E' in edicola da alcune settimane lo Zagor n° 705 (Zenith 756), datato aprile 2024, intitolato "Lo Spirito Giallo". I testi sono miei, i disegni di Marco Verni, la copertina di Alessandro Piccinelli, i colori della cover di Roberto Piere, il lettering di Riccardo Riboldi. Si tratta della terza puntata di una lunga saga che vede il ritorno sulle scene di un nemico dell'eroe di Darkwood fra i più gettonati dai lettori nelle loro richieste di nuove apparizioni: Supermike, alias lo "Spirito Giallo" (così lo chiamano i nativi della foresta). Se volete leggere il mio punto di vista riguardo la prima puntata, dal titolo "Supermike!", o sulla seconda, "I guerrieri di Tumak", cliccate sul testo colorato.
Come mi capita di dire spesso, prima di giudicare una storia bisogna aspettare che sia finita, perciò rimanderò un mio commento finale al mese di luglio, quando uscirà la quinta puntata, "Verdetto finale", e scopriremo anche se io e Marco Verni saremo riusciti a battere il record di Tiziano Sclavi e Gallieno Ferri che, con il loro racconto "Incubi" arrivarono alla bellezza di 513 tavole. Dico "scopriremo" perché fino a questo momento (24 aprile 2024, ore 18) né io ho finito la sceneggiatura, né Marco ha completato i disegni (procedo di pari passi con lui).
C'è però qualcosa da dire sulle pagine dalla 78 alla 97, nelle quali Supermike fornisce chiarimenti a Zagor riguardo quanto accaduto all'epoca del loro precedente incontro, risalente a quarant'anni fa, nel nostro mondo, e a forse quattro o cinque in quello darkwoodiano. Infatti Mike Gordon (questo il vero nome dello Spirito Giallo), all'epoca, era tornato sulle scene (dopo una prima, memorabile avventura scritta da Guido Nolitta) in una storia sceneggiata da Alfredo Castelli in cui lo vedevamo vestire il saio da frate e proclamarsi superpentito e penitente, anzi, diceva di essere a capo di una setta religiosa denominata "Penitenti degli Ultimissimi Giorni". Una cosa, insomma, che lasciava piuttosto perplessi. Così come non era ben chiaro come mai lo Spirito con la Scure e Supermike avessero finito per incontrarsi in un luogo remoto, lontanissimo da Darkwood, ovvero la cittadina di Paragua, situata al confine con il Messico. Al termine dell'avventura firmata da Castelli erano parecchie, almeno secondo me, le domande senza risposta. Forse il buon Alfredo contava di spiegarle in una storia successiva, che però non ha mai scritto (pur avendo avuto quattro decenni per farlo). Così, ho provato io a riannodare i fili e a cercare di rendere plausible tutto quanto veniva raccontato negli albi di Zagor dal n°226 al n° 229.
Si sa che in questi casi le scuole di pensiero sono due: chi non sopporta le spiegazioni e chi non sopporta la mancanza di spiegazioni. Io appartengo al secondo gruppo. A quelli del primo, ovviamente, lascio che vada bene che Supermike guidi una setta i cui adepti mangiano soltanto rape. Del resto, lo dice lui stesso nella vignetta (di cui vado molto orgoglioso) che vedete qui sotto (è tratta da "Lo Spirito Giallo").