domenica 24 dicembre 2017

GLI AMICI DI CICO







Il 28° albo della riedizione a colori degli albi di Cico a opera della If è una vera e propria chicca, se mi è  concesso esprimere un parere interessato come autore ma mettendomi nei panni del semplice lettore (anche se non esistono lettori semplici, ahimè). Infatti, la prima collana degli Speciali dedicati al messicano più simpatico del mondo, quella in bianco e nero della Bonelli, si interruppe con il numero 27, "Cico & Company". Dunque da dove viene fuori un ventottesimo, inaspettato albo? 

Viene fuori dalla raccolta (finora inedita in quanto tale, cioè come raccolta) delle quattro storie brevi di 32 tavole ciascuna pubblicate tra il 1993 e il 1998 come albetto spillato allegato agli Speciali della collana bonelliana dedicata a Zagor. In questi albetti, che furono sei in tutto (ma due non avevano contenuti comici) vennero presentate avventure in solitaria (senza né Zagor né Cico)  di alcuni comprimari della saga zagoriana, appartati al microcosmo dell'eroe di Darkwood e molto amati dai lettori: "Digging" Bill, Bat Batterton, Trampy, Icaro La Plume, Guitar Jim e Ramath. Cinque di queste storie portano la mia mia firma e sono state disegnate da Gallieno Ferri, una (quella dedicata a Ramath) venne scritta da Maurizio Colombo e disegnata da Raffaele Della Monica. Quindi, limitandoci ai quattro albetti umoristici, ecco il numero di tavole esatto per confezionare un volume aggiuntivo. La copertina è tratta da un volume della Acme degli anni Novanta, dedicato a una antologia di gag con Cico e Trampy.

Gianni Bono, l'editore (che ringrazio per aver portato a compimento la collana), avrebbe addirittura voluto proseguire con un ventinovesimo albo seguito da un eventuale trentesimo, poi un trentunesimo, e così via, e credo di avergli suggerito l'idea giusta per poterlo fare: raccogliere in ordine cronologico le gags del pancione estrapolate dagli albi Zenith. Avevo già stilato un progetto che consentiva di mettere insieme 128 tavole sperimentali con gli sketches tratti dai primi dieci Zagor, ma la Bonelli ha preferito trattenere i diritti dell'operazione (speriamo, appunto, che si possa fare comunque). Quindi, con il n° 28 i Cico a colori chiudono la loro cavalcata. Ecco il testo della mia postfazione pubblicata in fondo a "Gli amici di Cico".

GLI AMICI DI CICO

L’universo zagoriano, e dunque quello cichiano, è caratterizzato da un teatrino di figure ricorrenti che popolano la serie. Tutti o quasi gli eroi dei fumetti hanno un circondario di amici e amici degli amici: su Zagor, però, la schiera è davvero folta, frutto anche della sedimentazione del lavoro di sceneggiatori e disegnatori durato per oltre cinquant’anni, dato che dopo Sergio Bonelli (e appunto per seguirne la lezione), anche altri autori hanno aggiunto delle loro “creature” alla pletora di quelle già esistenti. A ogni volto corrisponde una psicologia, una monomania, una storia personale, una gamma di espressioni e di atteggiamenti che rendono unici e irripetibili i “tipi” umani della galleria dei caratteristi del microcosmo zagoriano. Qual è lo scopo di tutto questo affollamento? Sostanzialmente uno: il fumetto, per quanto inviti a sognare, fornisce comunque una rappresentazione del mondo e coinvolge tanto più il lettore quanto più riesce a fargli credere reale il pur fantastico universo che va raffigurando. E siccome, come diceva Shakespeare, il mondo è un gran teatro, popolato da una schiera di personaggi di cui anche noi facciamo parte, anche Zagor e Cico hanno attorno a loro una comunità di appartenenza. E se ci pensiamo bene, anche vicino a noi (se non lo siamo noi stessi) ci sono sognatori a caccia di tesori, imbroglioni matricolati, geni del cacciavite e della chiave inglese, pasticcioni sempre nei guai di cui “Digging” Bill, Trampy, Icaro La Plume e Bat Batterton sono la versione nolittiana. Nell’albo che avete in mano sono stati raccolti, per la prima volta sotto una stessa copertina, quattro albetti dedicati appunto a questi personaggi, pubblicati originariamente come allegati agli Speciali Zagor n° 6, 7, 9 e 10 (usciti in bianco e nero tra il 1993 e il 1998). Cico non c’è, ma l’humor che pervade le disavventure dei suoi amici in scena, una volta tanto, da soli, è lo stesso. E a garantirlo c’è comunque Gallieno Ferri, disegnatore maestro del fumetto drammatico come di quello umoristico. Se avete seguito la nostra lunga carrellata di storie comiche durata ventisette puntate, giunti a questa ventottesima conoscete già tutti e quattro i protagonisti che, in ogni caso, sono perfettamente in grado di presentarsi da soli.