venerdì 20 aprile 2018

CHIEDO ASILO




Un articolo pubblicato su questo blog il 5 gennaio 2018 e intitolato "Un lettore in cattedra" raccontava l'esperienza di un appassionato zagoriano, Pietro Signorelli (uno che nella vita ha comunque una sua ben avviata professione e tanto altro da fare), invitato a parlare di Zagor, in qualità di fan del personaggio informato sui fatti e abile comunque nell'imbastirci dei discorsi sopra, in una scuola elementare di Roma. La scuola, beninteso, è quella dove insegna la "maestra a fumetti" Anna Teresa Fiori, da anni impegnata a impostare le sue attività didattiche sfruttando il potenziale comunicativo dei comics, e in particolare facendo produrre ai bambini a lei affidati dei sempre più approfonditi elaborati su Topolino e su Zagor. 

Leggere dell'esperimento del "lettore in cattedra" è piaciuto a un'altra insegnante, questa volta della scuola dell'infanzia, Stefania Malvaso, maestra d'asilo a Genova. Va detto che Stefania è a sua volta una lettrice di Zagor e con all'attivo l'organizzazione di un incontro dei bambini della sua classe con il sottoscritto. Così, Pietro Signiorelli è stato invitato, dopo Roma, anche a Genova. Ed è passato dalle elementari, all'asilo. Avendo fatto anch'io l'esperienza di una vivace interazione con i bimbi più piccoli non mi sono meravigliato quando il "lettore in cattedra" mi ha inviato il resoconto di quanto è avvenuto, corredato da alcune foto. A rendere possibile il viaggio di Pietro ha provveduto l'organizzazione garantita da un altro zagoriano DOC, il ligure Andrea Cipollone (a cui si deve l'intitolazione al nome di Gallieno Ferri della sala principale della biblioteca comunale di Varazze, in provincia di Savona). Potete vedere Pietro con Andrea, Stefania e la madre di quest'ultima (ottima cuoca, mi si dice) nella foto sottostante. 

Nel frattempo, però, sono tornato a mia volta a Roma in occasione della recente edizione di Cartoomics e ne ho approfittato per far visita ai bambini della maestra Fiori, nella scuola elementare della Giustiniana: oltre a conoscere i nuovi allievi (una seconda classe, di un ciclo scolastico successivo a quello delle mie precedenti due visite) è stato organizzata una mia "lezione" nel teatro della scuola, con tanto di immagini proiettate, in cui ho parlato della storia e del linguaggio del fumetto a cento allievi di varie età, tutti attentissimi e, a quanto mi è stato detto, rimasti molto impressionanti dall'incontro. Qui di seguito troverete dunque il resoconto di Pietro Signorelli sulla sua esperienza all'asilo genovese, e qualche foto della mia visita alla scuola di Roma.



UN LETTORE IN CATTEDRA 2
di Pietro Signorelli

Amici zagoriani (della serie “rubo” l’incipt della rubrica i tamburi di Darkwood gestita da Moreno) dopo l’incontro di Roma con i bambini della maestra a fumetti Anna Teresa Fiori della seconda elementare, si è pensato bene di organizzare un secondo incontro con una altra maestra, la valente zagoriana Stefania Malvaso, amica di raduni e brava disegnatrice, che accudisce con pazienza e amore i bambini della scuola dell’infanzia Voltri 2, una serie di fantastiche piccole pesti desiderose solo di scatenare il loro entusiasmo. Esiste un filo conduttore occulto e nascosto ma anche affascinante nelle cose della vita, Moreno si è già recato in questa scuola genovese a tenere una delle sue divertenti “lezioni” (meglio dire feste) zagoriane e di fumetto, e guarda caso il 6 aprile il noster semper noster ha tenuto un incontro presso la scuola romana di Anna Teresa Fiori suscitando gioia e ammirazione tra i bimbi. Ora il 9 e 10 aprile il sottoscritto (che non è assolutamente PR della Sergio Bonelli Editore ma solo un appassionato lettore di lungo corso e non ha nessun titolo ufficiale della SBE, è solo in contatto con Moreno e la redazione per informali di questi incontri) si reca presso l’amica Stefania in due uggiose giornate a tenere una nuova festa zagoriana supportato dalla stessa maestra e dalle colleghe. I dubbi e i timori di questo incontro, penserete con logica voi 25 lettori (no, siete molti di più, Manzoni era pessimista) oramai dopo Roma avrebbero dovuti essere fugati, si è pronti e preparati. Toglietevi dalla mente questa idea, il bello di organizzare incontri con i bambini è che nulla delle linee di organizzazione che tu decidi potranno essere rispettate. Sai che parti con qualcosa ma non sai dove vai a finire, è l’elogio dello stupore ed entusiasmo che hanno i piccoli verso qualcosa che li affascina, e il loro ringraziamento sta nel diventare un onda d’urto di entusiasmo contagioso, con abbracci di ringraziamento e mille domande che non ti aspetti e che potrebbero diventare un insidia anche per lo zagoriano più scafato. 
In queste cose c’è però sempre una certezza : il Going Going! Questo strano papero/canguro inventato da Nolitta per fare da contraltare alla fame di Cico rubando vivande e ogni cosa, strega i bambini per la sua semplicità, il suo essere totalitario nel suo placido esistere di onnivoro di ogni cosa anche al di fuori dell’alimentare. Su di lui si sono accavallate domande di ogni tipo, su cosa mangiasse e ne venivano impauriti se dovesse arrivare a casa loro a mangiare i loro giochi elettronici o meno (Marcello Mangiantini che ringraziamo vivamente ha realizzato per l’occasione un disegno del GG che ha fatto bella mostra all’ingresso). Ma mentre il Going Going sapevo fosse una tale “superstar” (anche perché veniva imitato con salti e rumori) non mi aspettavo che di superstar ce ne fosse un'altra, Mike Gordon ovvero Supermike, che dopo più di trent’anni dovrebbe tornare in scena entro la fine del decennio e che ha suscitato nei bambini clamore ed entusiasmo mentre ne veniva spiegata la natura e capacità totalitaria (pure che sapesse cucire a maglia). Probabilmente vedere un nemico di Zagor che praticamente ne è il contraltare cattivo (un villain ma non proprio fino in fondo, non sadico e crudele) e sentire il racconto delle famosissime 7 prove in una maniera “sportiva” di gara ha acceso in loro l’istinto di essere sempre qualcosa avanti mettendosi in gioco per dimostrarsi. Appena è stato fatto il racconto di Mike subito si sono messi a disegnare con impegno lasciando la classe dove si svolgeva l’incontro in un silenzio quasi irreale dopo che l’ambiente era stato riempito di rumori di gioia al limite del frastuono, hanno illustrato Mike e Patrick insieme in lotta o meno, a loro modo, e ne hanno immaginato situazioni che ci hanno decisamente lasciato di stucco (la prova del sollevamento massi ha fatto la parte del leone). Una progressione davvero incredibile che man mano coinvolgeva tutti e che faceva perdere la voce al sottoscritto, un minimum e un maximum che erano icona dello “zenith” dell’incontro. 

