E’ in edicola da qualche giorno il n° 677 della collana Zenith, corrispondente al n° 626 di Zagor, dal titolo “Tentacoli!”. La copertina è opera di Alessandro Piccinelli, i disegni sono di Marco Verni, il testo è mio. Si tratta della prima parte di una storia in due albi destinata a concludersi il mese successivo con un albo intitolato “Saddle Town”. A parte i complimenti miei personali al sempre più bravo Piccinelli e al sempre più ferriano Verni (una colonna e una garanzia), non ho molto da dire sull’avventura un po’ horror, un po’ misteriosa, un po’ d’antan perché, come al solito, vorrei rimandare i commenti a vicenda conclusa (dunque più o meno fra trenta giorni). Anticipo soltanto una osservazione sul fatto che una storia volutamente (e spero gradevolmente) retrò, se si vuole anche da B-Movie, sia stata introdotta da uno sketch di Cico lungo trentaquattro pagine.
Come gli zagoriani di vecchia data sicuramente hanno ben capito, c’è, in questa scelta, il ricordo delle gag scritte da quel maestro anche della risata che era Guido Nolitta. Basta infatti contare le pagine che Nolitta dedica allo sketch di Cico con cui si apre l’avventura “Sandy River”, per rendersi conto di quanto siano lunghi ed elaborati i “siparietti” comici che lo sceneggiatore dedicava, spesso e volentieri, al suo buffo messicano: l’esilarante scenetta della “Cupido’s House” dura la bellezza di trentotto tavole. Nell’economia di un albo della collana regolare, che ne contiene in tutto novantaquattro, si tratta di parte consistente. Tutte le più classiche avventure dello Spirito con la Scure cominciano con dieci, venti, trenta, persino cinquanta tavole completamente dedicate allo sviluppo delle “comiche” del simpatico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales. Cinquanta pagine è appunto il record raggiunto nell’albo n° 158, “Delitto a bordo”: tanto dura lo sketch di Cico e Trampy con il quiz “Indovinala grillo”. Addirittura un intero albetto a striscia, il n° 44 della quarta serie, intitolato “Un eroe ritorna”, è completamente dedicato a Cico e Zagor non vi compare praticamente mai.
Eppure, nella pagina FB di Zagor un lettore (evidentemente neofita o sprovveduto) scrive quanto segue:
In nel numero di settembre vi siete persi con molte tavole su Cico e la storia "delle corna" in tutto il paese....per me troppo lunga.....se usate questi sistemi per completare un albo non va bene.......si è "scritto" troppo poco sul tema che volevate trattare...nn va bene su Zagor...
Ho risposto così:
Guido Nolitta scriveva gags anche più lunghe ed era una sua caratteristica molto amata e spesso rimpianta: le storie classiche di Zagor cominciano tutte con scenette comiche molto elaborate che non sono mai state considerate un riempitivo.
Per anni ho sentito chiedermi perché erano scomparse dalle pagine dello Spirito con la Scure i lunghi sketches di Cico. Adesso che ne ho scritto uno (perfino più breve degli standard nolittiani) ecco ce c’è chi se ne lamenta: “Nn (sic) va bene su Zagor”. Il lettore si erge a giudice di quel che va bene o non va bene anche contro ogni logica ed evidenza, e niente è più evidente del fatto che le lunghe scenette comiche riservate al messicano erano se non la regola, una consuetudine.
In ogni caso, credo di essere lo sceneggiatore che ha scritto più gags del pancione di tutti, in diciannove Speciali cichiani e in quasi tutte le avventure di Zagor da me scritte. Se altri autori non cicheggiano quanto me, si sappia che non sono io a impedirlo (e magari, visto il commento di cui sopra, hanno ragione loro e fanno bene).
Tuttavia c’è qualcosa di particolare nella gag che apre “Tentacoli!”. Quando nel maggio del 1991 uscì in edicola la mia prima storia di Zagor, il racconto iniziò con trenta pagine in fondo all’albo “I malefici di Diablar” (Zagor n° 310). In quelle trenta pagine c’era praticamente soltanto una gag di Cico, intitolata “Cico rubacuori”. Il seguito dell’avventura, dai toni cuoi e drammatici, si dipanò soltanto nei due albi successivi. Dunque, nel numero del mio debutto trovate soltanto uno sketch da me realizzato cercando di imitare il più possibile lo stile di Nolitta. E chi erano i protagonisti di quello sketch oltre al pancione? Il veterinario dottor Simon Keaton e la bella Emma Hornmaker. Sono sempre rimasto affezionato a questi due personaggi, un po’ perché mi ricordano i miei esordi, un po’ perché la scenetta a cui fanno vita mi è sempre sembrata divertente (e in tanti mi hanno detto che aveva fatto ridere anche loro). Così, volendo festeggiare i miei primi venticinque anni su Zagor, un anno fa ho iniziato a scrivere una gag con il ritorno del dottor Keaton e di Emma. Mi pare che sia divertente anche questa.