Ritratto d'autore: Moreno Burattini fotografato da Nick Mascioletti |
Tutto si può dire di Zagor, dei suoi autori e dei suoi lettori tranne che il personaggio langua in un limbo senza idee, che non interessi più a nessuno, che ormai vada avanti per inerzia. Prova ne sia la rubrica della Posta dell’albo Zenith, “I tamburi di Darkwood” dove tutti i mesi, da anni ormai, si dà notizia di qualche iniziativa, di un incontro con il pubblico se non due, di un albetto speciale, di un gadget, di un saggio o di una rivista, di una mostra o di una conferenza di cui lo Spirito con la Scure e la sua storia cinquantennale sono protagonisti, festeggiati e messi sotto i riflettori. Anche a livello di spunti per le nuove storie, credo che non esistano personaggi meno monotoni del nostro eroe, le cui avventure spaziano attraverso tutti i generi, come hanno sempre fatto, in modo imprevedibile (western compreso, per la consolazione di cui ritiene che Patrick Wilding, in barba a Kandrax e agli Akkroniani, debba avere sempre e solo a che fare con trapper e pellerossa). Questo momento magico, di grande effervescenza, che dura da parecchio tempo, continua a portare il sottoscritto, Gallieno Ferri e tanti altri sceneggiatori e disegnatori in giro per il mondo. Delle manifestazioni dove siamo stati invitati e sempre andiamo senza risparmiarci mai, vi ho parlato e vi parlo in continuazione. Di recente, dopo le tappe ad Albissola Comics (Savona) e Perugia Comics in cui ho fatto coppia con Ferri per presentare lo Zagorone “La storia di Betty Wilding”, io e Joevito Nuccio siamo stati ospiti di Etna Comics (a Catania), e successivamente di nuovo con Gallieno sono stato a Pescia (Pistoia) e Prato, per due appuntamenti sempre incentrati sul terzo albo gigante.
Io e Gallieno Ferri con gli amici della Libreria del Fumetto "L'Elefante" di Pescia (PT) |
Albo gigante che sembra aver convinto davvero tutti, o quasi, dato che i riscontri che mi sono giunti sono stati tutti estremamente positivi (non mi illudo che non ci siano state reazioni negative, in ogni caso). Non so ancora dire se al terzo Zagorone seguirà il quarto, come mio mi auguro e spero (deciderà la Casa editrice prima della fine dell’anno), ma la soddisfazione di aver portato a compimento una trilogia molto impegnativa, c’è tutta: qualcuno avrà apprezzato tutti i tre i volumi, qualcun altro solo un paio, o soltanto l’ultimo, ma l’impegno degli autori coinvolti nell’impresa è stato totale e defatigante. Se il quarto Zagorone ci sarà, sarà appannaggio degli Esposito Bros, che stanno completando una storia molto ma molto particolare.
Gallieno Ferri a Prato per presentare lo Zagorone assaggia le specialità locali: i cantucci con il vin santo |
Gli incontri comunque continuano. Per esempio a Menfi (Agrigento), nell’ambito delle iniziative organizzate per la 18esima edizione di Inycon, la kermesse dedicata al vino di qualità e alla valorizzazione del territorio nei giorni 13 e 14 Luglio, verrà allestita una mostra di tavole originali e illustrazioni del disegnatore siciliano Joevito Nuccio. Sarà esposta una selezione di tavole tratte dalla storia “Plenilunio” (Zagor Zenith 585-586-587) e di illustrazioni realizzate per vari eventi e manifestazioni degli ultimi anni. Inoltre verranno esposte alcune tavole in anteprima della storia di prossima pubblicazione (2014) dal titolo “I Predatori” (testo mio). La mostra sarà inaugurata Venerdì 12 Luglio alle ore 21:00 presso gli spazi espositivi di Casa Planeta e sarà visitabile fino al 18 Luglio.
A seguire, ci saranno eventi zagoriani a Riminicomix (18-21 luglio 2013). L'appuntamento è per domenica 21, alle ore 10 in spiaggia con gli amici a "Fumetti on the beach"; poi alle 17 incontro alla Palazzina Roma. Saremo presenti io e Walter Venturi per parlare del primo Zagor Color. Walter firmerà anche un disegno alla Stand Bonelli, probabilmente subito dopo l'incontro. Con noi ci saranno anche Graziano Romani, Gianni Sedioli e Riccardo Jacopino, il regista del film-documentario "Noi, Zagor", che porterà foto e testimonianze dal set. “Noi, Zagor”, per la cronaca, uscirà in ottobre nei cinema: un’ora e venti di emozioni con la scure! Ne saprete di più seguendo questo spazio. Ma, ovviamente, non mancate di tener d’occhio anche il nuovissimo sito Bonelli, dove troverete anche una intervista al sottoscritto a proposito dello Zagorone e un articolo di Mauro Boselli a proposito dei dinosauri della sua storia “Il mondo perduto”.
Riccardo Jacopino |
A proposito di storie della serie regolare, subito dopo quella di Rubini comincerà un racconto scritto da e, per la prima volta, disegnato a quattro mani da due disegnatori non usi a lavorare in coppia: Gianni Sedioli alle matite, Marco Verni alle chine. L’avventura si chiamerà “Il giorno del giudizio” (uso un titolo che comprende tutti gli albi di cui sarà composta), 282 tavole molto ma molto drammatiche ambientate in Cile. Ne parleremo a tempo debito, commentando anche il risultato dell’esperimento che ha coinvolto i due talenti grafici, ognuno in grado, secondo me, di valorizzare il lavoro dell’altro.