Era bello vederli cercare approvazione nel loro disegno, cercare conforto di avere dimostrato affetto e rispetto che ripagavo puntualmente con un faticoso salto del going going dei bimbi verso l’alto. Queste cose per me e per Stefania sono diventate un motivo di gioia e soddisfazione perché oltre che aumentare la nostra forza di zagoriani ci ha aiutati nell’essere vicini ai bambini con quello che ci piace e ci fa respirare nel Calindriano logorio della vita moderna, tra l’arrivo di uno scienziato pazzo e quello di un postino giocoso e furbacchione. Già, Drunky Duck, ogni volta che mi avvicinavo a un bimbo per raccontargli del portalettere amico scherzoso urlavo “Postaaaaa!” con quel poco di voce rimastami e i bimbi subito si sono immedesimati. Come vedete Zagor ha raggiunto i cuori non solo di chi ha più di 40 anni o dei rari figli che proseguono le letture dei padri, ma raggiunge se veicolato nel giusto modo anche i più giovani e teneri animi pronti ad accogliere con stupore le gesta di un eroe di 57 anni ma sempre agile e scattante contro il male e la malvagità, una chiave di lettura che diventa insegnamento per avvicinare i bimbi a dedicarsi alle nostre amate nuvole parlanti in generale. Poi mano a mano che le mamme o i papà venivano ala scuola a prendere i loro figli non mancavano ringraziamenti, segni di gioia per l’iniziativa e saluti dei bambini che chiedevano un arrivederci e non un addio, ai loro occhi con le mie magliette “scure style” non potevo non essere l’eroe tutto di un pezzo e dovevo chiudere il moto di commozione in un sorriso. Chiudo il racconto per non abusare dell’ospitalità di Moreno che da quel ormai non vicinissimo giorno di gennaio del 2017 mi ha portato con calore e entusiasmo verso un mondo nuovo fatto di non solo letture solitarie in una camera a difendersi dal mondo cattivo che giudica e addita, ma a proporsi senza problemi perché da allora non so contare quante belle persone in più ho conosciuto insieme al mondo meraviglioso delle maestre zagoriane e dei loro bambini.
Ringrazio la maestra Stefania piena di attenzioni, suo marito Nuccio, persona splendida e gentile a cui debbo più di un ringraziamento per la disponibilità, la madre di lei che ci ha preparato una cena superlativa, per come mi hanno accolto accudendomi in ogni modo, un ringraziamento anche alla parrocchia e Don Paolo Benevenuto per l’accoglienza notturna in canonica, e ultimo e non ultimo il gruppo facebook “Zagor lo spirito con la scure” che ha sempre tifato e aiutato in solido a formare al meglio queste occasioni, il mio compare Andrea Cipollone e l’altro admin Pietro Paolo Pollio in attesa di poter fare una trasferta zagoriana nel suo Sud. Come si può chiudere questo pezzo che spero non abbia perso per strada i suoi 25 lettori ? Ma in un umico solo modo : aahyakkk!



Fumetti in classe (Scuola Elementare La Giiustiniana a Roma, aprile 2018)

Moreno Burattini nel teatro della Scuola Elementare romana davanti a cento allievi, aprile 2018.



Disegni per tutti!


I commenti dei bambini dopo l'incontro


Il giornalino scolastico dell'Allegra Combriccola della maestra Fiori



Ricevuto così in stazione a La Giustiniana (Roma)