venerdì 30 novembre 2012

COS PLAYER





Continuo, come tradizione, a mettere insieme questi articoli con il "coso" nel titolo.  Per chi ancora non le conoscesse, le regole del gioco sono queste: più o meno una volta al mese, raduno in un unico articolo le cose più divertenti o interessanti (testi, immagini e facezie, segnalazioni) pubblicate sul mio “coso” su Facebook.  I testi che seguono hanno il pregio di essere brevi e scollegati fra loro, e dunque si possono leggere solo quelli che hanno il titolo più divertente o l'illustrazione più accattivante.  Questa raccolta riguarda il mese di ottobre 2012. I precedenti potete cercarli cliccando sul link che rimanda di volta in volta a quello prima (nel caso vi interessasse farlo: io ve lo consiglio).L'ultimo articolo-coso pubblicato è stato quello relativo al mese di settembre, intitolato "Niente accade per coso".    




QUANTA FRETTA
1 ottobre. La mattina talvolta mi capita (perché non riesco a cambiare in tempo il canale) di sentire l'oroscopo in TV su Canale 5. Alla fine una voce invita ad abbonarsi a un servizio che manda le previsioni via SMS sul telefonino: "Volete scoprire come andrà la vostra giornata?", chiede. E io immagino di poter rispondere: "Aspettate di arrivare a sera".



PROVACI ANCORA, NICK!
2 ottobre. Nicola Genzianella (Dampyr), molti anni fa, fece anche delle prove per Zagor e Cico. Eccole.





UNA VOLTA QUI ERA TUTTA CAMPAGNA
2 ottobre. Nel mio sforzo di documentazione per la sceneggiatura di "New York", un'avventura di Zagor affidata a Marcello Mangiantini, mi sono fatto una piccola cultura sulla storia di Manhattan. Fra le altre cose, ho ricostruito (anche nel fumetto), la storia del Collect Pound, un laghetto, alimentato da una sorgente, che era collocato là dove in seguito sarebbero sorti i Five Points, più o meno all'incrocio fra Canal Street (chiamata così dal canale costruito per svuotare il lago) e Broadway. Ecco una ricostruzione di come appariva il luogo prima dell'arrivo degli europei.



MISTERI CONDOMINIALI
2 ottobre. Il palazzo di Milano in cui abito è un assolutamente normale, con i corridoi dei vari piani dalle pareti spoglie (chi vuole appendere quadri lo fa nel suo appartamento, ovviamente). Eppure, stasera, del tutto a sorpresa, sul muro davanti alla mia porta, sono comparse queste tre cornici. Chi le abbia messe e perché non saprei.


MI VEDONO COSI'
2 ottobre. La parete interna del mio appartamento milanese con quattro caricature che mi hanno fatto illustri amici disegnatori.


VENDETTA TRASVERSALE
2 ottobre. L'attualità del tragicomico (o forse, tragico e basta) sciopero dei mezzi pubblici oggi a Milano, mi spinge a dire di nuovo una cosa già detta proprio qui, sul "coso", il 14 dicembre scorso. Non vorrei mai essere accusato di avere atteggiamenti antisindacali né sostenere, come alcuni fanno, che ai dipendenti dei servizi di pubblica utilità dovrebbe essere impedito di scioperare. Però, è evidente che bloccando autobus, tram, metropolitane e treni si rovina la giornata a milioni di persone che nulla c'entrano con la vertenza sindacale in atto. Gli scioperi andrebbero fatti contro i datori di lavoro e non sembrare vendette trasversali a danno di terzi. Ogni volta che resto bloccato mi sento ostaggio inerme in una faida tra sconosciuti. Eppure ci sarebbe il modo, per i dipendenti delle aziende di trasporto, di scioperare senza fare vittime innocenti. Basterebbe che scioperassero soltanto gli addetti al controllo dei biglietti: accessi liberi nel metro, nessuna multa per chi viaggia senza biglietto. L'azienda avrebbe un danno, la popolazione sarebbe lieta e solidale con gli scioperanti.


2 ottobre. Chissà se Giuliano Piccininno se la ricorda...


3 ottobre. Come esporre in verticale un libro troppo grosso per qualunque scaffale di qualunque libreria.


5 ottobre. Dall' 11 al 14 ottobre Mauro Laurenti sarà ospite in Macedonia, a Veles, per il 10 Jubilee Comics Festival "Veles 2012" come rappresentante di Zagor e Dampyr. Lì sarà allestita una mostra con le sue tavole e uscirà anche un catalogo di cui vedete qui sopra il disegno per la copertina.



NON C'E' DUE SENZA TRE
5 ottobre. E' ufficiale che il terzo Zagorone si farà (maggio 2013), e sarà disegnato da Gallieno Ferri. Il titolo provvisorio è "La donna venuta dall'Irlanda".



