In un post dello scorso 23 luglio intitolato "Mi dispiace, devo andare", dicevo di non sapere ancora se la collana Alan Ford Story avrebbe continuato dopo il numero 60 (quello a cui si riferisce la copertina qui accanto), cosa di cui in parecchi mi domandavano. Molto sarebbe dipeso, rispondevo, da come i lettori avrebbero reagito al traumatico abbandono di Magnus avvenuto con il n°75 della serie originale, "Cala la tela per Superciuk", del settembre 1975, ristampato nel volume 38 della serie mondadoriana, a cui collaboro come curatore delle chiose (o delle introduzioni e dei commenti critici, per parlare così come si mangia). A distanza di qualche tempo sono in grado di dare delle notizie in proposito.
Dunque, è ormai ufficiale che Alan Ford Story continuerà a uscire settimanalmente in edicola, allegata a Panorama e TV Sorrisi e Canzoni, per almeno altri trenta numeri dopo il sessantesimo, raggiungendo così di sicuro il n°90, corrispondente all'episodio n° 180 della saga (ogni volume di AFS ristampa infatti, in formato un po' più grande e con un ricco corredo critico, due albi della collana originale). Non è escluso che ci possa essere un ulteriore allungamento, tutto dipenderà (ovviamente) dalla tenuta delle vendite che, a quanto pare, sono ancora buone o almeno soddisfacenti.
Dato che inizialmente i volumi previsti, così come si annunciò a Lucca 2009, erano soltanto trenta (cioè, non si esauriva neppure lo strepitoso periodo magnusiano), e visto che già tutti ritenevamo un successo essere arrivati a sessanta, la proroga fino al novanta riempie di legittima soddisfazione. Non so se i miei testi possano essere stati d'aiuto, di sicuro, finora, non sono stati d'ostacolo. Il che mi rincuora.
A titolo di curiosità, a Lucca 2009 fui io a presentare l'iniziativa mondadoriana, moderando, su incarico degli organizzatori, un paio di incontri fra Max Bunker e il suo pubblico. Vedete qui sopra una foto (mia la mano che porge a Bunker il prino volume) e in fondo troverete un filmato registrato in una di quelle occasioni. Farò più sotto altre considerazioni, adesso mi preme passare a dare altre due notizie.
Non soltanto Alan Ford Story prosegue ma, in qualche modo, raddoppia.Infatti, già a partire dall'otto dicembre (così mi hanno detto) sarà in edicola il primo speciale a colori, una sorta di spin-off aperiodico della collana, 160 pagine cartonate con una storia di 120 pagine colorata per l'occasione, più altre 30 a fumetti ma in bianco e nero, e i soliti redazionali a me affidati. Dato il periodo natalizio si comincia lo "Lo spirito di Natale", disegnato da Paolo Piffarerio, la rivisitazione alanfordiana del "Canto di Natale" dickensiano. Se l'iniziativa avrà successo, ci saranno altri volumi a colori con i classici della letteratura secondo Max Bunker. Si tratta, naturalmente, degli Speciali "teatrali" di Alan Ford.
Voci abbastanza fondate (ma non certe) danno per molto probabile la ripresa della collana gemella dedicata a Kriminal, con altri sedici volumi (trentadue episodi), più l'inizio di una ristampa di Satanik, sempre con una prima serie di sedici volumi. In questo caso, però, non sarò io a curare la parte saggistica, data l'eccessiva mole di lavoro che l'impegno comporterebbe.
Scrivere ogni settimana sette/otto cartelle in aggiunta al mio lavoro nella redazione bonelliana e alla sceneggiatura delle mie storie di Zagor, è più che sufficiente a farmi rincorrere le scadenze. Da questo punto di vista, il prolungamento della collana ha triplicato ormai la fatica che avevo previsto limitata a trenta articoli. Però, mi rendo conto che una volta a bordo non posso più scendere se non gettandomi fuori e poi a questo punto mi dispiacerebbe abbandonare Pasquale Ruggiero e Alessio Danesi, i miei compagni di viaggio che contano su di me. Così, tengo duro e vado avanti. Mi rendo conto di avere ormai scritto moltissimo su Alan Ford: sarebbe bello, alla fine, se dalle mie disamine potesse nascere un libro.
Cosa ci aspetta negli episodi della "terza serie" di AFS? Innanzitutto, ci sarà un nuovo cambio della guardia nella gestione delle matite: dopo l'abbandono di Magnus, anche Piffarerio lascerà (accadrà attorno al n°170 della serie originale), venendo sostituito da parecchie mani prima di finire in quelle del bravissimo Dario Perucca (ancora oggi titolare della testata). Tra i sostituti, due sono, a mio avviso, piuttosto bravi: Raffaele Della Monica e Giuliano Piccininno. Entrambi, adesso, lavorano per la Bonelli e sono spesso in contatto con me, perché il primo disegna Zagor e il secondo Dampyr e tutti e due i personaggi si realizzano nell'ufficio che io condivido con Mauro Boselli. Per Della Monica ho scritto anche due sceneggiature zagoriane (è lui quello nella foto qui a sinistra, immortalato mentre firma appunto disegni dello Spirito con la Scure a un raduno di appassionati) .
Per curiosità, ci sono altri due autori di Zagor che hanno messo le mani su Alan Ford: Franco Bignotti (che inchiostrò alcuni episodi di Magnus con lo pseudonimo di Enrico Fanti) e Domenico Di Vitto.
Della Monica fu anche chiamato a ridisegnare per la collana di ristampe "Gruppo TNT" il n°130, "Ostix", realizzato inizialmente dallo Staff di If, con risultati che non piacquero ai lettori dell'epoca (me compreso). Saranno proprio i disegni di Raffaele che verranno ripubblicati su AFS n° 65. Quando arriveremo ad AFS n° 75, e cioè al centocinquantesimo Alan, la Mondadori valuterà se proseguire o meno dopo il volume n° 90. Per ora questo è tutto, ragazzi.