, le più classiche avventure dell’eroe di Darkwood. In questo periodo, in particolare, stanno venendo riproposte le storie più belle e più amate dai lettori, quelle della golden age del personaggio: ebbene, le emozioni non si interromperanno e la Collezione continuerà ancora per un bel po’. Come ricorderete, presentando l’iniziativa editoriale su questo blog, avevo prospettato un programma di trenta numeri, possibili di aumento nel caso in cui la pubblicazione avesse riscosso il favore del pubblico. Qualche mese dopo, in agosto, visto il successo di vendite, è stata annunciata la prosecuzione fino al n° 50, in attesa di eventuali ulteriori allunghi. E in effetti, sono lieto di poter annunciare che Repubblica/L’Espresso hanno deciso di proseguire fino al numero 71, concludendo cioè la ristampa di tutto il periodo nolittiano. Dopodiché, la collana si fermerà, ma con un bilancio davvero soddisfacente visto che le prospettive iniziali sono state più che raddoppiate, nonostante il periodo di crisi. Immagino che qualcuno, comunque, rimarrà deluso dal fatto che la ristampa di Zagor verrà interrotta (almeno, questo pare l’intendimento allo stato attuale delle cose) mentre quella di Tex è proseguita fino a raggiungere la serie regolare in uscita in edicola, però le decisioni vengono prese da un editore diverso che fa le proprie valutazioni. Va detto che la Collezione Storica di Zagor sta attualmente vendendo oltre ventimila copie, che corrispondono al cinquanta per cento del venduto della serie regolare (che è mediamente di circa quarantamila), e in proporzione alle cifre del Tex mensile, quello settimanale di Repubblica ha chiuso con una percentuale inferiore (dunque, da questo punto di vista, siamo andati meglio noi): però, stranamente, ogni numero la ristampa perde dei lettori. Dunque, le previsioni fatte guardando la curva discendente hanno suggerito uno stop, che chiude comunque tutto il ciclo, memorabile, delle storie nolittiane. Dico “stranamente” perché le avventure dal n° 30 della Collezione in poi sono tutte un capolavoro dopo l’altro: chiunque abbia smesso di seguirle, si è perso i racconti più belli. In ogni caso, abbiamo ancora storie fantastiche da qui alla prossima estate. Periodo in cui si accenderanno i riflettori su altre storie molto particolari e, si spera, altrettanto belle



Il terzo Zagorone

Visti i buoni risultati, prosegue infatti almeno per un altro anno anche Zagor Albo Gigante, da tutti chiamato familiarmente “Zagorone”, che dopo le storie illustrate da Marco Torricelli e da Marco Verni nel 2011 e nel 2012, tornerà in edicola in maggio. Lo farà con una storia illustrata dal grande Gallieno Ferri, che proprio in questi giorni sta ultimando le tavole di un racconto provvisoriamente intitolato “La donna venuta dall’Irlanda” e ha già consegnato una bellissima copertina. Su chi sia la figura femminile a cui allude il titolo sono aperte le scommesse… e in ogni caso, torneremo a parlarne. La speranza è, ovviamente, che un Albo Gigante chiamato a celebrare la leggenda e il record della produzione ferriana (cinquantadue anni ininterrotti, oltre ventimila tavole realizzate per lo stesso personaggio, mille cover) non passi inosservato e, anzi, richiami all’ovile gli zagoriani di tutte le età. La storia, scritta da me, non contiene elementi magici (quelli che disturbano, non si sa perché, qualcuno), ed è a tal punto classica e darkwoodiana che prevede persino il ritorno al Clear Water, là dove sorgeva la capanna in cui il piccolo Patrick Wilding nacque e dove morirono i suoi genitori.



Zagor Color

Rullino adesso i tamburi per l’annuncio del lancio di una nuova collana che avrà cadenza annuale, e che giunge ad esaudire le richieste di tanti lettori desiderosi di vedere lo Spirito con la Scure godere del medesimo trattamento di Tex e Dylan Dog: segnatevi la data sul calendario, perché il primo agosto troverete in edicola il n° 1 di Zagor Color, ovvero uno speciale di 132 pagine tutte a colori. Il racconto in questione porterà la mia firma per quanto riguarda il soggetto, e quella di Jacopo Rauch per la sceneggiatura e avrà contenuti davvero speciali, che caratterizzeranno, come impostazione, anche i futuri numeri della collana. Infatti, ogni volta sarà portato alla ribalta un importante personaggio del microcosmo zagoriano, sui cui saranno imbastite storie destinate a lasciare il segno. Il primo a venire posto sotto i riflettori sarà il capitano Fishleg, aiutato dal Re di Darkood a risolvere un mistero legato al suo passato. A disegnare la storia che lo riguarda, e che svelerà com’è che il lupo di mare ha perso una gamba, vedendosela sostituire con un osso di balena, un nuovo acquisto del nostro staff: il bravissimo Walter Venturi. Walter sembra nato per disegnare lo Spirito con la Scure: poco sopra vedete riprodotta la sua illustrazione per il mio romanzo "Le mura di Jericho". Lo abbiamo visto all’opera su varie collane bonelliane (soprattutto su Bred Barron), lo scopriremo presto quale autore completo (testi e disegni) di un Romanzo a Fumetti della Bonelli ambientato in Egitto, ma per quanto mi riguarda, se mi sarà concesso da chi prende decisioni nei piani alti, lo vorrei trattenere per fargli disegnare un’altra storia che ho in mente, fatta su misura per lui. Intanto, sempre su testi miei, è già in lavorazione anche lo Zagor Color n° 2 (che uscirà, beninteso, solo se il n° 1 raccoglierà i favori che auspichiamo), con un altro personaggio di prima grandezza pronto a fare da protagonista, e con un disegnatore ospite giunto addirittura dall’estero. 



