lunedì 16 agosto 2021

UN UOMO IN FUGA

 
 

 
E' uscito, nel corso del mese di luglio 2021, l'albo di Zagor cui vedete qui sopra la bella copertina di Alessandro Piccinelli, "Un uomo in fuga". In costolina compare la dicitura "723 bis", trattandosi di una sorta di un numero extra, o fuori serie, della Collana Zenith. Ricordo, molti anni fa, che anche Martin Mystère ebbe dei numeri "bis", ma erano caratterizzati da un numero di pagine maggiore rispetto a quelli della serie regolare. Nel caso di "Un uomo in fuga", invece, le pagine sono le tradizionali 94 di un albo Zenith, proposte però come racconto autoconclusivo (mentre gli albi Zenith sono per lo più puntate di una narrazione più lunga). I testi sono miei, i disegni di Marcello Mangiantini (in una delle sue prove migliori). 
 
Il senso della pubblicazione (come ho spiegato nella mia presentazione a pagina 4) è quello di offrire una opportunità in più di lettura agli interessati, durante il periodo delle vacanze, in cui si ha più tempo per leggere e c'è più gente (si spera) che va a curiosare in edicola. Ho usato il termine "interessati" perché mi pare ovvio che quelli a cui la proposta non inteteressa possono benissimo ignorarla, lasciandola agli altri (cosa che comunque vale in generale per qualunque pubblicazione). In ogni caso, quello dei numeri speciali o dei supplementi estivi delle testate di ogni tipo (non solo dei fumetti) è  una tradizione molta diffusa, una consuetudine. L'esperimento dei "bis" ha riguardato altre collane della Bonelli, non soltanto Zagor.
 

Mi sono state segnalate le perplessità di alcuni collezionisti riguardo alla collocazione negli scaffali del nostro albo (tra quelli della serie regolare o tra gli speciali?) e c'è perfino chi si sente infastidito dalla scritta "bis" in costolina. Dove collocarlo, dunque? Per fortuna, mi sembra un problema da non perderci il sonno: ognuno faccia come gli pare. In ogni caso, personalmente ho posizionato il 723 bis tra il 723 e il 724 e la minuscola dicitutura "bis" in costolina non mi dà alcun disturbo. Però, se ci sono quelli che se ne sentono turbati, possono mettere l'albo fuori dalla sequenza ordinaria, e quindi tra i numeri extra, gli speciali e gli albetti celebrativi: ce ne sono parecchi, da qualche parte li terrete, dunque metteteci anche questo.
 
Nella rubrica "I tamburi di Darkwood" (che ripropongo qui sotto per completezza e comodità) ho segnalato la scelta di dedicare il "bis" a una storia del tutto particolare, che rendesse "speciale" la pubblicazione (del resto, lo stesso Nolitta osò uscire dal seminato con il primo albo estivo fuori serie della Bonelli, quel "Cico Story" dell'estate 1979 da cui sono nate tutte le pubblicazioni extra proposte in seguito). Ho aspettato un mese prima di dedicare un articolo a "Un uomo in fuga" proprio per non fare spoiler sul racconto, che prevede un finale a sorpresa, oltre che il ritorno di un personaggio di cui in tanti mi hanno chiesto appunto la ricomparsa sulle scene. Anche adesso, comunque, preferisco non dir nulla in proposito, rimandandovi alla recensione del blog "Zagor e altro" che, invece, si dilunga (spoilerando) proprio sulle particolarità della trama.
 

Mi fa piacere leggere che il recensore comincia così: "bello, bello, bello! Davvero bello questo albo speciale, bello come dovrebbero essere tutti gli albi a fumetti che si propongono al pubblico come numeri unici”. Grazie per gli apprezzamenti (io e Marcello ne abbiamo ricevuti tanti) ed ecco la presentazione apparsa sull'albo
 
 
I TAMBURI DI DARKWOOD
Zagor bis Luglio 2021


Amici zagoriani,
nel giugno del 1979 Sergio Bonelli mandò in edicola un supplemento al n°218 della Collana Zenith, quella su cui uscivano (e ancora escono) le avventure di Zagor: si trattava di un albo fuori serie intitolato “Cico Story”, tutto dedicato al messicano compagno d’avventure dello Spirito con la Scure, da lui sceneggiato con lo pseudonimo di Guido Nolitta e illustrato da Gallieno Ferri. Bonelli intendeva dar sfogo alla sua vena umoristica, già dimostrata nelle tante gag inserire nelle storie del Re di Darkwood negli albi regolari, ma anche verificare come sarebbe stata accolta dal pubblico la proposta di una pubblicazione extra destinata ai vacanzieri, in pratica una lettura “da ombrellone” (o all’ombra di qualunque altra cosa l’acquirente desideroso di relax avesse voluto piazzarsi a leggere). 
Il successo fu tale che per quattro anni, fino al 1983, Nolitta e Ferri si presentarono puntuali in edicola all’inizio di ogni estate. Nel 1984, poi, il testimone dell’albo speciale estivo fu raccolto da Martin Mystère e da lì in poi le pubblicazioni extra da leggersi al riparto dal solleone si moltiplicarono fino a diventare una tradizione delle testate bonelliane. Nel 1987 ci fu il primo Speciale Dog, nel 1988 iniziarono gli Speciali Zagor, nel 1989 fu il turno di Nick Raider e così via.  
A pensarci bene, però, gli editori di tutto il mondo hanno sempre cercato di offrire ai propri lettori dei supplementi in occasione dei giorni di festa, quando si ha più tempo da dedicare alla lettura: i quotidiani americani, per esempio, offrivano già alla fine dell’Ottocento un extra domenicale riservato ai fumetti. Lo Zagor Bis che avete fra le mani si inserisce appunto in questa scia con l’intento di mettere a vostra disposizione una dose suppletiva di avventure, nel caso la gradiate per farvi compagnia. Si tratta di un “bis” della Collana Zenith che però non si inserisce nella continuity della saga (nella serie regolare Zagor sta per imbarcarsi alla volta dell’Europa, per combattere il vampiro Rakosi) e costituisce un episodio a sé, autoconclusivo. Però, dato che già Guido Nolitta, con “Cico Story”, si era concesso la libertà di uscire fuori dai canoni e di proporre qualcosa di davvero speciale, anche noi abbiamo voluto proporvi un albo extra un po’ particolare. 
Preparatevi a una avventura insolita (fin dalla prima pagina), che si ricollega a una avventura del passato offrendo però un doveroso riassunto (visto che i vacanzieri non sono tenuti a essere lettori dell’intera epopea zagoriana) in modo che ci si possa facilmente raccapezzare: tutti capiranno tutto. Per sperimentare qualcosa di diverso, approfittando del fatto di trovarci “fuori serie”, anche la narrazione prevede tre piani temporali diversi incastrati fra di loro in una narrazione serrata, con l’intento di condurvi a un finale sorprendente (almeno nelle intenzioni). Fa ritorno un personaggio, apparso per la prima volta in un albo del 2016 intitolato “Non umani”, di cui in molti hanno chiesto la ricomparsa anche perché, effettivamente, il finale di quell’avventura era rimasto aperto.