lunedì 11 aprile 2016

IL TESORO DELLA PIRAMIDE



E' in edicola  “Il tesoro della piramide”, l’albo di Zagor n° 609 (Zenith 660), datato aprile 2016. La copertina, che vedete sopra, è opera di Gallieno Ferri.  I testi sono miei e i disegni di Marco Torricelli. Si tratta della continuazione di una avventura iniziata nel volume precedente e destinata a concludersi nel prossimo. L'albo è uscito in edicola il giorno stesso della morte di Ferri.  
Sui rapporti fra questa storia e un classico di Guido Nolitta degli anni Sessanta, quello con il folle archeologo Vincent Krebs, ho già scritto parlando de "L'ombra del faraone", lo Zenith 659 di marzo. In questa seconda parte della storia (occhio allo spoiler se non avete già letto il racconto) viene inserito un elemento fantastico: la figura di un demone, la cui natura verrà spiegata nel volume successivo. Rimando dunque tutte le discussioni in proposito a quanto torneremo sull'argomento ad avventura conclusa. Per il momento non posso che ribadire una ovvietà: già la storia di Bonelli apparteneva al filone fantastico zagoriano, perché conteneva elementi del tutto alieni alle storie "di frontiera" basate sul realismo. Il fatto che a Darkwood ci fosse un museo di antichità egiziane, un deserto simile a quello del Sahara, un numero impressionante di schiavi al lavoro per costruire una piramide, uno stuolo di guerrieri in groppa ai dromedari, un architetto in grado di far crollare un edificio enorme solo tirando una leva... beh, non è certo più credibile della presenza di un solo demone misterioso dotato di poteri magici. Peraltro, questi poteri potrebbero persino servire a spiegare tutto il resto.  Chi volesse perciò contestare il demone in quanto personaggio "fantastico", senza nello stesso tempo aver niente da ridire su quanto di fantastico c'era già nella storia degli anni Sessanta dovrebbe quanto meno arrampicarsi sugli specchi. In ogni caso, l'avventura è piena di azione, di elementi esotici, di mistero, di tradimenti e di colpi di scena (almeno nelle intenzioni dello sceneggiatore) per cui si spera possa intrigare i più.