E' in edicola lo Zenith n° 628 (Zagor n° 577), datato agosto 2013 e intitolato "Il ponte sull'abisso". Le prime trenta tavole sono occupate dal finale dell'avventura di Boselli & Rubini alle prese con i cavernicoli e i dinosauri del "Mondo Perduto" di Arthur Conan Doyle. A seguire, per altre 64 pagine, comincia una storia da me sceneggiata e ambientata quasi tutta in territorio cileno. Si tratta di un racconto che fa parte della trasferta sudamericana (ormai giunta nella seconda metà del suo lungo percorso) e che mi riempie di soddisfazione aver potuto firmare, visto che si tratta per molti aspetti di qualcosa di insolito e di particolare. Innanzitutto per l'ambientazione: di avventure in Amazzonia se ne son lette tante, a Machu Picchu ci sono stati tutti, i Cangaceiros si sono visti in tutte le salse, ma il Cile non è stato battuto da troppi personaggi dei fumetti. Poi, sono orgoglioso della trama tutto sommato fuori dai canoni con alcuni sequenze che, secondo me, faranno discutere. Quindi, vado fiero della documentazione e del fondamento storico che sorregge il racconto. Per finire, è del tutto inedita sulla serie regolare dello Spirito con la Scure l'accoppiata Sedioli-Verni ai disegni: il primo autore delle matite, il secondo delle chine. Sommati insieme, i due danno un prodotto migliore di ciascuno preso singolarmente, visto che Gianni è dinamico nel tratto e Marco preciso nel ripasso. Di tutte queste cose parleremo commentando i prossimi albi (la storia sarà lunga 282 tavole), dove non mancheranno le sorprese.
Per il momento, ho pensato di farvi leggere la sceneggiatura delle prime cinque pagine iniziali così com'è stata da me consegnata ai disegnatori. Potrete in questo modo verificare come ogni luogo che si vede corrisponde a luoghi realmente esistenti. Qui accanto, inoltre, ecco alcuni minatori di una miniera di rame cilena, non troppo dissimili da quelli che si vedono nell'albo. La miniera del testo è stata realizzata sulla base delle descrizioni di Charles Darwin contenute nel suo "Diario di un naturalista attorno al mondo". Ma anche i dialoghi a bordo del "Beagle" fra Darwin e il capitano Fitzroy (due personaggi della storia, con un ruolo nel proseguo della vicenda) sono basati su ricostruzioni attendibili del rapporto fra i due.
IL PONTE SULL'ABISSO
Sceneggiatura di Moreno Burattini
TAVOLA 1
Vignetta 1\2\3\4
Doppia
striscia.
Vignettone
iniziale, con in alto lo spazio per il titolo e i credits.
Riproduci la
fotografia sottostante, che mostra la pista d’accesso al valico del Passo del
Portillo, che divide l’Argentina dal Cile. Se guardi la foto, vedi in alto al
centro (un po’ a destra) una specie di piccolo varco fra le montagne, come una
piccola porta: è quello il “portillo” che dà il nome al passo. Al posto dei
cavalieri che vedi nella foto, mettiamo Zagor e Cico che camminano lungo la
pista portandosi dietro una mula carica con un sacco legato con una fune. Zagor
ha indosso un giaccone perché siamo a quattromila metri e fa freddo, ma non
potrà essere il solito giaccone di pelle con le frange, sarà un giubbotto
imbottito di montone come ha Tex nella copertina di “Yukon selvaggio”.
Ugualmente Cico ha un giaccone magari di foggia un po’ diversa con una sciarpa
di lana attorno al collo (vedi il suo cappotto nei “Falchi delle Nevi”). Ci
sono di neve qua e là. Rendi il più spettacolare possibile quando fai le
montagne circostanti (tutto un po’ più scosceso, selvaggio), mettici neve e
ghiacciai sulle cime circostanti al passo, vedi le foto allegate per documentazione.
Vai inoltre su Youtube e cerca un video digitando "cabagada" e "Portillo".
DIDASCALIA –
ANDE MERIDIONALI. PASSO DEL PORTILLO.
CICO –
Acc...! Dannaz...! Malediz...!
Vignetta 5
Inquadrati
Zagor e Cico più da vicino. Cico è visibilmente contrariato, mentre tira la
cavezza della mula. Per la mula vedi le illustrazioni allegate a tavola 2.
CICO – Quando
ci fermiamo? ...Ho fame! ...Ho freddo! ...Sono stanco!
ZAGOR –
Faremo una sosta subito dopo il valico!
Vignetta 6
Busto del
solo Zagor che tende il braccio e indica l’orizzonte.
ZAGOR – Ormai
manca poco! ...Vedi quel passaggio fra le montagne, là davanti a noi?
Questo qui sotto è il valico del Portillo,
una vera e propria porta o passaggio fra le Ande, visto da dentro, passandoci
attraverso.
Il Passo
del Portillo in una foto d’epoca, vedi in mezzo alle giogaie dei monti lo
stretto passaggio fatto a U al centro della foto, nota i resti di neve anche
d’estate.
Nelle foto che seguono vedi lo scenario dei
monti come sono attorno al Passo del Portillo, con nevai e ghiacciai anche
d’estate: è in questo tipo di scenario che Zagor e Cico scavalcano il valico.
TAVOLA 2
Vignetta 1
Dettaglio del “portillo”, ovvero
il varco a forma di “U” nella giogaia dei monti, valico che i nostri cercano di
raggiungere. Solo il valico inquadrato, nel contesto naturale.
VOCE DI ZAGOR (dal basso fuori
campo) – Stando alla descrizione che ce ne hanno fatto a Mendoza, è proprio il
Passo del Portillo... che è chiamato così perché sembra una piccola porta!
