lunedì 1 novembre 2010

CRONACHE LUCCHESI

Lucca Comics & Games 2010 è ancora in corso mentre sto scrivendo, e finirà questa sera, se la pioggia non spazzerà via le tensostrutture prima dell'orario di chiusura. Ma dato che i tendoni hanno resistito al diluvio universale di ieri, e la folla di visitatori non si è lasciata spaventare dalla rottura delle cataratte del cielo, ci sono buone speranze per la felice conclusione dell'evento. I brevi paragrafi di questa mia cronaca improvvisata sono concepiti per formare un acrostico con le iniziali, concedetemi lo sfizio enigmistico. Dalla frase che forma la soluzione manca una parola che avrebbe dovuto esserci, e la mancanza non è casuale.


Un ringraziamento agli organizzatori lucchesi che hanno reso possibile il mio teletrasporto tra la sala delle conferenze della Camera di Commercio, dove ho presentato il volume "Seconda Creazione", a quella del Palazzo Ducale dove si stava svolgendo in contemporanea la presentazione del volume "Il mio Tex" edito da Little Nemo e contenente un centinaio di tavole inedite di Fabio Civitelli tratte dalla collezione di Giovanni Battista Verger. Ho potuto parlare per una decina di minuti buoni al pubblico del primo incontro, e poi sono stato scortato da una task force attraverso tunnel e passaggi segreti fino al comparire davanti agli spettatori del secondo.

C'erano meno cosplayer del solito, forse a causa della pioggia di domenica, ma anche venerdì (giornata di tempo bellissimo) e sabato (nuvoloso ma senza precipitazioni a carattere temporalesco) ne ho visti in giro un minor numero. Quelli che ho visto, come al solito, non ho la minima idea di chi rappresentassero, tranne uno vestito da Corto Maltese che sono stato in grado di riconoscere. Di solito ci sono ragazze bellissime ed estremamente sexy che se mi si dicesse a quale fumetti si sono ispirate per i loro costumi, forse andrei pure a leggerli. Ma, come al solito, mi pongo delle domande: i cosplayer si ispirano a personaggi dei fumetti o a quelli dei cartoni animati? E se quei personaggi sono protagonisti sia di fumetti che di cartoni animati, i cosplayer leggono anche i fumetti o guardano soltanto i cartoni animati? Se i cosplayer leggono anche i fumetti e non sono monomaniaci televisivi, leggono solo manga e il resto non sanno neppure che esiste o sono anche curiosi di altri generi e scuole fumettistiche? E se sono curiosi, perché non si vestono anche da personaggi di comics occidentali e magari italiani? Se io mi mescolassi fra loro vestito da Zagor, mi riconoscerebbero?

C'è un quarto libro uscito a Lucca a cui io ho contribuito, oltre i tre di cui vi ho già parlato nei post precedenti. Sapevo di aver scritto un articolo dedicato al catalogo di una mostra ma non avevo capito che l'esposizione sarebbe stata già aperta durante la kermesse lucchese 2010, ospitata nel Museo del Fumetto, né che questo catalogo sarebbe stato così bello e così grande. Appunto, un vero e proprio libro. E' in pratica il primo numero di una rivista di grande formato, chiamata "Criminal Magazine", edito dalle Edizioni del Cerchio Giallo ed è una monografia brossurata intitolata a Edgar Allan Poe. Io figuro tra i membri della redazione, immeritatamente. Il progetto della mostra su Poe e il coordinamento editoriale della rivista è di Antonio Vianovi, con cui la mia strada torna a incrociarsi. Nel catalogo ci sono articoli di Luca Crovi, Gianni Brunoro, Alfredo Castelli, Gianfranco Manfredi, Moreno Burattini, Jacques Cabau. Il mio pezzo si intitola "Un po' di Poe" e parla dei rapporti fra Edgar Allan e Alan Ford. A pensarci bene, avrei potuto intitolarlo anche "Allan Ford".