Nuovi autori e gradite conferme

Nel corso del 2013, oltre a vedere (finalmente) il film-documentario di Riccardo Jacopino, intitolato “Noi, Zagor”, che è stato presentato con una breve anteprima a Lucca Comics lo scorso novembre, ottenendo applausi a scena aperta, leggeremo la prima storia di un nuovo sceneggiatore, Antonio Zamberletti. Sarà lui infatti l’autore dei testi dello Speciale primaverile, disegnato da Marcello Mangiantini: si tratterà di una storia tipicamente western che è servita a Zamberletti per misurarsi con lo Spirito con la Scure per poi prendere decisamente il via e proporsi con altri racconti che vedrete nel corso del tempo. Antonio (lo vedete sopra nella foto) non è un personaggio qualunque: ha al suo attivo numerosi romanzi noir che vi consiglio di procurarvi e leggere. Sono quelli con protagonista il detective milanese Vincenzo Torres, contraddistinti da titoli che avrebbero fatto la gioia di Dashiell Hammet: “I morti non pagano”, “I duri non piangono”, “Silenziosi nella notte”. Inoltre, lo scrittore varesino lavora anche come sceneggiatore di fiction televisive. Insomma, abbiamo assoldato un narratore professionista. Grande professionista è anche Ade Capone, che torna su Zagor con il Maxi di gennaio, “I sabotatori”, dopo essere stato rimesso al lavoro con una ulteriore storia che riporterà sulla scena alcuni antichi nemici… e non dico di più. 


Grandi ritorni

A proposito di antichi nemici, preparatevi a vederne delle belle. Dopo la fine della trasferta sudamericana (durante la quale non mancheranno i ritorni a sorpresa di imprevedibili personaggi), sono in arrivo il diabolico Mortimer, il ronin Takeda, la vampira Ylenia, la banditessa Blondie, il principe Alexis e altri ancora di cui non vi dico il nome perché la rivelazione della loro identità sarà una delle sorprese nel corso delle rispettive storie. Ma non solo. Nominate tre supernemici dei bei tempi che furono, tre di quelli che assolutamente vorreste vedere ricomparire. Fatto? Ecco, tra quei tre di sicuro ce ne sono due che ritorneranno, con il clamore che meritano. 

E altrettanto clamore farà, ne sono sicuro, il n°600. Il mio intento era quello di affidare la sceneggiatura “centenaria” in arrivo a uno dei principali sceneggiatori che hanno segnato la storia del personaggio, tenendo conto dell’alternanza che ha visto il cento, il duecento, il trecento, il quattrocento e il cinquecento affidati ad autori di testi sempre diversi (rispettivamente Nolitta, Sclavi, Toninelli, Boselli, Burattini), e dunque secondo me avremmo potuto continuare la tradizione offrendo l’onore (e l’onere) ad Ade Capone, o forse a Luigi Mignacco o Jacopo Rauch. Invece, Mauro Marcheselli (che ringrazio per la fiducia) ha insistito perché me ne occupassi io, ritenendo che della responsabilità di un evento del genere debba farsi carico quello che è lo sceneggiatore più attivo. Perciò, toccherà a me: il soggetto c’è già, quando uscirà non passerà inosservato perché è molto particolare, si tratta solo di aspettare che Gallieno Ferri sia libero per poterlo cominciare a disegnare.

Concludendo

Non so se, elencando tutte queste novità, sono riuscito a incuriosirvi. Ah, a proposito: non vi sfugga pagina 38 di "Sangue su Bahia". Ci potrebbe essere, chissà, qualcosa che farà discutere. Di sicuro non si potrà dire che siamo a corto di idee, che mancano le iniziative, che Zagor sta languendo. Eppure, ogni tanto si sentono levare le lamentele di quelli che vorrebbero solo storie western (contro l’evidenza della lezione nolittiana che ha sempre inserito di tutto e di più nelle sue sceneggiature), di quelli secondo i quali lo Spirito con la Scure non è più quello di una volta (niente è più quello di una volta, tranne le mummie), di quelli a cui non vanno bene gli scrittori che non sono Nolitta e i disegnatori che non sono Ferri (Nolitta ha smesso di scrivere, volontariamente, nel 1980 e oggi non è più fra noi, Ferri disegna al massimo trecento tavole l’anno e a noi ne servono oltre duemila). C’è chi non tollera le trasferte (che pure sono una tradizione nolittiana e servono per offrire una varietà di spunti senza che lo spirito zagoriano venga minimamente travisato) e chi si sente offeso se, dopo aver avanzato delle pesanti e, talvolta, ingiustificate critiche, gli autori provano a dire anche la loro. Le opinioni sono tutte legittime, per carità. Quel che è certo è, però, che tutti gli autori dello staff lavorano con una passione che non ha uguali in altre serie, e che per nessuno di noi, me per primo, realizzare Zagor è un “mestiere” come un altro. Personalmente, la sento come una missione. E se giro l’Italia infaticabilmente per andare dovunque mi invitino, e mi do da fare anche su Internet, scrivendo questo blog, gestendo una pagina fan su Facrbook, imperversando su Twitter, è per il bene del personaggio, che per è un amico, o un fratello maggiore, da una vita. Grazie, perciò, ai tanti (tantissimi) che mi incoraggiano e ci incoraggiano, dimostrandoci un affetto straordinario. Buon 2013 a tutti!