5 ottobre. Un mio "sogno di carta" delle scorse settimane chiedeva alla Disney più Paperinik e meno PK, ed eccomi accontentato! Ho appena trovato in edicola il n° 1 di "Paperinik APPgrade".



5 ottobre. In omaggio dal Kosovo, dove Zagor è molto amato, ecco il catalogo dell'ottava edizione del "Comic book & cartoon Fest", svoltosi a Prizren dall'8 all'11 settembre 2012. L'anno scorso fu ospite Mauro Laurenti, quest'anno sono andati i dampyriani Fabiano Ambu e Alessandro Bocci. Grazie a Gani Sunduri, organizzatore del festival!


SIAMO UOMINI O CAPORALI?
5 ottobre. Sul libro di Vincenzo Mollica dedicato a Totò, c'è anche un disegno di Galep. "Galep, non soltanto Tex", commenta Adriana Roveda (la donna ideale di ogni fumettomane) che mi ha inviato la segnalazione.


MUSICA, MAESTRO
5 ottobre. A due passi dalla Bonelli c'è piazza Buonarroti, su cui si affaccia la Casa di Riposo per Musicisti della Fondazione Verdi. Stasera, un violinista si era messo a suonare il suo strumento sulla terrazza sopra il portone del palazzo e, uscendo dall'ufficio, l'ho sentito esibirsi in melodie struggenti, ipnotiche. Sotto la terrazza, i passanti si fermavano ad ascoltare e in pochi minuti si è creato un folto pubblico, incantato. Se fossi il sindaco di qualcosa (non lo sarò mai, ovviamente), mi inventerei concerti del genere, a sorpresa, qua e là nelle piazze, la sera all'ora in cui la gente torna a casa.


ODORE DI BRUCIATO
6 ottobre. A proposito di tecniche di seduzione, questo weekend sono rimasto a Milano dove la dolce metà è salita a trovarmi, spostandosi lei (una volta tanto). Preparo la casa per fargliela trovare in ordine e accogliente, riempio il frigo, accendo delle candele e brucio un po' di incenso. La fanciulla arriva, annusa l'incenso e dice: "Che cos'è questo odore di scamorza alla griglia?".


6 ottobre. Immagine scattata in Argentina allegata alla sceneggiatura dell'avventura cilena che sto scrivendo. Ecco la vignetta appena finita. Immaginatevi la faccia di Cico.



AMOR D'AROMA
7 ottobre. Mi sono improvvisamente reso conto di come dalla mia vita sia sparito l'odore del caffè. A casa lo faccio con quello solubile, in ufficio c'è la macchinetta, al bar l'aroma non si sente nell'aria e poco anche nella tazza. A diffonderlo era la moka della mamma.



UOMINI E DONNE
7 ottobre. Resto sempre colpito e affascinato dalle differenze di genere. Ieri, ho letto una frase di Bette Davis secondo la quale in giro ci sono tanti maschi, ma pochi uomini. Ecco, secondo me, noi riteniamo che in giro ci siano tante donne, ma poche femmine. Credo che l'ideale siano quelle donne che sanno essere anche femmine, e quei maschi che sanno essere anche uomini.



