martedì 18 novembre 2014

MORTE PER ACQUA





E' uscita l'antologia curata da Sebastiano Mondadori in cui compare un mio racconto, intitolato "La signora Miller e Dio". Il libro si intitola "Morte per acqua" e vanta una copertina di Aldo Di Gennaro. E' edito da Tra Le Righe Libri e costa 14 euro. Fra gli altri autori presenti c'è anche lo sceneggiatore zagoriano Giorgio Giusfredi, con me nella foto qua sopra. Il volume sarà presentato di nuovo venerdi 28 novembre al Palazzo Guinigi di Lucca alle ore 18.30 (dopo un primo battesimo tenutosi a Pisa alcuni giorni fa). Si può trovare nelle librerie Feltrinelli. In ogni caso, il sito della Casa editrice è il seguente: http://www.tralerighelibri.it/

Di che cosa si tratta, esattamente? E' la terza Antologia Barnabooth, ovvero il frutto del gruppo di lavoro della Scuola di Scrittura Creativa tenuta a Lucca da Sebastiano Mondadori. Io sono stato invitato in qualità di  "ospite" dato che, oltre alla stima e all'amicizia, mi lega a Sebastiano un progetto comune che prima o poi vedrà la luce.  Sebastiano è uno scrittore di talento ma anche uno straordinario insegnante e conferenziere (oltre che ottimo cuoco): non a caso in apertura del volume c'è un suo saggio su John Cheever che colpisce per acume e profondità di analisi. I racconti in tutto sono quattordici e, nonostante io scriva per mestiere da venticinque anni, mi sento meno bravo a narrare in prosa di alcuni degli autori presenti nella raccolta insieme a me. Del resto ognuno ha il suo talento e ammesso che io ne abbia uno, è quello di sceneggiare a fumetti e non quello del romanziere (seppure mi piacerebbe imparare a fare anche quello). Tuttavia il mio racconto non sfigura e mi piacerà sapere che qualcuno l'ha letto. Ne ho scritto un secondo, un po' più lungo, che potrebbe comparire nell'antologia Barnabooth del prossimo anno.

Qual è il mio rapporto con la prosa? Al di là dei saggi sul fumetto, posso vantare un romanzo con protagonista Zagor, "Le muta di Jericho" pubblicato da Cartoon Club nel 2011 (che ormai ha esaurito tutta la tiratura e che è  uscito anche all'estero), due favole per bambini vincitrici di premi (mai pubblicate, però), più la scrittura di alcuni racconti apparsi su riviste di genere (potrebbero in effetti riempire una raccolta). Ma naturalmente ho, come tutti, i cassetti pieni di romanzi iniziati e novelle già finite. Vorrei spezzare una lancia in favore di queste ultime. Non delle mie, cioè, ma delle novelle in generale, dei racconti: non è detto affatto che un romanzo sia preferibile a una antologia di testi più brevi. Anzi. Fate la prova, una volta o l'altra.