venerdì 18 maggio 2018

CINQUANTA ANNI DI ZAGOR IN CROAZIA




C’è una domanda che mi sono fatto ogni volta in cui sono stato invitato in Croazia a parlare di Zagor o a festeggiarne qualche anniversario (e cioè spesso): qual è la ragione per cui proprio i lettori al di là dell’Adriatico sono i più appassionati dello Spirito con la Scure, dopo gli italiani? O forse, di più degli italiani, dato che l’eroe di Darkwood può essere considerato il personaggio a fumetti più amato dai croati, come dagli altri abitati dei Paesi della ex-Yugoslavia? Che cos’è che ci accomuna? Secondo me, a noi zagoriani (di qua e di là dal mare) piace l’idea di un eroe che lotta per ciò che ritiene giusto, per risolvere i problemi, per aiutare chi subisce vessazioni o ingiustizie, ma soffre per arrivare alla vittoria. Non vince facilmente. Ci piace l’eroe che trionfa dopo aver dovuto subire la forza del nemico, dopo essere stato messo in difficoltà, dopo aver ricevuto pugni e ferite. Ci piacciono meno gli eroi gradassi che si atteggiano a primi della classe, che hanno sempre ragione loro, che non sbagliano mai. Zagor è un eroe dal volto umano, che supera gli ostacoli stringendo i denti e soffrendo. La storia degli italiani, come quella degli slavi del sud, non è la storia di un popolo di conquistatori e di dominatori, è una storia irta di difficoltà, di libertà da conquistare. Siamo gente che deve tener duro, deve versare sangue e sudore. Come Zagor, appunto.

Tra l'11 e il 13 maggio 2018 si è svolto a Zagabria, la capitale croata, la ventunesima edizione del Comic Roman Suo (CRS), ovvero il Festival del Fumetto, dedicata ai 50 anni di Zagor in Croazia. Sono stato invitato con Mauro Laurenti, Joevito Nuccio e Alessandro Piccinelli. Ciascuno dei tre disegnatori ha realizzato un poster da cui sono sono state realizzate delle stampe. Ciascuno ha anche avuto l'onore di una mostra di tavole originali esposte in una sede prestigiosa, il Palazzo degli Artisti. Tutti siamo stati protagonisti di vari incontri con il pubblico e sessioni di firme e di disegni. L'accoglienza, come al solito, è stata ottima. Personalmente, sono stato la prima volta a Zagabria nel 2004 accompagnando Gallieno Ferri, a cui vennero tributati festeggiamenti da star. Da allora sono tornato a intervalli regolari almeno altre quattro o cinque volte, insieme a molti autori dello staff, e posso dire di avere in città dei veri e propri amici, con cui ci siamo visti anche in Italia e con cui sono in costante contatto. Le foto che seguono documentano l'ultimo CRS.

Il poster di Joevito Nuccio
Il poster di Mauro Laurenti
Il viaggio verso Zagabria passando per Lubiana 
L'incontro con il pubblico di Joevito Nuccio e Mauro Laurenti (con il moderatore Daniel e la traduttrice Ana)

La stampa tratta dal poster di Alessandro Piccinelli



La mostra di tavole originali di Laurenti, Nuccio e Piccinelli.

Il sottoscritto davanti alla mia caricatura inserita da Laurenti in una sua tavola


Copertine originali di Alessandro Piccinelli
Una delle sale con i poster delle precedenti edizioni del Festival
La parola "cravatta" deriva da Croazia, e significa "fiocco alla croata"
L'originale di Alessandro Piccinelli del poster per CRS 2018

Autografo
I veri zagoriani si fanno sempre riconoscere
Un mio disegnato con la battuta in croato (traduzione sopra)
Una sfilata in costume




Daniel, moderatore degli incontri e cosplayer di Cico

Padre, figlio e... il sottoscritto
Laurenti, Piccinelli, Nuccio e Burattini
Io e Laurenti con le brave e graziose interpreti Monika, Tea e Lucrezia
L'incontro con Alessandro Piccinelli


Il cielo sopra Zagabria