martedì 19 ottobre 2021

THE WINNER IS

 

 

Che dire? 
Sono sempre molto emozionato quando mi attribuiscono un premio, e temo ogni volta di non essermelo meritato. Dato che, però, in trent'anni di attività in fondo un po' ne ho vinti, posso immaginare che almeno qualcuno abbia la sua ragion d'essere. Del resto, di solito i riconoscimenti vengono assegnati da giurie di qualità, per cui accetto il trofeo senza metterne in dubbio la competenza. 
E di assoluta qualità, senza tema di smentita, sono i giurati del Premio Coco, attribuito nell'ambito di Etna Comics (il nome del premio è legato infatti al celebre vignettista e illustratore catanse, di Biancavilla, Giuseppe Coco), capitanati dai giornalisti Alessandro Di Nocera e Riccardo Corbò. In fondo a questo pezzo troverete elencati i componenti della giuria, che hanno voluto assegnarmi il trofeo 2021 come miglior sceneggiatore italiano. La serata della premiazione è stata trasmessa il 18 ottobre, in diretta streaming, sulle pagine Facebook di Etna Comics e MegaNerd.it.

Mi fa molto piacere la motivazione del premio, che non è "alla carriera" (mi avrebbe comunque lusingato) ma fa riferimento a un mio lavoro molto recente, la minisere "Zagor Darkwod Novels" (2020), segno di come la qualità della produzione legata allo Spirito con la Scure si mantenga alta anche dopo sessant'anni di storie.

Ecco la motivazione per esteso.
 
Con trent’anni di carriera alle spalle, Moreno Burattini resta un esempio di professionalità e di creatività all’interno dell’industria fumettistica italiana. Senza adagiarsi sui comodi allori che potevano derivargli dalla cura di un personaggio storico come Zagor – di cui quest’anno ricorrono i sessant’anni editoriali – Burattini ha incominciato a esplorare, di recente, in maniera inedita il personaggio creato da Guido Nolitta/Sergio Bonelli e Gallieno Ferri, cogliendone aspetti che erano rimasti sottaciuti o inesplorati, seppure fossero ben presenti fin dai suoi esordi. In particolare, nella miniserie “Zagor: Darkwood Novels”, edita dalla Sergio Bonelli Editore, non solo ha puntato – con l’eccellente supporto grafico dei disegnatori Giovanni Freghieri, Anna Lazzarini, Max Bertolini, Massimo Pesce, Franco Saudelli, Lola Airaghi, Giovanni Talamo e Michele Rubini – a rinnovare le tematiche narrative e i concetti in cui il personaggio è immerso, prestando una particolare attenzione alla natura selvaggia e alla sessualità umana, ma ha anche sperimentato, senza rinnegare la tradizione, uno stile diverso, rispetto a quello tipico della serie storica regolare di cui Zagor è protagonista, nelle sceneggiature e nell’articolazione delle storie, riuscendo a infondere ulteriore dinamismo e appeal nella sequenzialità delle tavole.

Per questo motivo, il Premio Coco di Etna Comics, nella categoria “Miglior Sceneggiatore”, viene attribuito per il 2021 a Moreno Burattini.

Cliccando su questo link potrete scoprire anche i vincitori delle altre categorie e vedere il video della premiazione:

 
Questo l'articolo sul sito Bonelli, in cui si segnala anche il premio ricevuto dall'albo di Dylan Dog "Jenny", scritto da Barbara Baraldi e disegnato da Davide Furnò.


Per divertimento vi segnalo un altro articolo di questo blog, "Ho vinto qualche cosa", risalente a qualche anno fa, in cui parlo di alcune premiazioni di cui sono stato protagonista, e vi mostro in foto alcuni ripiani degli scaffali presso la Bonelli con i trofei esposti per intimidire i collabratori in visita e fare a gara con Mauro Boselli per chi ne ha vinti di più (chi ce li ha più grossi), dopo che abbiamo ricevuto in coppia il Gran Guinigi a Lucca (premi Cartoomics, Romics, U Giancu, ANAFI, Fumo di China...).