Allo stand Bonelli, solito assalto per le firme delle riproduzioni su cartoncino timbrato: oltre venti gli autori che si sono alternati. Sulla mailing list "Ayaaaak", qualche giorno fa, ho letto le critiche di qualcuno che diceva di evitare da anni l'angolo bonelliano in terra lucchese, dato che, appunto, lo stand si limita a mettere in mostra i disegnatori e non a esporre materiale e gadget come la maggior parte degli altri espositori. Ognuno, ovviamente, è libero di evitare gli stand che vuole. Io personalmente approfitto dell'occasione per visitarli tutti: sarà che sono una persona curiosa, ma giustamente non posso pretendere che gli altri lo siano quanto me. A ciascuno le proprie chiusure mentali (io non nego di avere le mie, infatti, in altri ambiti). Però, anche se a me piacerebbe vedere uno stand Bonelli più colorato ed effervescente, ricoperto di albi e con poster, adesivi, magliette o cappellini, tuttavia il portare (a spese proprie e pagandone il lavoro) così tanti artisti a Lucca, mettendoli a disposizione del pubblico per firme, foto, strette di mano scambi di opinioni, è un merito enorme dell'editore e non vedo come qualcuno possa criticarne lo sforzo. Difatti lo stand è affollatissimo e chi lo visita torna a casa con un disegno fatto apposta per Lucca, dedicato e autografato da autori sorridenti e disponibili, con tanto di bollo di garanzia di autenticità, distribuito assolutamente gratis senza neppure l'obbligo di acquisto di qualcosa, che Bonelli alle fiere non vende niente, ma è lì per regalare.

Come promesso, ho fatto in modo (grazie alla disponibilità di Sergio Bonelli e Stefano Marzorati) che tra gli autori invitati a Lucca ci fosse lo zagoriano Joevito Nuccio. Perché lo avevo promesso, a lui e ai fans dello Spirito con la Scure? Non soltanto perché Joevito è, nell'ordine, molto bravo, molto amato dai lettori nonostante abbia una sola storia attivo, e un mio caro amico personale. C'è di più. Nuccio era stato ospite anche durante Cartoomics, a Milano, a marzo. Aveva preparato un bel disegno ispirato alla sua storia "Plenilunio" che in quei giorni era in edicola, era arrivato in aereo, e si accingeva, con una certa emozione, a firmare le sue prime stampe allo stand della Bonelli, quando lo raggiunse la notizia dell'aggravarsi delle condizioni di salute di suo padre, in Sicilia (un uomo meraviglioso che anch'io avevo conosciuto). Joevito ha fatto in tempo a tornare a casa con il primo volo e ad abbracciarlo prima che morisse. Però, non ha potuto firmare il suo disegno (e al suo posto l'ho fatto io, autore dei testi della storia con l'Uomo Lupo). Era doveroso che tornasse e potesse, a distanza di qualche mese, sedersi allo stand e salutare i suoi ammiratori. Sono andato personalmente a prenderlo e riportarlo all'aeroporto di Pisa.



Oltre ogni previsione il successo di due dei libri che ho presentato a Lucca. Sia "Giovanni Ticci, un 'americano' per Tex" edito da Coniglio, che "Il mio Tex" pubblicato sa Little Nemo, hanno fatto furore. Completamente esaurito già dopo due giorni il primo, spazzato via dal banco della stand soprattutto mentre c'era Ticci a firmare le copie; vendutissino il secondo, nonostante il prezzo non popolare (ma che il volume assolutamente vale: basta vederlo per rendersene conto). Esaurite comunque già da subito le prime cento copie con disegno originale di Civitelli. Grande anche l'afflusso alle conferenze di presentazione. Quella della mattina di domenica, alle ore 10, che io temevo potesse essere disertata data l'ora e dato il giorno di festa che invoglia a dormire, è stata, a detta degli organizzatori lucchesi, la meglio riuscita nello spazio del Palazzo Ducale, che è molto grande e difficile da riempire. Era presente anche Sergio Bonelli, che a sua volta si è compiaciuto per l'interesse suscitato dal libro mio e di Graziano Romani (merito senza dubbio del grande Ticci).

Mi sono comprato il nuovo libro di Stefano Babini, "Welcome Bye Bye", pubblicato da Dada così come il precedente, "Non è stato un picnic!". Chi abbia letto appunto quel volume, sa perché questa nuova opera fosse tanto attesa. Ho incontrato Stefano alla fiera, e si è rivelato di nuovo la persona fantastica che è. Dentro "Welcome Bye Bye" ci sono dei suoi omaggi ai personaggio a fumetti da lui più amati, tra cui alcune tavole di Tex che fanno domandarsi perché non stia facendo un "texone". Ma ci sono anche tre suggestivi disegni di Zagor. Oltre a questo libro ho comprato anche "Disegnare Dylan Dog" di Laura Scarpa (Coniglio), "Il pensiero disegnato" di Daniele Barbieri (Coniglio), "Luca Enoch" di Alberto Casiraghi (Coniglio), "Il mondo dei Ronfi" di Adriano Carnevali" (Struwwelpeter), "I miei fumetti" di Frank (ANAFI), "Benedetto Papa" di Francesco Matteuzzi (Dada).

