Più o meno sempre in questo periodo, da quando ho assunto qualche responsabilità nella faccenda, ho fornito puntuali anticipazioni sul programma di Zagor dei seguenti dodici mesi. Mi facevo anzi un vanto di essere l'unico curatore di testata in casa Bonelli a far approvare tutti i titoli dell'anno successivo già prima che finisse quello precedente. Ma, come ho già detto in un post di qualche settimana fa, ho cominciato a riflettere se sia il caso di di continuare a farlo.
Scrivevo, infatti: "Nel corso del 2009 e del 2010 si è verificata la necessità di cambiare la programmazione, sostituendo titoli e storie, per cause di opportunità o di forza maggiore. Se si stabilisce un titolo dieci mesi prima che esca un racconto, non si ha sottomano già la copertina di quell'albo e può essere che il disegno scelto evochi un titolo diverso e più adatto (è il caso di 'Ombre gialle'). Può essere anche che idee migliori vengano avendoci pensato più a lungo. A volte si sono cambiati i programmi perché una storia messa in calendario non era pronta. E se si danno troppe anticipazioni poi si devono smentire e correggere. Per non parlare poi della mancanza di attesa e di una diminuzione dell' effetto sorpresa in un pubblico che sa già tutto quello che sta per uscire: titoli, autori, durata delle storie. Mi chiedo perciò se non sia meglio, almeno per un anno (per fare un esperimento) non rivelare nulla. Voi che ne dite?". Sull'argomento si è scatenato un interessante dibattito, per esempio in questo topic.
In questi giorni mi sono giunte varie richieste di anticipazioni sul programma 2011 da parte di siti e riviste, anche perché il prossimo anno è piuttosto importante nella saga zagoriana: addirittura, quello del cinquantennale dello Spirito con la Scure, apparso per la prima volta in edicola il 15 giugno 1961! Dunque, un interesse già alto che ancora di più crescerà (almeno spero) nel corso dei prossimi mesi, dato che davvero tante sono le iniziative che bollono in pentola. Se anche soltanto la metà dei progetti messi in cantiere andasse in porto, ci sarà da festeggiare e divertirsi in abbondanza. Perciò, non dire nulla vorrebbe dire deludere i più, come dire troppo potrebbe essere ugualmente controproducente. Mi sono perciò risolto nel dire qualcosa e nel dare degli indizi su cui i più scaltri potranno almanaccare e provare a trarne dei pronostici. Chi non vuole sapere niente in anteprima, ovviamente, è meglio se rinuncia a leggere.
Innanzitutto, nessuna anticipazioni sui titoli, tranne che sui due di gennaio. Tutti gli altri, li scoprirete mese per mese. Almeno su questo, ci sarà curiosità e attesa volta per volta (e chi venisse in redazione a sbirciare il tabellone delle uscite, è pregato di mantenere il riserbo). Dunque, i primi due titoli dell'anno saranno questi: "Il villaggio della follia", per la seconda parte della bella storia di Jacopo Rauch e Raffaele Della Monica, e "La banda aerea" per il Maxi Zagor invernale. So che questo ultimo titolo farà scattare più di un campanello di allarme, dato che è insolito per lo Spirito con la Scure, ma si tratta della citazione di una delle più classiche avventure dell'Uomo Mascherato (un personaggio che sicuramente ha influenzato Nolitta & Ferri nella creazione dell'eroe di Darkwood). Sarà proprio questa la storia d'esordio di Domenico e Stefano Di Vitto sulle pagine di Zagor: i due fratelli abruzzesi, veri veterani del fumetto italiano con quarant'anni di attività sulle spalle, sono giunti nella squadra dello Spirito con la Scure dopo una lunga militanza nello staff di Mister No (è stato disegnato da loro il classico nolittiano "Sfida al Pantanal"). Sono assolutamente soddisfatto della loro opera e sono contento che debuttino proprio con una mia storia, di cui ci sarà modo di parlare a lungo in seguito, dato che sono parecchie le cose da dire in proposito.
C'è un punto fermo nella programmazione zagoriana del 2011: a giugno, il cinquantennale sarà festeggiato con un albo speciale, autoconclusivo e a colori, realizzato da Gallieno Ferri su testi del sottoscritto. Stiamo per cominciare la colorazione proprio in questi giorni. Subito dopo, a luglio, comincerà una lunga storia di Mauro Boselli e Michele Rubini (nella foto qui accanto) che vedrà il ritorno di numerosi importanti personaggi della saga e l'inizio di un avventuroso viaggio in Sudamerica dello Spirito con la Scure. Gran parte della storia boselliana si svolgerà però ancora a Darkwood, e soltanto in autunno vedremo partire Zagor e Cico. La trasferta sarà estremamente articolata e, secondo me, molto avvincente. Attraverseremo l'intero continente, da Panama alla Terra del Fuoco. Ma anche di questo torneremo a parlare.
Che cosa accadrà prima dell'albo a colori? Darò degli indizi: dopo "Il villaggio della follia" ci saranno altre due storie. Una sarà mia, e getterà delle importanti premesse proprio per il viaggio in Sudamerica, facendo tornare alcuni personaggi probabilmente inaspettati e soprattutto risolvendo un mistero rimasto insoluto per molto tempo. Io e Massimo Pesce ne stavamo parlando proprio mentre qualcuno del forum ZTN, a Roma, ci scattava la foto qua sotto.
L'altra storia, non scritta da me, riporterà sulle scene il mai dimenticato pugile Rocky Thorpe, apparso in due avventure del passato e richiesto da molti lettori. Per il momento, concedetemi di non dire nulla sul Maxi Zagor estivo, sullo Speciale Zagor e sull'Almanacco dell'Avventura, mentre posso anticipare qualcosa su un altro evento molto atteso dai lettori, vale a dire il tanto agognato "zagorone", l'albo speciale delle dimensioni dei "texoni", oggetto del desiderio per tutti gli appassionati. Il volume uscirà nel mese di maggio, appunto per festeggiare il cinquantennale dell'eroe di Darkwood. Sarà disegnato da Marco Torricelli, l'autore con più anzianità di servizio nello staff dopo Ferri, e scritto da me. Non posso dire nulla sui testi, essendo opera mia, ma i disegni sono davvero molto belli e verranno valorizzati dal formato gigante. Ci sarà tempo per approfondire l'argomento.
Molte iniziative riguarderanno Zagor e i suoi autori anche fuori dalla Bonelli. Ci saranno numerose pubblicazioni in Italia e all'estero, e alcune fra quelle estere sono così interessanti che sicuramente venderanno anche qui da noi. In patria, ci sarà un volume Mondadori (probabilmente un Oscar di grande formato) ma usciranno anche tre o quattro libri. Io personalmente dovrei risultare autore di tre volumi, due saggi e (udite udite) un romanzo. Non è escluso che i libri a mia firma siano, però, ancora di più (per non parlare di articoli e/o presentazioni, introduzioni o interventi di vario genere). Di sicuro sarò presente in almeno sei feste-celebrazioni del cinquantennale in altrettante piazze d'Italia e credo che ci saranno due o tre trasferte all'estero, una delle quali insieme a Gallieno Ferri (nella foto qua accanto con me a Recco, dove il Maestro vive). Insomma, ci sarà da lavorare. Ma sarà un piacere farlo e spero di incontrare il maggior numero possibile di voi, in un posto o nell'altro.