Della giuria del Premio Coco fanno parte le redazioni delle testate online MegaNerd.it, Comicus.it, N3rdcore.it, assieme ai centri culturali WoW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano, Centro Fumetto “Andrea Pazienza” e Fumettomania Factory. Partecipano Elisabetta Sedda (curatrice editoriale di Planeta DeAgostini); Francesca Di Transo, animatrice della Galleria HDE di Napoli; Filomena Avagliano, psicologa e sessuologa, tutor DSA, attivista e militante femminista, studiosa di gender culture; Cristina Zagaria (giornalista e redattrice de “la Repubblica”); Diego Del Pozzo (giornalista de “Il Mattino”, vicedirettore de “Il Crivello” e docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli); Vittorio Eboli e Gabriele Lippi (giornalisti di Sky TG24 e gestori della pagina Facebook “Fumettopolis”); Rosario Pellecchia (anchorman di Radio 105, musicista e scrittore); Gianmaria Tammaro (giornalista de “La Stampa”, “Wired”, “Dagospia” e “The Guardian”)










 

sabato 9 ottobre 2021

IL CRITICATUTTO

 

 


 

Il Criticatutto era un personaggio interpretato da Ezio Greggio nel programma TV "Drive In", negli anni Ottanta. Oggi, pare interpretato da una pletora di figuri costantemente on line che si direbbe non abbiano altro scopo nella vita del parlare male dei fumetti, degli autori, delle Case editrici, lamentandosi di tutto e contestando qualunque iniziativa. Io, che fortunatamente ho altro da fare, non li seguo se non per sentito dire e ogni volta resto basito di fronte alla monomaniaca volontà distruttiva di cui mi giungono continuamente testimonianze.

Qualche giorno fa, per la precisione il 1° ottobre 2021, ho pubblicato sulla mia pagina Facebook (la trovate come Moreno "Zagor" Burattini) lo screenshot di un tweet da poco apparso sul profilo Twitter dell'utente Daniele Rainoldi. Lo vedete  riprodotto in apertura di post, sopra il titolo. In questa sede mi limiterò a riproporre il tweet (che sostanzialmentre pone una domanda che mi chiedo anche io) e i commenti che sono seguiti.


Daniele Rainoldi


Mi chiedo se anche per la musica o le pubblicazioni di libri esistano, come per i fumetti, canali Youtube e pagine Facebook dove tizi ne parlano continuamente male. Questa cosa mi dta cominciando a stancare.



Gianluca Pasquinelli
È uno spaccato del mondo odierno. La possibilità di essere sempre connessi, il proliferare e l'accesso generalizzato a svariati strumenti di comunicazione, l'uso eccessivo dei social, tutto ciò ha portato a veicolare contrapposizione, polemica, critica ed intolleranza. Spesso fini a sé stesse. Ne hanno fatto le spese l'informazione, l'interazione, la passione, la conoscenza e molte altre cose ancora. Vi è un degrado umano, morale, culturale e ideologico che si ripercuote dappertutto. Ed il mondo delle "nuvole parlanti" patisce anch'esso. Serve non arrendersi, non mettersi sullo stesso piano e testimoniare ognuno tenacemente in modo completamente difforme. Fortunatamente dove c'è il "male" esiste sempre anche il "bene".


Luca Fadda
Una piccola testimonianza dal mondo dei libri: non è che ne parlano male, li distruggono, tutti. Contestano le virgole, contano gli spazi e gli interlinea, leggono tra le righe e ce n'è pure per i colori delle copertine. Tutte le critiche di solito vengono da autori emergenti, esordienti o non ancora pubblicati, che si sentono defraudati da quello scrittore famoso che ha venduto 100.000 copie senza meritarlo per niente.
Fine testimonianza.
PS: io non sono (più) un autore, mi sono disintossicato.


