lunedì 20 novembre 2017

SE DIPENDESSE DA ME



"Io se fossi Dio" è il titolo di uno spettacolo (memorabile) di Giorgio Gaber e anche di un mio post di questo blog che, se volete, potete andarvi a rileggere. Vi elencavo un po' di cose che, in campo fumettistico, avrei fatto se fosse dipeso da me (l'elenco era volutamente minimale: consisteva in tutte cose possibili). Tuttavia io non sono Dio (purtroppo o per fortuna a seconda dei punti di vista) e, anzi, quasi nulla dipende da me. Comunque sia, eccomi a darvi una brutta notizie che se dipendesse da me non vi darei. 

Zagor Collezione Storica a Colori di Repubblica ha chiuso i battenti, proprio in questi giorni, con il volume n° 212.  Era iniziata il 16 febbraio 2012,  pubblicando "La foresta degli agguati" (1961), e si è conclusa presentando "La città sulla cordigliera", una storia dell'agosto 2012 (Zagor n° 565). Essendo state ristampate oltre cinquanta anni di avventure, si può pensare che in fondo chiudere possa essere stato nell'ordine naturale delle cose: la CSAC di Repubblica era arrivata, tutto sommato, a incalzare da vicino le uscite della serie regolare Zenith. Pochi mesi ancora e ci avrebbe raggiunto. Dispiace però il fatto (per scongiurare il quale ho cercato di fare di tutto, senza risultati) che la Collezione Storica abbia interrotto le sue uscite nel bel mezzo della trasferta sudamericana, lasciando a metà il viaggio ma soprattutto interrompendo a un passo dalla conclusione  la saga atlantidea intrecciata dagli autori (Mauro Boselli e il sottoscritto) da lungo tempo. Sarebbero bastate davvero poche altre uscite e lo Spirito con la Scure avrebbe raggiunto l'Antartide chiudendo tutti i discorsi lasciati in sospeso fin dai tempi della storia "Il segreto degli Anasazi" datata 1995. Tuttavia, sono state fatte altre scelte (esterne) che hanno, chiaramente, mille giustificazioni: sicuramente le copie vendute erano ormai troppo poche (solo alcune migliaia) per poter andare oltre, avendo, com'è giusto, dei bilanci da far quadrare. 

Del resto, la vicinanza temporale con la prima uscita delle storie ristampate faceva sì che tornassero in edicola racconti che gli zagoriani avevano appena letto, e dunque un esaurimento dell'interesse era facilmente pronosticabile. Se fossi stato consultato al momento di riprendere la Collezione Storica dopo le serie di 13 volumi di Speciali, avrei consigliato di ristampare i Maxi e gli Almanacchi, i cui primi numeri risalgono a molto tempo addietro e quindi sarebbero stati più appetibili. C'è poi il problema della distribuzione: negli ultimi mesi mi sono giunte da ogni parte d'Italia le lamentele di chi diceva di non trovare da nessuna parte i volumi di Repubblica. Probabilmente le vendite sarebbero state maggiori se chi era interessato all'acquisto avesse potuto vedere esposto in edicola i volumi. Vecchio e annoso problema, del resto, quello della distribuzione.

Consoliamoci con il fatto che la Collezione Storica ha inanellato ben 212 + 13 uscite, per un totale di 225 titoli e oltre cinquantamila tavole a colori, e che per lungo tempo ha avuto vendite più che soddisfacenti se non ottime: un "piccolo miracolo editoriale", per citare qualcuno, in tempi per molti aspetti assai problematici. Repubblica e L'Espresso vanno dunque ringraziati per aver sostenuto Zagor così tanto a lungo, mettendo a disposizione dei lettori vecchi e nuovi la serie dello Spirito con la Scure quasi completa e in versione technicolor. Grazie anche a Luca Raffaelli, Luca Barbieri, Luca Crovi, Graziano Frediani, Cristina Pajalunga, Michele Masiero, Mauro Marcheselli, Luca Del Savio e Roberto Banfi che, nel corso di cinque anni, nella redazione Bonelli hanno lavorato (con me) al faticoso scopo di garantire le uscite settimanali