"Il nuovo Re di Darkwood", questo è il titolo dell'albetto a colori di Zagor pubblicato da Cartoon Club e in vendita allo stand di Fumo di China. E' una grande soddisfazione poter dire che è andato benissimo. Visto quanto in fretta io e Paolo Guiducci siamo riusciti a mandarlo in stampa nella settimana prima di Lucca, ottenendo tutte le autorizzazioni necessarie, discutendo sulla copertina, sui colori, sugli articoli a corredo, c'è davvero di che esserne contenti. La storia è quella di "Amico Treno", già edita in passato in albetto dalla stessa casa editrice, ma ricolorata per l'occasione e qui riproposta con un ricco apparato critico firmato da Stefano Priarone. Un oggetto assolutamente imperdibile per ogni appassionato, considerando anche il prezzo davvero minimo: tre euro. E' soltanto la prima delle iniziative in cantiere da parte di Fumo di China per festeggiare i cinquanta anni dello Spirito con la Scure. Nel corso del 2011, se tutte andranno in porto, ne vedremo delle belle.


Ci sono stati anche due pranzi zagoriani, durante i giorni lucchesi. Il primo, organizzato dal forum SCLS, si è svolto sabato a Viareggio (una città che è un ottimo punto di riferimento per la kermesse, se si vogliono trovare alberghi liberi e posti nei ristoranti, dato che è a soltanto venti chilometri). Eravamo una trentina, me compreso, e si è trattato della solita festa con un pubblico caloroso che ha sommerso me, Graziano Romani, Joevito Nuccio, Jacopo Rauch e Marcello Mangiantini (gli autori presenti) del consueto affetto. I poveri Ambrosini e Del Vecchio che credevano di potersi godere un pranzo a base di pesce in santa pace lontano dalla ressa lucchese, sono finiti per caso proprio nel nostro stesso ristorante e dunque si sono trovati circondati anche lì di lettori e autori di fumetti. Il secondo pranzo zagoriano, organizzato dal forum ZTN, si è svolto invece a Firenze nel giorno di domenica e questo ha creato un po' di problemi a me e a Graziano Romani che avremmo voluto andare anche lì, ma avevamo un impegno la mattina, e io sapevo poi di avere un secondo doppio incontro nel pomeriggio che, trasferendomi nel capoluogo toscano, avrei rischiato di saltare. Per fortuna, Mangiantini, Nuccio e Mauro Laurenti, disponibili come di solito lo sono gli autori zagoriani, hanno fatto la trasferta andando a far festa anche con il secondo gruppo. Mi dicono che è andato tutto benissimo anche lì, e non avevo dubbi. Mi scuso con gli amici di ZTN, ai cui raduni non credo di essere mai mancato, ma stavolta l'impresa era proprio improba. Sarà per la prossima volta, ero con voi spiritualmente e sono stato costantemente informato e aggiornato.


"Seconda Creazione", l'opera collettiva da Guinness dei Primati, pubblicata da Comicsday, da me sceneggiata e disegnata da ben 101 autori diversi, tra cui alcuni mostri sacri del fumetto italiano, è una delle cose più belle che credo di aver fatto. Non tanto per la storia in sè, che può piacere o non piacere, quanto per lo straordinario risultato di vedere come centouno stili diversi riescano ad amalgamarsi quasi per magia dando vita a uno spettacolo estremamente suggestivo. Vedere Ausonia accanto Giorgio Rebuffi, Luca Enoch vicino a Gallieno Ferri, Silvia Ziche interagire con Mauro Laurenti, Civitelli e Manara lavorare insieme, Nizzoli e Piffarerio tornare a collaborare come ai tempi di Alan Ford, Giardino e Casini aprire e chiudere lo stesso racconto (e mi scusino tutti i non citati) è davvero qualcosa di incredibile. In più, i cinque euro del volume vanno a Telethon, non in "beneficienza" (che è una brutta parola), ma per "solidarietà" verso chi ha bisogno del nostro aiuto. Purtroppo, lo stand lucchese dove si distribuiva il volume non era proprio il più accattivante della mostra, mancando delle necessarie astuzie di marketing con i nomi dei grandi autori da mettere in vendita (assenti anche dalla copertina), e dunque le standiste dovevano in pratica spiegare a tutti a voce di che si trattava. Mi auguro che il tam-tam della rete possa far conoscere questo volume e che lo si veda circolare dovunque già dai prossimi giorni. Dovrebbe andare anche nelle fumetterie. Per saperne di più: http://www.comicsday.it/.