mercoledì 18 dicembre 2013

LO ZAGOR CHE VERRA'



Ho consegnato da qualche giorno in redazione il programma di Zagor per l’annata 2014: è uno dei miei compiti di curatore, e si tratta di una alchimia da ponderare bene. E’ un po’ come per un allenatore mettere insieme la nazionale da portare ai mondiali, tenendo conto degli infortuni, delle caratteristiche degli avversari, dei desideri del pubblico, del proprio istinto. Non tutto dipende da me, peraltro: devo anche rispettare le richieste della Casa editrice, che ha le sue esigenze strategiche che vengono prima delle mie necessità tattiche. Tuttavia, a conti fatti, sono molto soddisfatto. Mi sembra di aver messo in campo una squadra in grado di dare spettacolo e, se siete interessati, vi parlerò dei dodici mesi zagoriani che ci aspettano. 

Matita di Giuseppe Prisco
Cominciamo dalla serie regolare. Innanzitutto, durante l’anno che verrà si concluderà la trasferta sudamericana e lo Spirito con la Scure farà ritorno a Darkwood. Infatti, dopo l’avventura attualmente in corso, ambientata in Patagonia, ne avremo un’altra che vedrà il nostro eroe arrivare in Terra del Fuoco (disegni del sempre più bravo Giuseppe Prisco, testi miei), e quindi Mauro Boselli e Raffaele Della Monica racconteranno il gran finale portando Zagor fino al Polo Sud. A quel punto, sarà Gallieno Ferri a narrarci il viaggio di ritorno fino negli Stati Uniti con una storia scritta dal redivivo Maurizio Colombo in coppia con il suo giovane allievo Giorgio Giusfredi. Ritornando sulla serie gli scenari del Nord America, il testimone passerà a un disegnatore richiesto a gran voce da tutti i lettori, chiamato a confermarsi (se non superarsi) con la sua seconda prova: Joevito Nuccio, alle prese con un episodio che porta anche la mia firma. Ma soltanto con il ritorno ai pennelli di Marco Verni lo Spirito con la Scure rimetterà piede sull’isolotto nella sua palude, là dove lo attende una brutta sorpresa. Ciò che accadrà, infatti, cambierà per sempre qualcosa nella sua vita. Ovviamente non posso e non voglio anticiparvi niente. 

Illustrazione inedita di Alessandro Piccinelli
Passiamo adesso alle altre collane. I Maxi saranno come al solito due, uno invernale e uno estivo. Il primo ad arrivare in edicola, in gennaio, si intitolerà “Spedizione di soccorso” e vedrà il ritorno sulla scena dei due naturalisti tedeschi Kruger e Mayer, gli indimenticati scienziati del classico “Acque misteriose”, decisi questa volta a esplorare la “Terra-da-cui-non-si-torna”, vale a dire uno dei luoghi più pericolosi in cui Zagor abbia mai messo piede. Ci mostreranno quel che gli accadrà lo sceneggiatore Jacopo Rauch e il disegnatore Gianni Sedioli. A luglio, invece, leggerete (se ne avrete voglia) una storia a cui io tengo moltissimo: si tratta di un insolito racconto illustrato in maniera strepitosa dagli Esposito Bros e ambientato in gran parte nella preistoria. A marzo, lo Speciale sarà appannaggio di un nuovo acquisto nello staff grafico zagoriano: Emanuele Barison, acclamata star internazionale con nel suo curriculum, oltre a tanti albi realizzati in Francia, numerosissimi fumetti italiani per la Disney e Diabolik. Barison si è occupato di una mia trama che parla di zombi, e l’ha portata a termine con grande entusiasmo. Sono convinto che vi sorprenderà con il suo stile graffiante e le sue atmosfere cupissime, ma anche per la sua capacità di rendere le gag umoristiche.

La cover  di Gallieno Ferri dello Speciale di Zagor 2014

In agosto ci sarà il secondo appuntamento con lo Zagor Color: il primo esperimenti è andato benissimo e dunque ci riproviamo con Rauch e Sedioli che mettono sotto i riflettori un altro personaggio del microcosmo nolittiano tra i più amati dal pubblico: il re vikingo Guthrum! A proposito di colore, continua imperterrita la marcia della Collezione Storica di Repubblica, che sicuramente supererà i 120 numeri e poi staremo a vedere: la prosecuzione verso quote sempre più alte dipende soltanto da voi! 

C’è invece da annunciare uno stop, doloroso ma tutto sommato onorevole: si fermano, a quota tre, gli Zagoroni. Del resto, avrebbe dovuto trattarsi di un solo numero uscito per festeggiare il cinquantennale, siamo andati avanti anche nel 2012 e nel 2013 concludendo con Gallieno Ferri che ci ha raccontato la storia della mamma di Zagor. Peraltro, l’Albo Gigante ferriano ha venduto circa venticinquemila copie, sicuramente moltissime: tuttavia tutte le pubblicazioni con quel formato hanno costi di produzione piuttosto alti e non vengono premiate dal mercato come invece quelle nel classico standard bonelliano. E’ in corso un ripensamento complessivo da parte della Casa editrice, che riguarderà probabilmente anche altri “oni”, salvo i Texoni. La logica infatti suggerisce di pubblicare in formati più “digeribili” e apprezzati dal pubblico le nostre storie, proprio per valorizzarle e farle giunge a quanti più fruitori possibili. Per cui, adesso verranno studiate le soluzioni migliori per sostituire la collana giunta a conclusione, dato che Zagor, nel suo complesso, va bene ed è una delle testate che dà più soddisfazioni dal punto di vista della tenuta del venduto. Ho fatto varie proposte in redazione, a mio avviso tutte interessati, per non far mancare ai lettori la “dose” di avventura a cui sono ormai assuefatti, vedremo su quali mi verrà dato il “via libera”. Una clamorosa novità però c’è, e sono felice di poterla anticipare d’accordo con Luca Enoch e Stefano Vietti: verrà prestissimo messo in cantiere un albo speciale a colori che vedrà un team-up fra Zagor e Dragonero! Restate in ascolto per saperne di più!