mercoledì 1 settembre 2010

LA NIPOTE DEL SINDACO

Quel santo ragazzo di Roberto Banfi, che ha curato la parte grafica di questo blog e mi ha iniziato con somma pazienza ai segreti per gestirlo, mi ha anche collegato a non so quale diabolico meccanismo che consente di vedere quanti utenti mi hanno visitato, quali pagine hanno visto, da dove sono venuti, quali keywords hanno digitato su un motore di ricerca per arrivare fino a me, che foto hanno scaricato.
Inutile il dire che la Magda Konopka in bikini del post "Chi stana Satanik" e le modelle fumettose di "Psicopatologia muliebre" hanno spopolato. Mi dispiace, invece, per quelli che cercano su Google notizie sulla caccia al cinghiale e approdano al post d'esordio di "Freddo cane in questa palude".
Una delle funzioni di monitoraggio più divertenti è la mappa delle visite più recenti, che permette di visualizzare il planisfero e vedere tutti i punti da cui qualcuno si è collegato con me. C'è gente che ci visita dal Brasile, dagli Stati Uniti, dall'Africa Equatoriale, dalla Turchia e poi da molti paesi europei. Gli italiani, ovviamente, sono il novanta per cento del totale e riesco ad avere un esaltante quadro d'insieme dei contatti, distribuiti un po' in tutta la penisola.
Non proprio tutta, in verità, perché ci sono zone d'ombra dove non c'è un cane che mi legga. Per esempio, l'estremo nord-ovest (Val d'Aosta, Piemonte occidentale, Riviera di Ponente) e una vasta fascia a sud di Roma, tra la Ciociaria e l'Irpinia. Come mai? Che gli avrò fatto? Mistero. Peccato, comunque, perché sto appunto per partire per la provincia di Frosinone e speravo di poter dare appuntamento a qualcuno del luogo per sabato prossimo.
Di che cosa si tratta? Cominciamo con il dire che il luogo esatto è la piazza principale di San Donato Val di Comino, non lontano da Sora e da Atina, in Lazio ma vicino al confine con l'Abruzzo, più o meno all'altezza di Pescasseroli. L'occasione è il "Festival delle Storie" organizzato dalla Casa editrice Minimum Fax, sulla cresta dell'onda in questo periodo per il giallo a quattro mani scritto da Camilleri e Lucarelli (ma presente nella mia biblioteca con molti titoli fra cui "Il club dei Vedovi Neri" di Isaac Asimov e alcune antologie di Raymond Carver). Il Festival, una vera e propria kermesse letteraria, si snoda in realtà fra vari paesi della zona e in più giorni. Io sono stato invitato per partecipare, appunto sabato 4 settembre 2010, a un dibattito previsto per le ore 16:30 e intitolato "Eroi di Carta. Zagor, Tex, Dylan Dog: superuomini e supereroi". Per tutto il weekend, però, sono previsti spettacoli e presentazioni in ogni angolo e infiniti banchi di libri usati. Venerdì 3 settembre si svolgerà la "Notte Bianca del Libro", con musica, lotterie bibliofile, letture, incontri con attori e scrittori, tra cui, per fare un nome, Dacia Maraini.

Domenica 5, ugualmente, altra sfilza di appuntamenti tra cui un dibattito in Piazza della Vittoria ad Alvito alle 19:30 dal titolo "Perché ci piacciono i cattivi", presente Gabriel Garko, cioè l'attore se secondo me, come ho già detto, sarebbe il perfetto interprete di un film su Zagor.
Ma torniamo a bomba, e cioè all'incontro a cui parteciperò, dopo essere stati invitato da uno degli organizzatori, vale a dire il giornalista Vittorio Macioce, di provata fede zagoriana. Con me, ci sarà anche l'inossidabile Graziano Romani (con me nella foto poco sopra), che si esibirà dal vivo eseguendo alcuni brani del sul disco "Zagor, King of Darkwood".
Ma, stando al programma, ci saranno anche Adamo D'Agostino, Marco Mancassola e Cinzia Leone. E qui cominciano i dubbi. Perché so bene chi sono i primi due, ma che dire della terza? D'Agostino è uno sceneggiatore disneyano, ma anche illustratore, art director e scrittore. Mancassola è romanziere e sceneggiatore cinematografico: il suo ultimo libro si intitola "Vita erotica dei superuomini". Chi è invece Cinzia Leone?
Il problema non è che non conosco nessuna con questo nome. E' che ne conosco due.
La prima, diversi anni fa, era una bravissima disegnatrice di fumetti (peraltro, faceva parte del gruppo fondatore de Il Male), premiata addirittura con lo Yellow Kid nel 1998. In cima accanto al titolo e qui sopra poco più in alto, alcune sue opere. In seguito, però, si è dedicata all'illustrazione, all'animazione, al giornalismo e all'insegnamento del design.
Per saperne di più, basta cliccare qui. E' lei, comunque, la signora con gli occhiali nella foto sotto.
Ma c'è una seconda (in ordine di età) Cinzia Leone, ed è una divertente attrice di cinema, teatro, cabaret e televisione, diretta anche da Monicelli (in "Parenti serpenti") e Carlo Verdone ("Stasera a casa di Alice"). La vedete in una foto più in basso e cliccando qui c'è la scheda su Wikipedia.

Ora, quale delle due Cinzie è quella giusta? La prima, potrebbe essere stata invitata perché disegnatrice di fumetti, ma certo il suo stile non è esattamente quello bonelliano; vero è che essendo giornalista e comunque esperta di comunicazione grafico-visiva potrebbe esprimere pareri più che competenti.
La seconda però, donna di spettacolo e attrice comica, potrebbe essere stata chiamata per vivacizzare l'incontro facendo un qualche monologo sul talento di seduttore di Dylan Dog o sulla castità del vedovo Tex Willer, chissà. Quanto mi piacerebbe scriverle io i testi!

E se invece ci fosse una terza Cinzia Leone, che magari è la nipote del sindaco del luogo, grande lettrice di manga?
Ammetterete che il dilemma è intertessante.
Si accettano scommesse. La risposta la comunicherò al rientro. Se qualcuno volesse sciogliere prima il dilemma, non ha che da presentarsi sabato sulla piazza di San Donato Val di Comino.