Non ci avrei mai scommesso, venticinque anni fa, quando ho cominciato a scrivere fumetti per mestiere, però è accaduto. E' uscita in edicola la mia prima storia di Tex. Un racconto breve di sole trentadue tavole, ma ha per protagonista Aquila della Notte e dunque ho potuto realizzare un altro dei miei sogni. Perché riuscire a pubblicare una storia del Ranger è un traguardo importante e sono felice di averlo tagliato, indipendentemente dal fatto che l'evento possa ripetersi. La storia a mia firma si intitola "Incontro a Tularosa" ed è il secondo, in ordine di apparizione, all'interno di una antologia di quattro episodi contenuti nel sesto "Color Tex", una collana semestrale in policromia che alterna, nei suoi numeri, avventure lunghe a raccolte di storie brevi (come in questo caso).
Copertina di Giulio De Vita |
Il mio nome è finito, peraltro, in mezzo a quelli di tre colleghi straordinariamente bravi: Michele Medda, Mauro Boselli e Roberto Recchioni. Perciò, ho avuto il problema di tener testa, quanto a qualità del mio lavoro, al confronto con la loro. Per fortuna ho avuto come partner grafico un disegnatore di grande talento: Giuseppe Camuncoli, uno degli illustratori italiani più famosi all'estero per la sua attività in ambito Marvel, in particolare a sulle pagine dell'Uomo Ragno.
Moreno Burattini e Giuseppe Camuncoli |
Gli altri disegnatori del Color sono Michele Benevento, Luca Rossi e Andrea Accardi: anche in questo caso si tratta di fuoriclasse. Al poker d'assi va aggiunto il jolly Giulio De Vita, autore della copertina. Di tutti costoro si è parlato in una conferenza dedicata a Tex svoltasi a Lucca Comics, che io stesso ho moderato intervistando Mauro Boselli e tanti altri autori, e che potete vedere in streaming sul sito Bonelli cliccando qui. Trovo ottimo il lavoro di Camuncoli su Tex perché ha saputo mettersi dal servizio dell'eroe e del racconto, senza rinnegare se stesso ma anche senza stravolgere il personaggio. Un vero professionista, Giuseppe, in grado di passare dai supereroi al western con uguale efficacia. Qui di seguito vedete due tavole di esempio, colorate da Beniamino Del Vecchio.
Non è stato facile scrivere le trentadue tavole di "Incontro a Tularosa". Primo, perché Tex è un personaggio con così tanta storia alle spalle, così tanta ortodossia da rispettare, così tanta tradizione nel cui solco inserirsi, con tanto pubblico (e pubblico attento) da accontentare che davvero ogni vignetta pone dei dubbi sul modo migliore di impostarla. Dunque ho dovuto riflettere su tutti gli atteggiamenti di Aquila della Notte, compreso il particolare se potesse appoggiare o no il cappello sul tavolo del saloon. In secondo luogo, mi veniva chiesta una storia breve: cosa ben più difficile da realizzare di una lunga. Serviva un soggetto con una idea fulminante e una sceneggiatura calibrata al millimetro. Ho fatto quel che ho potuto, e giudicherete voi. La trama, un western di scenario messicano, molto crudo, è stata scelta fra una rosa di quattro proposte a Boselli, una con Tex da solo e poi una in coppia con ognuno dei tre pards.
Giuseppe Camuncoli nel suo studio |
Giuseppe Camuncoli fra Mauro Laurenti e il sottoscritto |
La domanda che tutti mi pongono, adesso, è se ci saranno altre storie di Tex scritte da me. Per il momento, ne ho sceneggiata un'altra, anch'essa di trentadue tavole, che dovrebbe finire nel Color autunnale del 2016 (salvo diverso parere del curatore). I disegni sono stati affidati a Michele Rubini e, questa volta, si tratterà di una storia horror-fantastica. Se poi mi verrà chiesto di occuparmi di una storia lunga, sarò lieto di mettermi a disposizione, a patto che non venga messo a rischio il mio lavoro su Zagor, che resta il mio interesse principale.
Giuseppe Camuncoli con Zagor Collezione Storica a colori. |