Una delle prime tavole della storia cilena di Burattini - Sedioli/Verni |
A proposito di talenti grafici, non perdetevi l’esordio di Walter Venturi nella saga dello Spirito con la Scure! Accadrà, come sapete, con il primo “Zagor Color”, dal titolo “I fantasmi del capitano Fishleg”, albo con cui si inaugura una nuova collana annuale tutta a colori. Dico “annuale” dando per scontato che il responso dell’edicola sia positivo. Se non lo sarà, non sarà certo colpa né dei disegni, che sono spettacolari, né dei colori, che sono davvero ben riusciti. I testi sono opera di Jacopo Rauch che però ha sceneggiato (in maniera molto accattivante) un mio soggetto. Per cui me ne assumo in pieno la responsabilità. La storia indaga sul passato del capitano Fishleg e spiega perché ha perso la gamba. Se ci sarà un proseguo, ogni anno metteremo sotto i riflettori un personaggio del microcosmo zagoriano e il prossimo anno potrebbe toccare a “Guitar” Jim.
Più avanti nel tempo, e precisamente a metà settembre (avremo modo di segnalarlo) le tavole originali di Walter Venturi saranno esposte in una mostra che avrà luogo a Prato, in occasione del Convegno del Fumetto e del Fantastico organizzato da Stefano Bartolomei: ovviamente io, Rauch e Venturi saremo presenti.
Le bozze di stampa del primo Zagor Color |
A mio avviso molto belli sono anche i disegni del ventesimo Maxi Zagor, “I padroni delle tempeste”, opera del veterano Alessandro Chiarolla, qui al massimo della sua espressività grafica. Mia la sceneggiatura, ma su un soggetto di Vittorio Sossi (a cui si deve il plot anche dello Speciale “La maledizione del Poseidon” uscito qualche anno fa). Valutate e poi fatemi sapere, ma secondo me si tratta di un racconto molto avventuroso disegnato in modo estremamente suggestivo.
Mentre escono albi, si fanno incontri e si allestiscono mostre, io continuo a scrivere articoli, redigere saggi, concedere interviste. Una mia veloce intervista sul sito "Fumetti Anime & Gadget", con qualche curiosità, la trovate qua.
Poi, Antonio Marangi e Marco De Rosa della rivista Sbam! Comics (scaricabile in formato .pdf aggratis) sono venuti a intervistarmi. Sul numero di luglio vedrete e leggerete.
Antonio Marangi e Marco De Rosa di Sbam! Comics |
Ho anche registrato le mie apparizioni in alcune puntate della nuova serie di “Fumettology”, il fortunato programma di RAI 5 dedicato ai fumetti, e dunque mi vedrete in TV a dicembre, come già lo scorso anno. Non vi anticipo però di quali personaggi ho parlato rispondendo alle domande dei curatori, sappiate però che sono tre diversi, di cui uno scritto anche da me.
Sul fronte degli articoli, oltre a occuparmi di ben due rubriche ogni settimana su Zagor Collezione Storica a colori di Repubblica (che sembra voler proseguire a oltranza e andrà avanti finché la sosterrete), scrivo anche l’apparato critico per “Cico Color” delle Edizioni If, la ristampa a colori degli albi di Cico (ventisette titoli in tutto, cominciando con i primi cinque, assolutamente imperdibili, opera di Nolitta & Ferri).
Gallieno Ferri, riconosciuto al ristorante, disegna per il gestore |
Ho anche firmato la presentazione del volume “L’arte di Galleno Ferri”, scritto da Graziano Romani ed edito da Panini (in autunno in libreria), e quella di "Con la testa fra le nuvole - Volume secondo", opera di Fabio Canesi, Edizioni Cremona Produce, 200 pagine, copertina di Pasquale Frisenda con Tex e Dylan Dog. Contiene interviste a trentacinque diversi autori italiani, da (in ordine alfabetico) Paolo Bacilieri a Silvia Ziche. Per richiederlo, oltre che su Amazon, potete scrivere a crproduce@cremonaproduce.com o telefonare al numero 0372/20586 (costa solo 15 euro).
Fabio Canesi mostra il suo libro |
Inoltre, è mia l’introduzione al volume cartonato “Zavor”, di Elena Mirulla e Daniela Zaccagnino (colori di Michela Cacciatore), simpaticissima parodia dello Spirito con la Scure edita da Cronaca di Topolinia e in distribuzione a ottobre. Due sono invece le mie prefazioni per altrettanti portfolio zagoriani allestiti dal forum SCLS, con la riproduzione anastatica di una tavola a identica all’originale di tutti gli autori che nel corso di 52 hanno disegnato Zagor. Invece, ho scritto non solo il saggio introduttivo ma anche buona parte dei testi interni di un corposo volume dedicato a Giovanni Ticci, e pubblicato da Little Nemo: sarà simile a quello su Fabio Civitelli uscito due anni fa. Un lavorone, condotto in porto con Giovanni Battista Verger, di cui sono molto orgoglioso (ne parleremo).
Una tavola di Gallieno Ferri per Zagor 600 |
Resta da dire qualcosa sui works in progress fumettistici (su quelli teatrali ci sarà tempo). Intanto, ho cominciato a scrivere la sceneggiatura di “Zagor 600”, che Gallieno Ferri ha già cominciato a disegnare (anzi, ha già superato la metà, da velocista qual è). Non voglio rivelare nulla della trama, ma si tratta di un qualcosa che è stato richiesto da molto tempo. Poi, sto portando avanti la mia prima storia di Dampyr (ambientata a Firenze e disegnata da Fabrizio Longo) e, udite udite, il mio primo racconto di Tex: 32 pagine per un Tex Color di quelli antologici (quattro storie brevi). Insomma, tanta carne al fuoco. Carnet da ballo, pieno.
Fabrizio Longo con una tavola del Dampyr che sto scrivendo per lui |