Andrea Evangelista
Io credo che la grande discriminante sia la serialità del fumetto Bonelli rispetto alla irregolarità di uscite come libri o nuove canzoni. Questo induce a mio parere un senso di appartenenza con il personaggio e con la comunità che lo segue. Per cui Zagor, Tex, DD, ecc. fanno parte della nostra famiglia, della nostra quotidianità e ci piace parlarne in forum, gruppi ecc. E come in tutte le comunità ci sta che non di vada sempre d'accordo e, purtroppo, si notano di più gli urlatori rispetto a chi usa toni più pacati e concilianti.

Mirko Ciapponi
Su Zagor ne ho lette di tutti i colori,tutti editori, sceneggiatori e disegnatori professionisti sui social, e il bello e' che questi tuttologi ripetono sempre le stesse cose all'infinito,ad esempio devono ripetere 400 volte al giorno che la tua storia di Hellingen e' brutta, ormai evito di leggere troppi commenti altrui e mi godo la lettura del mio fumetto preferito.

William Protti
Mi piacerebbe che comprassero in tanti i miei libri e ne parlassero male... almeno farei contento l'editore!
Effettivamente la critica fine a sé stessa è stancante. Una storia che non piace a cento persone magari piace ad altre tremila. Quando leggo una storia mi immedesimo nel personaggio, ma cerco anche di capire il perché delle scelte di uno sceneggiatore e comunque sono sempre per una critica costruttiva, accompagnata da semplici suggerimenti.

Innocenzo Bagnolesi
Ci sono anche quelli che su YouTube vanno a mettere il pollice verso sulle canzoni che non li piacciono. Ma se non ti piace che ci vai a fare su quella pagina?

Antonio Moro
Io sono iscritto a decine d gruppi (da star wars a Star Trek, a ritorno al futuro, a music, a cosplay, astronomia, cartoni animati, vari gruppi d collezionismo, partiti politici ecc ecc. L'unico gruppo in cui nn c sono critiche o polemica è quello dei fan d "Frankenstein junior"

Ivo Tonetto
Sinceramente io non guardo più video recensioni, dicono sempre le stesse cose e la maggior parte delle volte dicono delle belinate, espongono le loro opinioni che valgono come quelle di mille altre persone ma le vogliono fare passare come il " verbo " , signori ma lo vogliamo capire che i giudizi sui i fumetti, come in tutte le forme d'arte, sono condizionati dai propri gusti personali! E che nessuno ha la verità in tasca e ognuno la pensa a modo suo! D'altronde anche il vecchio Clint Eastwood in un suo film una volta disse " le opinioni sono come le palle, ognuno ha le sue " ...più chiaro di così...

Francesco Spreafico
Ovviamente sì. Esistono per qualsiasi cosa.

Sasa Ste
Come detto tempo fa.internet esalta tutto e tutti professori bisognosi di sfogare frustrazione e chi sa cos'altro che non si può nella vita quotidiana.Basta ignorare e saltare commenti del genere o non fare caso.Anche se sono troppi. Voglio sentirmi bambino e x mezz'ora dimenticare questo mondo problematico.Quindi vado per la mia strada e semplicemente ignoro i commenti del genere.


Omar Magnani
Stanca anche me. Poi ovviamente ognuno ha diritto a dire la sua e si rischia anche di generare l'effetto contrario (cioè la semplice espressione di una critica additata come espressione di 'odio seriale on line'). Certo che però la cosa sta assumendo proporzioni preoccupanti soprattutto se riflettiamo sul fatto che c'è gente che occupa il proprio tempo libero denigrando in manieria sistematica qualcosa o qualcuno.

Francesco Pasquali
Temo di sì.

Guido Ferrino
Certo che sì, il masochismo dilaga.


Antonio Sforza
gente vecchia invecchiata male

Luigi Scafuto
Magari non esistono, ma se esistessero....

Andrea Iachini
Esistono anche quelli. Eccome.

Stefano Saiani
No non credo....