La notizia che potete leggere qui sopra, in uno screenshot di un titolo dell'edizione on line del "Corriere della Sera", viene approfondita in questo articolo
E' una notizia che riempie di tristezza quelli che, come me, hanno amato alla follia le follie di Mister Bean. Ma ancora più tristezza fanno le parole con cui Rowan Hatkinson spiega la sua decisione. Così le riporta la giornalista Paola De Carolis:
I
social lo riempiono «di paura per il futuro» per via del linciaggio
riservato a chi ha idee diverse. «Sembra che si possa essere solo con o
contro. Se sei contro allora meriti di essere “cancellato”, zittito. È
come la folla nel Medioevo in giro per le strade alla ricerca di
qualcuno da bruciare al rogo. Per chi è vittima di questi gruppi
l’esperienza è terrificante». Atkinson, che è più volte sceso in campo a
favore della libertà di parola, ha sottolineato di essere «contrario
all’idea di non poter esprimere giudizi che potrebbero offendere
qualcuno»: «Non vedo perché non dovrei avere il diritto di dire qualcosa
solo perché qualcun altro è contrario. Mi sembra un concetto
fondamentale per la nostra libertà».
Quella
contro il "politicamente corretto" è una battaglia che stiamo perdendo.
Ormai, non si può più dire niente: tutto può essere tacciato di
sesssismo, razzismo, bullismo, bodyshaming. Su qualunque cosa si pensi
di scherzare, c'è qualcuno che si offende, si inalbera, protesta. Una
volta se una battuta non faceva ridere, al massimo non si rideva. Oggi
si crocifigge in piazza lo spiritoso. Eppure, una volta, al buffone di corte era permesso persino prendere in giro il Re. Purtroppo i politicamente corretti
sono la maggioranza. Il che non sarebbe un male di per sè: se certe
idee sono conivise, giustamente imperano. Il male sono la censura e il
linciaggio verso chi non le condivide. Nessuno pretede di ferire gli
altri, però non si può neppure essere ostaggi dei permalosi. Stiamo
scivolando nella Zona del Crepuscolo. Ogni giorno ci verrà tolta una
briciola di libertà. Non serviranno drastici giri di vite. In maniera
quasi inconscia, pressoché inconsapevolmente, cercando la convenienza
quotidiana del pro bono pacis, si preferirà evitare di scherzare per non offendere qualcuno.
Ho scritto, in tempi diversi, un paio di epigrammi per riderci su. Li ripropongo sperando che non offendano nessuno. Segue un terzo, che dedco a Rowan Atkinson.
Talebani
A me pare cosa grulla
un andazzo d’oggidì:
non si può scherzar su nulla
o s’offendon quelli lì.
Non puoi ridere su niente
o s’indigna certa gente,
gli sghignazzi son banditi
sulle facce e sui vestiti.
Niente risa da domani:
hanno vinto i talebani.
Occhio a quello che si dice
Occhio a quello che si dice
o s’offende Federico
si ferisce sora Bice
e s’indigna Ludovico,
non si può scherzar su niente
o si inalbera la gente.
Si procede a mosse attente
come nel pesare l’oro
ma, mi chiedo, quegli uggiosi
non potrebbero esser loro
un po’ meno permalosi?
Dio benedica i clown
Dio benedica i clown,
che pur se sei un po' down
ti rendono il sorriso,
cambiano il pianto in riso.
Sian benedetti i buffi
che se di noia sbuffi
ti giran la giornata
strappando la risata.
Sia benedetto il dono
dei comici che sono
ciò che Dio volle dare
per farsi perdonare.