mercoledì 13 luglio 2011

IL GATTO ZAGOR



Questo che vedete nella foto qui accanto è il gattino Zagor. Un micetto assolutamente delizioso, direi di due o tre mesi, color grigio, pelo lungo. Gironzolava nel parco di Raiano, in provincia dell'Aquila, sabato 9 luglio, durante lo svolgimento del Comic Day dedicato ai cinquanta anni dello Spirito con la Scure. Cercava da mangiare miagolando ai passanti, ed era assolutamente docile, affettuoso e senza padrone. Ci hanno detto che un tale è arrivato in moto, lo ha tirato fuori da una sacca e lo ha lasciato lì prima di andarsene a tutta velocità. In pratica, era un gattino abbandonato. Alessandra, la mia compagna, se l'è tenuto in braccio per tutto il giorno, ed è stata lei a dargli il nome (inevitabile, visto il contesto in cui ci trovavamo).


Dopo il concerto di Graziano Romani, e cioè verso mezzanotte, dovevamo scegliere se lasciarlo lì, o adottarlo. L'abbiamo adottato. Siamo riusciti a contrabbandarlo nella nostra stanza d'albergo senza farcene accorgere. Ha dormito tutta la notte in mezzo a noi, nel lettone, senza smettere mai di fare le fusa. Quando ha dovuto fare i bisognini, da solo ha capito dove accomodarsi: nella doccia (che è stata poi da noi assolutamente ripulita). La domenica mattina, gli abbiamo comprato del prosciutto cotto a un banco del mercato di Raiano e l'abbiamo messo in macchina per tornare in Toscana. Però, avevamo promesso a Domenico Di Vitto che avremmo fatto colazione con lui a Scanno, uno dei più bei borghi d'Italia, a una trentina di chilometri da lì, nella pasticceria di Angelo Di Masso (il pasticciere che per ben due volte ha regalato, nel dicembre scorso e adesso in questo luglio, una torta ai fan di Zagor: lo vedete con me e Graziano Romani nella foto qui sopra).


Arriviamo a Scanno, ci teniamo il gattino Zagor vicino al tavolo all'aperto dove consumiamo cappuccini e superbe brioches di tutti i tipi, quando due bambine pugliesi, che erano lì in villeggiatura, si sono innamorate del micio. Lo hanno riempito di coccole. Così, il papà delle bimbe si avvicina e ci chiede se il gatto sia nostro o di chi sia. Noi spieghiamo la storia e lui si propone di prenderle Zagor con sè e portarlo a Bari. Dato che io e Alessandra abbiamo già due gatti (Viktor e il piccolo Elio che ha preso il posto dell'indimenticabile Camilla), ci è parso ragionevole accontentare le bambine. Ci piangeva un po' il cuore, visto quanto era affettuoso il micetto abruzzese. Prima di separarcene, abbiamo spiegato bene che quel gatto aveva già un nome, e che non avrebbe dovuto essere cambiato per nessun motivo. Zagor era e Zagor avrebbe dovuto rimanere. Quanto al resto degli eventi a Raiano, le foto qui sotto parlano da sole. Una gran bella festa! Si replica a Rimini, adesso.




Francesco Pasquali (organizzatore del Comic Day a Raiano), il pasticciere pluripremiato Angelo Di Masso, Domenico Di Vitto e il sottoscritto a Scanno (AQ)




Mauro Laurenti intervistato davanti alla mostra su Zagor nel parco di Raiano (AQ)



Domenico Di Vitto e Alessandro Chiarolla



Francesco Pasquali intervistato nei pressi della mostra da lui organizzata a Raiano (AQ)

Maurizio, uno degli altri organizzatori dell'evento.



Nando Esposito.




Foto di Gruppo: Di Vitto con quattro lettori zagoriani (ben noti a chi frequenta i forum).



I forumisti zagoriani non mancano mai!

Alessandro Chiarolla, un mito vivente e una splendida persona.


Mauro Laurenti al lavoro: instancabile nel disegnare Zagor per tutti in tutti i formati.

Domenico Di Vitto e Alessandro Chiarolla



Domenico Di Vitto.

Mauro Laurenti


La giuria del "Premio Benni" al lavoro.


Il folto pubblico alla conferenza.


La consegna del premio ai vincitori.

Il taglio della torta preparata da Angelo Di Masso.





Graziano Romani con Francesco Di Vitto, figlio di Domenico, bassista del gruppo che ha suonato in concerto con il rocker emiliano.



La band abruzzese che ha suonato con Graziano Romani.

Le prove del concerto.

Un concerto fantastico: ci siamo divertiti moltissimo. E io sono salito persino sul palco a cantare con Graziano "Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales".