Mi è capitato a volte (qualcuno, malignamente, suggerirà: tutte le volte) di segnalare qualche (ogni) premio che mi è stato assegnato, tra cui, per esempio, il lucchese Gran Guinigi come miglior sceneggiatore. Un articolo intitolato "Ho vinto qualche cosa" faceva il punto fino al 2011:
http://morenoburattini.blogspot.com/2011/05/ho-vinto-qualche-cosa.html
In seguito, però, ne ho ricevuti altri, tipo il Romics d'Oro, il Premio "U Giancu", il Premio Ferri, il Premio Coco.
"La sala dei trofei" aggiorna l'elenco fino al 2016:
http://morenoburattini.blogspot.com/2016/10/la-sala-dei-trofei_5.html
"The winner is" arriva fino a 2021:
http://morenoburattini.blogspot.com/2021/10/the-winner-is.html
Ci sono poi targhe consegnatemi in tante occasioni, ciascuna delle quali rappresenta un caro ricordo di un luogo, di un evento, delle persone che me ne hanno fatto dono. Cliccando sui link sopra indicati, al di là della vanagloria del sottoscritto, noterete che spesso, se non sempre, si tratta di premi belli da vedere (il mio preferito è il Coccobill a cavallo del Premio Cartoomics).
Tuttavia, e arrivo quindi al punto, nessun premio ha le caratteristiche di quello che ho ricevuto a Sassari nel giugno 2023: il premio "L'isola che c'è", attribuito dall'Associazione degli Amici Zagoriani, che organizza ogni anno il Rendez Vous degli appassionati dello Spirito con la Scure, di cui ho parlato qui:
Il momento in cui il trofeo, realizzato da un artista locale, mi è stato consegnato lo vedete nella foto di apertura. Ma per capire la particolarità dell'oggetto fate il confronto fra le due foto qui sotto:
Notato niente? Ebbene sì, è un premio che si illumina (a comando) e che risulta quindi molto suggestivo. Lo tengo in bella vista sulla mia scrivania e lo accendo per intimidire i collaboratori che vengono a consegnare tavole e sceneggiature o a proporre soggetti.
Ricopio il testo della motivazione: "Ha ereditato dal creatore Guido Nolitts il timone di Zagor, uns delle serie più amate della scuderisa Bonelli e da oltre trent'anni la conduce nel mare dell'avventura contribuendo a elevarla al rango di classico del fumetto italiano e individuando mese dopo mese nuove e sorprendenti rotte per il futuro: la prima edizione del Premio L'Isola Che C'è va a Moreno Burattini". Commosso, ringrazio.