E' datato giugno 2019 il n° 647 di Zagor (Zenith n° 698) intitolato "La vittima sacrificale". I testi sono miei, i disegni degli Esposito Bros, la copertina di Alessandro Piccinelli. Si tratta della terza e ultima puntata di una storia iniziata nel mese di aprile, e che conclude (almeno per il momento) la vicenda della setta irlandese dei "Servi di Cromm", contro la quale lo Spirito con la Scure si era già scontrato in una precedente avventura pubblicata nel 2017.
Per rinfrescarvi la memoria o per saperne di più potete leggere il mio post apparso su questo blog dedicato a quella storia, rintracciabile semplicemente cliccando qui.
Chi ha letto "La vittima sacrificale" sa, a questo punto, perché Zagor riusciva a vedere le banshee piangere la morte degli adepti della setta, pur non essendo stato sottoposto al rito di iniziazione. Se vi aspettavate che il nostro eroe avesse avuto un parente membro della congrega che gli ha trasmesso qualche facoltà (il papà o la mamma, per esempio), avrete scoperto che ho cercato di essere meno prevedibile e più credibile, dato che entrambi i genitori del Re di Darkwood avevano già abbastanza segreti nel loto passato (raccontati in altre storie) senza doverne aggiungere un altro. Ho pensato invece di agganciarmi a vicende già note, circa le quali ho fornito vari indizi già con la "visione" del feticcio di fuoco (il "wicker man") mostrata all'inizio. Spero inoltre di aver sorpreso qualcuno tirando in ballo un antico nemico che ha usato per i suoi scopi i Servi di Cromm. Se è vero che questo antico nemico si vede poco (ma non pochissimo) nella storia è vero anche che la sua breve apparizione è stata studiata per annunciare e preparare un suo prossimo ritorno in grande stile durante il prossimo anno.
Voglio fare i complimenti a Nando e Denisio Esposito per i loro disegni ma in particolare per come hanno saputo rendere il cane infernale, il Cŵn Annwn delle tradizioni delle isole britanniche: davvero pauroso e spettacolare, come doveva essere.
A proposito di questo cane demoniaco, mi è giunta una critica che lo riguarda da parte di un amico. A lui, queste soluzioni "magiche" non piacciono. La magia su Zagor, in generale, non piace. Tutti i gusti sono gusti (a me per esempio non piacciono, su Zagor, i mercanti di whisky), faccio soltanto notare che la magia su Zagor non l'ho introdotta io. "Magia senza tempo" è il titolo scelto da Sergio Bonelli in persona per una sua storia, al pari di "Dharma, la strega", "L'orrenda magia" e "Kandrax, il mago". La serie dello Spirito con la Scure si contamina con tutti i generi, secondo l'esempio dato per vent'anni da Guido Nolitta, e che noi rispettiamo, alternando suggestioni di ogni tipo. Anche la magia, perciò, ha piena cittadinanza.