giovedì 3 gennaio 2019

NEL PROFONDO DELL'INFERNO





Qualche volta, capita di ricevere anche recensioni positive. Anzi, di più: di veder dedicare a un proprio lavoro un saggio critico di livello universitario, pubblicato su una rivista accademica. E' il caso dello Speciale Dampyr n°12, del novembre 216, intitolato "La porta dell'inferno" e da me scritto per i disegni del bravo Fabrizio Longo. Si tratta della mia prima (e per il momento unica) sceneggiatura con protagonista Harlan Draka, che viene precipitato nell'Inferno di Dante. Già al momento della prima uscita questa storia riscosse lusinghieri consensi (ricordo anche la presentazione che facemmo proprio a Firenze, in una serata memorabile). Per saperne di più, potete leggere l'illustrassimo articolo (rintracciabile in questo stesso blog) cliccando su questo link:






Fin dai primi mesi dalla pubblicazione dello Speciale cominciarono a giungere in redazione testimonianze di insegnanti che avevano usato il racconto di Dampyr per approfondire lo studio della Divina Commedia. Le foto che vedete qui sotto si riferiscono a una di queste iniziative, che ha visto protagonista la classe 3^E del Liceo Scientifico “Anna Maria Enriques Agnoletti” di Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze, all’interno di un percorso interdisciplinare tra gli insegnamenti di Storia, Filosofia e Italiano.






Adesso è uscito, pubblicato online sul  sito web della rivista DANTE E L'ARTE, il numero speciale dedicato a DANTE E IL FUMETTO, all'interno del quale trovate il saggio del professor Gino Frezza dell'Università di Salerno, intitolato "Dampyr all'Inferno": 


La rivista online è open access. Si può scaricare facilmente il .pdf (o leggerlo in rete) e seguire l'analisi dell'illustre commentatore. Non capita spesso di leggere studi accademici sul fumetto: ne vale la pena.

Mi fa piacere ricordare anche come io sia stato l'autore, insieme a Giorgio Sommacal, di una parodia della Divina Commedia in tre parti (Inferno, Purgatorio e Paradiso) con protagonista Cattivik, e di come questa messa in burla sia stata fatta oggetto della dotta disamina del giornalista Renato Pallavicini. Potete leggerne qui.