STORIA DELLE MIE DISGRAZIE
8 ottobre. Storia delle mie disgrazie (aggiornamento periodico). 
Quando, nel gennaio scorso, mi sono trasferito in un nuovo appartamento milanese più vicino alla redazione, mi sono accorto di come il vecchio lettore DVD fosse troppo ingombrante e non ci fosse posto, nella nuova disposizione dei mobili, per piazzarlo sotto o accanto al televisore. Ne serviva uno più piccolo. Così, pochi giorni dopo il trasloco acquistai un modello della giusta misura, il più economico che c'era, lo tolsi dall'imballo e lo misi in un cassetto in attesa di avere il tempo di collegarlo all'apparecchio TV. Com'è, come non è, fino a sabato scorso il tempo non l'ho mai trovato, ma alla fine mi sono deciso a compiere la facilissima operazione. Che ci vuole a collegare un lettore DVD a un televisore? Nulla.
Tiro fuori il lettore dal cassetto e, come prima cosa, mi accorgo che mi serve una prolunga per fare arrivare il cavo di alimentazione fino alla presa della corrente.
Esco, prendo la metro, e in mezz'ora vado da Darty in piazza San Babila e giro mezz'ora cercando la prolunga. Non la trovo. Mi rassegno a chiedere a un commesso (un'altra mezz'ora per riuscire a catturarne uno, di quelli con la maglietta rossa, che scappavano da tutte le parti o venivano acchiappati da altri clienti nascosti in agguato dietro uno scaffale, che sbucavano fuori un attimo prima di me). "Scusi la domanda banale, lo so che adesso lei mi indicherà un espositore qui accanto dove ce ne sono ventimila, ma non trovo le prolunghe".
"Non ne abbiamo".
"Come, non ne avete? Non è un negozio di elettronica e aggeggi elettrici, questo? Non è mica l'Esselunga."
"Abbiamo solo le ciabatte".
"Ah. E dove le trovo, le prolunghe?".
"All'Esselunga".
Tornando a casa, mi fermo all'Esselunga e compro tre cetrioli, il latte fresco e la prolunga.
Attacco il lettore DVD.
Ma, com'è come non è, non trovo il telecomando.
Ci sarà stato, nella scatola del lettore aperta a gennaio, o essendo un modello economico, hanno risparmiato sul telecomando? Oppure, gettando via la scatola avrò gettato anche il telecomando, mimetizzato magari sotto il coperchio o nascosto in un interstizio?
Impossibile saperlo, fatto sta che il telecomando non c'è.
Devo andare a comprarne uno.
Mi segno il modello del lettore DVD, Sony DVP SR 100 e torno da Darty in piazza San Babila. Fatto esperto, tendo un agguato a un addetto con la casacca rossa e lo catturo dopo aver messo KO a gomitate altri due clienti in attesa.
"Vorrei un telecomando per il lettore DVD Sony SR 100".
"Non vendiamo i telecomandi degli specifici modelli. Lei deve..."
"Andare all'Esselunga?"
"No, comprare un telecomando universale che poi, con una semplice operazione di settaggio tramite un codice si collega con qualunque apparecchio".
"Anche con il Sony DVP SR 100?"
"Legga sulla confezione, c'è scritto che è adatto agli apparecchi Sony?"
Leggo. "Sì".
"Allora è adatto anche al suo".
"Ma funziona anche con i lettori DVD o solo con i televisori?"
"Legga sulla confezione, c'é scritto che è adatto per i lettori DVD?"
Leggo. "C'è scritto: DVD".
"Allora è adatto".
Pago e torno a casa.
Apro la confezione del telecomando universale. Servono tre pile che non sono fornite. E sono pile di un tipo stranissimo, mai visto prima, sottilissime e lunghe. Ovviamente in casa ho pile di tutti i tipi, di scorta, ma di quel tipo no.
Esco a vado a comprarle. All'Esselunga.
Prendo i cavolini di bruxelles, lo yogurth ai fichi e le pile.
Torno a casa, metto le pile nel telecomando e leggo le istruzioni per settarlo. Le istruzioni sono scritte in tutte le lingue, ma le pagine contrassegnate con IT devono essere quelle in Ittita, perché il tono più o meno è questo: "programmate il vostro URC premendo il tasto del modo apparecchio desiderato e.g.TV tenendo premuti CH+ et VOL- sul vostro URC simultaneamente per due sec. fino a far accendere la luce. Accendete il vostro apparecchio i.e.TV". Eh?
Alla fine capisco che devo inserire un codice corrispondente alla marca. Normalmente il codice è uno solo, ma per l'appunto la Sony ce ne ha una decina, tutti diversi. Se il primo non funziona, bisogna provare con gli altri ripetendo da capo tutta la trafila. 
Li provo tutti, non ne funziona neppure uno.
Riparto da capo, e non ottengo il minimo risultato.
Poi guardo meglio il telecomando e vedo che non c'è nessun tasto con scritto "play", o con le freccine per andare avanti, andare indietro, saltare, mettere in stand by, fare il fermo indagine. Solo i numeri dei canali e il volume. Per me, quel telecomando è solo per gli apparecchi TV. Decido di buttarlo via e di far funzionare il lettore DVD soltanto con i comandi manuali.
Collego il lettore con la TV con la presa scart.
Inserisco un DVD nel lettore. Premo "play". Il lettore parte, i numerini scorrono, tutto sembra funzionare, tranne il fatto che sullo schermo del televisore non si vede una mazza.
Provo tutti i tasti del telecomando, nulla.
Quando il televisore è in modalità EXT, compare una scritta che dice: nessun segnale.
Come nessun segnale, figlio d'un cane? Sei attaccato a un lettore DVD in funzione!
Nessun segnale.
Giro e rigiro la presa scart. Nulla.
Mi decido a leggere il voluminoso manuale del televisore, grosso come un elenco del telefono. Lo leggo così attentamente che potrei farne la recensione su Anobii. Faccio tutto quello che c'è da fare, eseguo alla lettera ogni istruzione, anzi, già che ci sono do anche un'aggiustatina al motore, regolo il minimo, cambio l'olio e pulisco le candele, ma per il mio Samsung il lettore Sony sembra non esistere. "Segnale assente".
Forse devo comprare un cavo scart nuovo?
E se sì, dove vado?
All'Esselunga o da Darty?


