mercoledì 12 gennaio 2011

OPUS DAY

Un divertente metodo per verificare il livello culturale di qualcuno è chiedergli di scrivere su un foglio, sotto dettatura, le due espressioni latine "opus dei" e "aut aut". Se la persona sottoposta al test scrive "opus day" e "out out", forse è il caso di suggerirgli qualche ripasso.

Da questo punto di vista è esilarante la testimonianza di Gianmarco Perboni, pseudonimo di un professore di inglese, carogna esattamente come dovrebbero essere tutti gli insegnanti, autore di "Perle ai porci" (Rizzoli), un libro di cui (forse) tornerò a parlarvi, la cui copertina vedete più in basso. Il suo test per stabilire, nel momento in cui si presentano al liceo, se il passaggio dei suoi allievi attraverso i tre anni della scuola media e i cinque delle elementari abbia lasciato qualche traccia, consiste nel chiedere loro di tradurre lo slogan "Life is now", il tormentone pubblicitario di una azienda di telefonia cellulare. Pare che fra le risposte ci siano frasi come "Non è vita" e "Viva la neve". Quest'ultima, è davvero strepitosa.

Comunque sia, sappiate che c'è in circolazione un libro contenente una mia introduzione intitolata, a chiare lettere, proprio "Opus day". Però, l'ho fatto apposta. E' un gioco di parole. Volevo indicare una sorta di "giorno in cui è stata realizzata l'opera".

Di quale opera si tratta? Di una di cui sono anch'io corresponsabile (insieme a 102 altri autori), "Seconda Creazione". Si tratta di un libro, edito dalla struttura del "Comics Day" e uscito durante la scorsa edizione di Lucca Comics, contenente una storia a fumetti di 34 tavole, da me sceneggiata e disegnata da 101 diversi disegnatori, più Luigi Corteggi autore della grafica del titolo nella prima pagina. Si tratta probabilmente di un record quanto a numero di mani contemporaneamente al lavoro sulla stessa storia a fumetti pubblicata in volume.

Le 34 tavole contengono ciascuna tre strisce, e ogni striscia è stata realizzata da un illustratore diverso, tra cui alcuni grandi nomi del fumetto italiano. Ciascun disegno, realizzato in contemporanea nello stesso luogo e nel medesimo momento durante la Lucca del 2009, è stato venduto e il ricavato è stato devoluto a Telethon. Lo stesso scopo benefico avranno i proventi della vendita del libro, tirato in 500 copie. Perché torno a parlarne? Perché gli organizzatori lucchesi mi hanno mandato la seguente mail: "Volevo informarti che Seconda Creazione sarà disponibile sul catalogo Mega (Alastor Distribuzione) di gennaio 2011, e sarà pertanto ordinabile da qualunque fumetteria. Spargi pure la voce!". Un breve supplemento d'indagine mi ha permesso di appurare che il prezzo al pubblico è di dieci euro, che si può ordinare on line dal sito della Alastor o, comunque, si può prenotare in fumetteria.

L'elenco, assolutamente strabilante, dei centouno disegnatori che hanno prestato la loro opera gratuitamente illustrando la mia storia (per me è stato un onore collaborare con ciascuno di loro) è riportato in fondo al post in rigoroso ordine alfabetico. Prima, pubblico di seguito la mia introduzione al volume. Segnalatemi pure gli eventuali strafalcioni, ma ribadisco che "opus day" è voluto.

Gli autori delle strisce pubblicate nelle tavole che vedete di seguito sono, nel'ordine: Luigi Corteggi (titolo), Vittorio Giardino, Daniele Caluri; Dario Perucca, Massimo Cavezzali, Luca Enoch; Roberto Totaro, Milo Manara, Simone Massoni.


