Ho letto Tex per anni senza immaginare che venisse scritto a due vallate di distanza dal posto dove sono nato e dalla casa dove ancora oggi vivono i miei genitori. In realtà, le due vallate di distanza corrispondono a un cambio di regione, in Toscana la mia, in Emilia Romagna quella dove si trova Fiumalbo, un bellissimo borgo appenninico in provincia di Modena (quello nella foto). In tutto, comunque, saranno una trentina di chilometri di strada. E’ a Fiumalbo, infatti, che vive per molti mesi dell’anno Claudio Nizzi, lo sceneggiatore con più avventure di Tex all’attivo, e con un curriculum di storie per altri personaggi lungo come un elenco del telefono. Una ventina di anni fa andai a trovarlo per la prima volta. Da allora, ci sono tornato in varie occasioni. Ricordo che parlavamo del Texone di Magnus (qui sotto un disegno appunto di Magnus con il mitico Ranger) mentre era ancora in corso d'opera, Nizzi mi raccontava della maniacalità con cui il disegnatore portava avanti il lavoro. Una volta, insieme a me c’era anche Sergio Bonelli con mezza redazione: fu quando venne inaugurata la mostra “Tex a Fiumalbo”, annunciata da una strepitosa locandina di Giovanni Ticci.
Durante le mie due ultime visite nel suo paese, a distanza più o meno di un anno l’una dall’altra, Nizzi non era in casa (giustamente, in altre faccende affaccendato altrove), ma il borgo si presta per essere goduto anche in sua assenza e anzi lo raccomando per una gita, estiva o invernale che sia. Però, un segno della presenza sono riuscito comunque a coglierlo sia l’anno scorso,che questo.
Ieri, infatti, passando per l’edicola del centro storico, ho comprato (con mia grande soddisfazione), il terzo romanzo dello sceneggiatore texiano, da qualche anno convertitosi alla narrativa. E’ appena uscito, si intitola “Il pretino”, ed è pubblicato da Mobydick nella collona “I libri dello Zelig”. Formato tascabile, centosessanta pagine, tredici euro. Come i precedenti, è ambientato nell’immaginario paesino di Borgo Torre, negli anni Cinquanta. Immaginario per modo di dire, perché poi è facile identificarlo proprio in Fiumalbo oppure, come Nizzi sostiene, in uno dei piccoli borghi del Frignano, l’appennino modenese all’ombra del Cimone, monte che infatti viene citato fin dalle prime righe.
Qualunque sia la vostra opinione sullo sceneggiatore di fumetti, non dovreste perdervi le sue prove come scrittore. La sua prosa è brillante, godibile, puntuale, ficcante, essenziale e senza fronzoli ma straordinariamente efficace. Ma soprattutto, sono divertenti le trame. Nizzi , qui accanto nella foto al centro, si colloca fra Giovanni Guareschi e Andrea Vitali ma si capisce che, come quest’ultimo, ha per modello Piero Chiara. Il primo romanzo nizziano, "L'epidemia", edito da Mobydick nel 2008, è giunto alla seconda edizione e ha vinto Premio “Frignano”. L’epidemia a cui si allude è quella di una improvvisa facilità sessuale da parte delle donne, giovani e meno giovani, di Borgo Torre: il primo ad accorgersene è il parroco a cui improvvisamente i più bizzarri peccati carnali vengono confessati, ma a complicare le cose ci sono di mezzo anche la politica e un delitto. Il secondo libro, del 2009, è “Il federale di Borgo Torre”, con una divertente satira dell’opportunismo politico abilmente mescolata con trame e sottotrame tutte assolutamente intriganti.
Adesso ecco “Il pretino” (l'elegante copertina è nella scansione qua accanto) che ho cominciato a leggere in metropolitana oggi a Milano e ho perso la mia fermata non riuscendo a staccare gli occhi per il divertimento. A Borgo Torre ci sono le elezioni comunali e a contendersi la carica di sindaco sono in tre: l'ex podestà riciclatosi tra i democristiani, un trinariciuto comunista giunto da Modena, inviato dalle gerarchie del partito, e una lista di "liberi pensatori". Sembra subito importante il ruolo giocato dal parroco, che però si è fatto male cadendo e la Curia ha inviato un giovane sacerdote a sostituirlo, un "pretino", appunto. Subito si innesca una girandola di intrighi, come nei romanzi precedenti.
Due annotazioni. Sono sicuro che anche Mobydick distribuisce il romanzo in maniera che tutti riescano a procurarselo, ma perché Nizzi non viene pubblicato da Mondadori, Rizzoli o Feltrinelli? Infine, la mia collezione di romanzi scritti da sceneggiatori di fumetti si arricchisce sempre più. Cito a memoria: Bepi Vigna, Lorenzo Bartoli, Claudio Chiaverotti, Paola Barbato, Tiziano Sclavi, Hugo Pratt, Alfredo Castelli, Lee Falk, Neil Gaimam, Chris Claremont, Mauro Boselli, Diego Cajelli, Max Bunker, Bonvi, Gianfranco Manfredi, Marcello Toninelli, Giuseppe Ferrandino e chissà chi mi sono dimenticato.