mercoledì 21 luglio 2010

L'UOMO NEL MIRINO


Stando ai primi commenti che si possono leggere in rete sui forum di Zagor, il Maxi appena uscito, “L’uomo nel mirino”, sembra essere stato accolto in maniera decisamente positiva. Io e Gianni Sedioli, che abbiamo allevato e fatto crescere la storia con un lavoro paziente e segreto durato due anni, ne siamo molto soddisfatti. Non riesco mai a prevedere se qualcosa che ho fatto piacerà o non piacerà ai lettori, ma questa volta sentivo che i più avrebbero apprezzato questo racconto. L’albo resterà in edicola tutta l’estate ed è autoconclusivo, per cui chi volesse provare a leggerlo pur non essendo un abituale lettore dello Spirito con la Scure, avrà tutto il tempo di procurarselo e io, ovviamente, lo consiglio. Ci sono un sacco di aneddoti da raccontare e credo che lo farò un po’ alla volta per non scrivere troppo tutto insieme. Vorrei però cominciare con il ringraziare Sedioli per i suoi disegni. Sono un ammiratore di Gianni fin dai tempi in cui, da solo, realizzava “The Witch”, e poi, quando è entrato in Bonelli, l’ho seguito su “Jonathan Steele”. Quando si è proposto per Zagor con delle prove molto efficaci, sono stato lietissimo nel vederlo entrare nel nostro staff e ho voluto sceneggiare io la sua prima storia ambientata a Darkwood. Gianni ha un grande pregio: l’umiltà di mettersi al servizio della vicenda e del personaggio. Non si atteggia a “grande autore” e accetta ogni suggerimento, capisce al volo dov’è il problema e cerca costantemente di migliorarsi. Per quanto “L’uomo ne mirino” dimostri il suo talento, io che ho visto tutte le sue matite posso assicurare che la resa tipografica non rende ragione della freschezza e dell’efficacia della sua traccia a grafite.

Potete vedere qua accanto la grazia con cui fa fare un inchino ai due cavalli nella tavola che vi mostro in una scansione realizzata prima del passaggio a china. Ci sono molti disegnatori con cui ho una buona intesa, ma Gianni è uno di quelli che meglio visualizza, subito e con efficacia, la scena che ho in mente e che cerco di descrivergli a parole. Nel realizzare il Maxi, abbiamo sperimentato per la prima volta la tecnica di consultarci su ogni matita una volta che lui l’avesse schizzata. Così, è stato possibile aggiustare il tiro vignetta dopo vignetta.

Rispondendo ai complimenti ricevuti sul forum ZTN, Sedioli ha scritto: “Sono molto contento e soddisfatto dell'accoglienza avuta dai lettori a questo Maxi. E' stato un lavoro lungo e questa volta realizzato veramente ‘spalla a spalla’ (nonostante le distanze la tecnologia aiuta) con Moreno che, con la sua precisione e meticolosità, mi ha aiutato a soffermarmi anche sui dettagli dei disegni. Chi mi conosce sa che preferisco il lato narrativo del mio mestiere di fumettista a quello puramente estetico da semplice illustratore e invece questa volta Moreno mi ha guidato a curare di più l'aspetto estetico del lavoro e devo dire che aveva ragione. Credo questo sia uno dei miei migliori lavori su Zagor e possa essere considerato un punto di partenza per un ulteriore evoluzione grafica per i lavori futuri. Per i più curiosi: ho usato tantissime fotografie che mia figlia mi ha scattato mentre tentavo di recitare i personaggi della storia per le pose difficili come impugnare le pistole (vedi pag. 130 vig. 6 o pag. 152 vig. 2). Ringrazio tantissimo gli autori del Tarzan classico, dato che veramente non riuscivo a trovare elefanti disposti a farmi da modelli, e idem per i leoni: avevo provato ad appiccicare una criniera al mio gatto ma non ne voleva sapere di stare fermo per farsi disegnare. Infine, sono molto soddisfatto della sequenza del magazzino con incendio e di come Zagor si sbarazza sui tronchi del tipo a pag. 220 che trovo ne sia venuto bene il movimento di braccia. A freddo ho notato ancora diversi 'difetti' soprattutto di resa ad inchiostro ma ci sto lavorando sopra per migliorare in futuro”.

Va detto che “L’uomo nel mirino”, pur essendo perfettamente leggibile come episodio a parte, è collegato alle vicende di altri due Maxi, “La lunga marcia” e “Agenti segreti”. In quest’ultimo, Zagor incontra nientemeno che Alexis de Tocqueville, lo storico e filosofo francese autore del fondamentale saggio “La democrazia in America”, scritto per spiegare agli europei come un grande paese potesse essere governato anche in assenza di un re. L’idea dell’incontro, avvenuto durante il viaggio che Tocqueville fece negli Stati Uniti nel 1832, mi fu suggerita proprio da Sedioli (è lui quello nella foto qui accanto, opera di Marco Andrea Corbetta). Mi procurai il diario di viaggio di Alexis e del suo amico e collega Beaumont, e con mia incredibile sorpresa trovai questa annotazione: «Un miglio più in là, scorgiamo nella boscaglia una seconda carabina. È un bianco, vestito, cappello a parte, più o meno come un selvaggio, ci mostra la sua capanna tra i rami. Vive lì cacciando. Rivolge la parola all’indiano nella sua lingua (il Chippeway). Ci parla con grande entusiasmo degli indiani, che sembra amare come persone e per il loro modo di vivere. Ci invita a passare a trovarlo al ritorno. Ripartiamo al gran trotto. Lui ci segue con lo sguardo». Quell’uomo poteva essere Zagor! Quando, nel 2005, uscì “Agenti Segreti”, Sergio Bonelli era scettico sul fatto che la scelta di far interagire lo Spirito con la Scure con un personaggio come Tocqueville (nel ritratto qui sotto) potesse funzionare.

Invece, ci furono titoli (anche a tutta pagina) su molti quotidiani nazionali: conservo tutti i ritagli, davvero tanti, in una cartelletta che ancora oggi mi meraviglia ripensandoci. Uno dei giornalisti che se ne occuparono fu Vittorio Macioce: il suo articolo potete leggerlo cliccando qui sopra .

Ne “L’uomo con il mirino” Tocqueville non c’è (anche se viene ricordato da Zagor e lo si vede in flashback in un paio di vignette), ma lo Spirito con la Scure incontra un altro importantissimo personaggio storico del periodo, che lo mette di fronte a una difficile decisione da prendere. Non anticipo quale, per non rovinare il piacere della lettura agli eventuali interessati.



Per vedere invece il trailer della mirabolante Zagor TV, cliccate qui sotto.