OPUS DAY
di Moreno Burattini

La telefonata mi è giunta inaspettata un mese e mezzo prima dell'apertura del Salone di Lucca, a metà settembre del 2009. Gli organizzatori, memori delle mie ripetute collaborazioni con la kermesse lucchese, mi chiedevano se ero disposto a dare una mano per una iniziativa da inserire nell'imminente edizione di fine ottobre. Si trattava di qualcosa di molto impegnativo e, per giunta, da portare a termine in pochissimo tempo. Ma, indubbiamente, il progetto era entusiasmante: "Stiamo pensando di radunare in un unico luogo centouno disegnatori italiani - mi è stato detto - e chiedere loro di illustrare, in pubblico e in contemporanea, ciascuno una vignetta di una storia, da realizzarsi mettendo insieme i disegni di tutti". Centuno autori, come centuno erano gli anni da festeggiare dalla nascita del fumetto in Italia, calcolata a partire dal 27 dicembre 1908, data di uscita del primo numero del Corriere dei Piccoli.

L'iniziativa avrebbe avuto uno scopo benefico, visto che gli originali delle vignette sarebbero stati messi all'asta per Telethon. A me, che non so disegnare, veniva chiesto di scrivere la sceneggiatura. In pratica, se avessi accettato, avrei lavorato con una incredibile squadra grafica, composta non soltanto da alcuni nomi illustri che hanno fatto la storia del fumetto italiano, ma anche da molti giovani, in rappresentanza delle scuole e delle tendenze più diverse. Ma anche, avrei dovuto immaginare una storia in grado di poter mettere d'accordo tutti e con la quale ciascuno potesse trovarsi in sintonia. Per cui, qualcosa di drammatico ma anche di umoristico, di realistico ma anche di grottesco, di supereroistico ma anche di minimalista. Ho immaginato che, se avessimo portato in porto con successo un progetto del genere, avremmo dimostrato una volta di più la straordinaria versatilità del linguaggio dei comics, in grado di raccontare qualunque cosa, di piegarsi duttilmente a ogni necessità narrativa, di veicolare idee ed emozioni in modo diretto ed efficace come pochi altre forme di comunicazione. Ho detto subito di sì, e ho promesso agli organizzatori che di lì a un paio di giorni avrei inviato in lettura un soggetto.

Quando ho riattaccato il telefono, stavo prendendo la metropolitana per tornare a casa. Al mio arrivo, mezz'ora dopo, avevo già due idee in mente. Il giorno dopo, le ho inviate a Lucca via mail. Si intitolavano "Come i fumetti salvarono la Terra" e "Seconda Creazione", quest'ultima decisamente la storia che preferivo. Tutte e due le tracce, comunque, rispondevano all'esigenza di celebrare in qualche modo il mondo degli eroi di carta e di mettere a confronto stili diversi. In attesa che mi venisse detto se uno dei soggetti poteva andare, pensai anche che non si doveva lavorare sul formato "vignetta", ma sul formato "striscia". Questo perché a tutti i disegnatori era giusto chiedere lo stesso impegno, e sceneggiando a volte si prevedono vignette più semplici e altre più complicate, come per esempio un semplice primo piano di un volto invece che la carica dei Seicento a Balaklava, in Crimea. Consapevole del problema, mi riproponevo di chiedere agli illustratori una striscia suddivisa in due o tre vignette, o in una sola, a seconda della difficoltà, in modo che tutti avessero più o meno lo stesso carico di lavoro. Così, suggerii di mettere in cantiere una sceneggiatura non in centouno vignette, ma in centouno strisce. Calcolando l'intestazione (che già immaginavo di affidare al grande Luigi Corteggi, grafico dei logo e dei titoli delle più importanti testate a fumetti italiane), le strisce sarebbero state centodue, che rimontate tre per pagina (alla maniera bonelliana) facevano esattamente trentaquattro pagine. Una lunghezza adatta e congrua anche per l'eventuale pubblicazione di in un libro!