Vignetta 2
Zagor si volta verso l’affaticato
Cico che tira la mula. Vedi immagine allegata.
ZAGOR – La porta che ci permetterà
di entrare in Cile e raggiungere Valparaiso in meno una settimana!
CICO – Spero proprio che quella
città mantenga ciò che il suo nome promette!
Vignetta 3\4
Striscia.
La pista sale verso il Portillo,
Cico tirala mula che sembra fare le bizze, non vuole più proseguire.
CICO – Da un posto che si chiama “Valle
Paradiso” mi aspetto clima mite, brezza marina, giardini rigogliosi, gente
ospitale e ottima cucina! Tutto il contrario dell’arida sassaia gelata che
stiamo attraversando adesso e che... UMPF!
Vignetta 5
Cico tira la mula che non ne vuol
sapere.
CICO – E adesso che ti prende,
maledetta mula? ...MUOVITI, DANNATA BESTIACCIA!
Vignetta 6
Zagor, divertito, guarda Cico
lottare contro la mula.
ZAGOR – Probabilmente la nostra
povera Francisca soffre quanto noi la “puna”... il mal di montagna che stronca
le forze ai viaggiatori in alta quota! ...Dobbiamo darle il tempo di riprendere
fiato!
CICO – Sgrunt!
TAVOLA 3
Vignetta 1\2
Striscia.
Zagor guarda Cico che lasciata la
cavezza guarda la mula immobile stando con i pugni appoggiati sui fianchi,
indispettito, un passo indietro, ma già spostato verso il posteriore della
bestia (vedremo dopo che andrà dietro il sedere dell’animale a spingerlo).
ZAGOR – Del resto, quando ce
l’hanno venduta, ci avevano messo
in guardia anche su questo!
CICO – Caramba y carambita! Non
avremmo mai dovuto comprare una mula con un nome di donna! ...Era chiaro che si
sarebbe stancata e dimostrata testarda!
Vignetta 3
Inquadrato il sole Cico (Zagor
fuori campo) che inizia a spingere la mula da dietro il sedere, ma la bestia
non si muove.
CICO – Ma siccome per smettere di
soffrire “la puna”... puff... e soprattutto per fermarci a mangiare... puff...
dobbiamo superare quel maledetto valico... DATTI UNA MOSSA, DANNAZIONE!
Vignetta 4
Busto o mezzobusto del solo
Zagor.
ZAGOR – Secondo me, vecchio mio,
con le signorine bisogna avere dei modi più garbati! ...Con le cattive maniere
non otterrai niente!
Vignetta 5/6
Striscia.
Sotto gli occhi stupiti di Zagor,
la mula scalcia Cico all’indietro con le zampe posteriori, facendolo volare
verso destra a pancia in su!
Stelle di dolore.
Sonoro mula: SNORT. Sonoro calcio: THUD.
CICO – Ti sbagli! Invece... OUCH!
ZAGOR - !
TAVOLA 4
Vignetta 1
Cico atterra di schiena e di nuca
nel pietrisco, in modo buffo, finendo il suo volo.
Sonoro: TUMP.
CICO – Uh!
Vignetta 2
Zagor aiuta Cico dolente a
rialzarsi.
ZAGOR – In effetti, qualcosa hai
ottenuto... un calcio nei denti!
CICO – Glub!
Vignetta 3/4
Striscia.
Mentre Cico si massaggia un
fianco con aria indolenzita, Zagor mostra una zolletta di zucchero alla mula
che pare interessata. Cico osserva indispettito. Il “Portillo” è sullo sfondo.
ZAGOR – Coraggio,
Francisca... so che sei una brava
mula e ho una zolletta di zucchero per te!
CICO – !
Vignetta 5
Piano americano. Busto lungo di
Zagor che fa mangiare la zolletta alla mula.
ZAGOR – Sono sicuro che questo ti
ridarà la carica!
Vignetta 6
Cico, pugni sui fianchi
indispettito, osserva la mula che segue docilmente Zagor lungo la salita, senza
fare storie, addirittura senza essere presa per la cavezza. Zagor, divertito,
si volta verso Cico.
ZAGOR – Che ti dicevo, pancione?
...Un po’ di gentilezza e il gioco è fatto!
CICO - Acc...! Dannaz...!
Malediz...!
TAVOLA 5
Vignetta 1\2
Striscia. Riproduci la foto qui
sotto: è il punto esatto dell’attraversamento del Portillo. Zagor tira la mula
e Cico si guarda attorno stringendosi le braccia per il freddo. Soffia vento.
Sonoro: WOOOSSH.
ZAGOR – Ecco il “Portillo”!
CICO – Brrr! ...E meno male che
siamo alla fine di gennaio, in piena estate australe! ...Chissà d’inverno qui
che freddo fa!
Vignetta 3
I due amici in cammino.
CICO – A che altezza saremo?
ZAGOR – Se non ricordo male, mi
hanno parlato di quattordicimila piedi!
*
DIDASCALIA (in basso) - * Circa
4500 metri.
Vignetta 4
Zagor indica a Cico un punto
verso il basso fuori campo, sbucando fuori dal passo.
ZAGOR – Ecco, guarda! Da adesso
in poi sarà tutta discesa!
CICO - !
Vignetta 5/6
Zagor e Cico di spalle guardano
il panorama che vedi in questa foto, con un po’ meno neve però. Siamo in
estate. Ricordati sempre il video su Youtube che ti ho segnalato.
ZAGOR – Questa è la Valle del
Mensa! ...DAVANTI A NOI C’E’ IL
CILE!