Nel giro di una settimana, da Lucca giunse il benestare sia per "Seconda Creazione", sia per il formato a striscia su cui impostare la manifestazione. A quel punto, cominciava una lotta contro il tempo. Per me, impegnato a scrivere trentaquattro pagine di sceneggiatura calcolando che su ognuna avrebbero lavorato tre diversi disegnatori; per lo staff lucchese, occupato a contattare decine e decine di autori convincendoli a convergere nel medesimo luogo alla medesima ora del medesimo giorno, e a organizzare la preparazione delle buste con il cartoncino e gli strumenti da disegno da utilizzare nella performance in pubblico.

Uno dei problemi che mi trovai subito di fronte, fu quello di come spiegare a così tanti artisti diversi l'aspetto dei vari personaggi della storia, oppure le caratteristiche dell'ambiente in cui si muovevano. Per esempio, a me serviva far vedere un'astronave a forma di catamarano: come riuscire a farla disegnare a tutti più o meno nello stesso modo, così che fosse almeno riconoscibile fra una striscia e l'altra? E la stanza dove uno dei protagonisti si chiude a leggere fumetti, come poteva essere visualizzata in modo uniforme da mani e menti diverse? Era chiaro che servivano degli schizzi di riferimento, o meglio, dei model sheets. A Lucca, per fortuna, abita un giovane disegnatore con cui in passato mi ero trovato a collaborare, con soddisfazione reciproca, a una storia a fumetti tratta da un romanzo fantasy di Renato Genovese, "La frontiera di ghiaccio". Anche in quel caso, avevamo dovuto finire il lavoro con un ristrettissimo margine di tempo: eppure, Riccardo Pieruccini si era rivelato all'altezza della situazione. Così, il bravo Riccardo è stato coinvolto e, sulla scorta delle mie indicazioni, è riuscito a fornire a tutti gli autori una serie di studi preparatori di tutti i personaggi e dei principali ambienti di "Seconda Creazione". E' grazie a lui se il marinaio, la ragazza, l'adolescente, Alfa e Omega sono riconoscibili come tali in tutte le strisce in cui compaiono, nonostante che ogni disegnatore abbia lavorato in maniera estemporanea e senza collegamenti con gli altri.

Il giorno stabilito, il 30 ottobre 2009, nell'auditorium di San Romano nel cuore di Lucca, all'interno dell'incredibile cornice di una antica chiesa trasformata in uno spazio per eventi a disposizione della città, mi sono recato anch'io all'appuntamento. Era il giorno in cui opera si sarebbe compiuta, l'opus day. Lungo le pareti, a destra e a sinistra, erano stati collocati dei pannelli su cui le strisce di cartoncino, già sagomate e squadrate e con il logo Telethon, aspettavano soltanto le matite dei disegnatori. Ciascuno dei convenuti, dopo il saluto e il ringraziamento degli organizzatori, ha ricevuto una busta chiusa contenenti il soggetto della storia, i model sheets e la sceneggiatura della striscia da illustrare: ovviamente, tutti hanno scoperto di che cosa si trattava soltanto all'ultimo momento. A parte qualche scambio di busta teso a favorire al massimo le potenzialità di alcuni, nella stragrande maggioranza dei casi tutti hanno "pescato" a caso le loro vignette.


A un certo punto, comunque, è stato dato il segnale di partenza. Dopodiché, la magia: uno accanto all'altro, disposti in file lunghissime, gli autori hanno cominciato a disegnare. Io, guardavo commosso: non avevo mai visto tanti fumettari, per dirla con Hugo Pratt, tutti insieme appassionatamente al lavoro sul medesimo progetto. Il colpo d'occhio, di cui nessuna foto potrà restituire l'effetto, è stato entusiasmante. Gli autori non erano proprio centouno, ma quasi. I pochissimi che non sono potuti intervenire per cause di forza maggiore o hanno disegnato nel pomeriggio o hanno provveduto da casa, contribuendo comunque al successo dell'iniziativa. In non più di un paio d'ore, "Seconda Creazione" è stata creata. Ciascuno degli artisti coinvolti ha interpretato a modo suo, con il proprio stile, secondo il personale talento, la sceneggiatura ricevuta. Disegni graffianti o precisissimi, calligrafici o estemporanei, grotteschi o realistici, sono stati messi al servizio della medesima storia, scritta apposta perché le più diverse mani potessero interagire fra loro. E come si sono mescolati gli stili, così si sono alternati i nomi: artisti famosissimi o giovani esordienti hanno avuto lo stesso spazio e la stessa dignità. Il risultato è stato raccolto in questo volume: potete giudicarlo da soli. Un unico racconto realizzato da duecentoquattro mani diverse, comprese le mie. Eppure funziona, eccome. E' stato un privilegio e un onore collaborare con così tanti colleghi, molti dei quali incontrati per la prima volta e alcuni senza dubbio artisticamente ispirati da letture ed esperienze ben diverse dalle mie. Ma alla fine, evidentemente, qualunque combustibile lo alimenti, il fuoco dal fumetto che ci brucia dentro è lo stesso.


Gli autori di "Seconda Creazione"

Testi: Moreno Burattini
Disegni: Tino Adamo, Sergio Algozzino, Fabiano Ambu, Ausonia, Paolo Bacilieri, Gigi Baldassini, Armin Barducci, Fabio Bartolini, Michele Benevento, Davide "Daw" Berardi, Matteo Berton, Simone Bianchi, Miriam Blasich, Elia Bonetti, Jacobo Brandi, Riccardo Burchielli, Michela Cacciatore, Daniele Caluri, Stefano Casini, Paolo Castaldi, Massimo Cavezzali, Sauro Ciantini, Fabio Civitelli, Gianluigi Concas, Marco Concas, Marco Corona, Alberto Corradi, Luigi Corteggi, Paolo Cossi, Alessandra "Mais2" Criseo, Manuel De Carli, Andrea Del Campo, Beniamino Delvecchio, Dentiblù, Giuseppe Di Bernardo, Paolo Di Pietrantonio, Andrea Domestici, Luca Enoch, Paola Fanucchi, Gallieno Ferri, Marco Ficarra, Alessandro Fiumi, Francesca Follini, Massimiliano Frezzato, Sergio Gerasi, Marco Gervasio, Vittorio Giardino, Simone Guglielmini, Emilio Laiso, Stefano Landini, Mauro Laurenti, Luca Lenci, Gianluca Maconi, Milo Manara, Federica Manfredi, Marcello Mangiantini, Giovanni Marcora, Luca Maresca, Alex Massacci, Pasquale "Pako" Massimo, Simone Massoni, Francesca Mengozzi, Rita Micozzi, Luca "Laca" Montagliani, Federico Nardo, Francesco Natali, Marco Nizzoli, Lorenzo Nuti, Alfredo Orlandi, Emiliano Pagani, Alberto Pagliaro, Lorenzo Palloni, Dario Perucca, Jelena Pesic, Riccardo Pieruccini, Paolo Piffarrerio, Alessandro Poli, Giacomo Pueroni, Pierpaolo Putignano, Pasquale Qualano, Natascia Raffio, Giorgio Rebuffi, Davide Reviati, Francescoli Ripoli, Armando Rossi, Massimo Rotundo, Daniele Rudoni, Piero Ruggeri, Marco Santucci, Lorenzo Sartori, Andrea Scoppetta, Gianni Sedioli, Donald Soffritti, Cristiano Spadavecchia, Daniele Statella, Francesco Stella, Niccolò Storai, Alberto "Albo" Torturici, Roberto Totaro, Antonio "Gnago" Tregnaghi, Walter Trono, Marco Turini, Antonio "Sualzo" Vincenti, Alessandro Vitti, Silvia Ziche.