IL TEMPO CHE CI VUOLE
8 ottobre. Tutte le settimane, quando da Viareggio salgo a Milano di pomeriggio, prendo sempre lo stesso treno, un Frecciabianca che arriva da Roma. E ogni volta il treno arriva in ritardo di mezz'ora. In questo momento, per esempio, scrivo da sotto un altoparlante che annuncia trenta minuti di attesa in piú per "ritardo nella preparazione del treno". Ora, se per preparare un treno i vuole del tempo, mi sta bene: prendetevi tutto il tempo che ci vuole. Quel che mi inquieta é il fatto che del tempo necessario dovrebbe essere tenuto conto nella compilazione degli orari. È inutile farmi arrivare in stazione alle 15.15 per poi farmi aspettare tutte le volte fino alle 15.45. Ditemi subito che da Roma a Viareggio, o da Roma a Milano, ci vuole mezz'ora in più, così io me ne faccio una ragione. Dicendolo, mi presenterò alle 15.45 e la cosa finirá lì. Invece questi delle ferrovie fanno degli orari (li fanno loro, da soli, senza che nessuno gli dica nulla o gli metta fretta) che poi non riescono a rispettare. E logicamente fanno imbestialire tutti. Basterebbe stabilire che mediamente i ritardo sono, poniamo, del trenta per cento, poi aumentare di quella percentuale i tempi percorrenza previsti negli orari, ed ecco i treni arrivare puntuali.



9 ottobre. Ho appena consegnato il programma di Zagor fino a questa data:

Zenith 651 (Luglio 2015)
Zagor 600
Albo speciale a colori
storia completa 94 pagine

La trasferta sudamericana finirà nel luglio 2014 con l'ultima puntata di Boselli-Della Monica. Poi, per il ritorno a Darkwood... beh, sono previste GRANDI COSE.

9 ottobre. Il disegno per Lucca di Fabio Bartolini (Dampyr), ispirato all'importantissima saga attualmente in corso e soprattutto al numero di novembre in cui molti misteri saranno spiegati (tra cui il perché e il percome della sorte di Lisa e della tragica scena finale del numero di settembre).


10 ottobre. Corto Maltese salva Tex in una tavola di Guglielmo Letteri (esposta in redazione).
Genio al lavoro, sotto la laurea.


15 ottobre. Se non l'avete ancora fatto, guardate subito un qualunque video del prestigiatore Luca Bono su YouTube. 


IL PEZZO UNICO
17 ottobre. Il maestro ceramista di Albissola Aldo Pagliaro, con la ceramica (pezzo unico) realizzata in collaborazione con Gianni Sedioli.


RELAX
17 ottobre. Una pubblicità fa vedere un orso che passa ore al telefonino e che ripete: "Relax!". Sarà, ma io mi rilasso soltanto quando posso spegnerlo, il telefonino.


23 ottobre. Si condannano gli scienziati e non gli amministratori che non hanno applicato le leggi antisismiche. Siamo rimasti a Giordano Bruno. E' il processo stesso a essere assurdo, come ritiene mezzo mondo (sono tutti scandalizzati). Non ci può essere sentenza giustificabile per un processo ingiustificabile. Se il terremoto non ci fosse stato, gli imputati non sarebbero stati processati, ergo la colpa non sussiste senza il terremoto. E il terremoto, in Giappone come a l'Aquila era ed è imprevedibile. Se gli scienziati avessero evacuato l'Abruzzo o l'Italia Centrale e poi il terremoto non ci fosse stato, sarebbero stati processati per procurato allarme. Forse un sisma potranno prevederlo gli scienziati del domani se nel frattempo dei giudici rimasti fermi a Wanna Marchi o al Mago Otelma non avranno impedito loro di continuare a studiare, mettendoli in galera. E comunque non è insolito qui da noi che si condannino le persone a priori senza aver ascoltato i testimoni, o aver ascoltato solo quelli che sostengono la tesi già preconfezionata su base ideologica o colpevolista (questo è l'andazzo della giustizia in Italia). Peraltro, non c'è bisogno di leggere le motivazioni della condanna di Giordano Bruno per trovarla ingiusta.  L'unico sistema finora disponibile per evitare stragi durante i terremoti è fare costruzioni antisismiche. Se i magistrati volevano processare qualcuno, dovevano occuparsi di chi non ha fatto o applicato le leggi sull'edilizia antisismica, o sui costruttori che non le hanno rispettate. Per il resto, è stato come condannare chi ha tranquillizzato un altro che aveva previsioni infauste nell'oroscopo, dopo che questi è uscito ed è stato travolto da un'auto.


26 ottobre. Leggo di paradisi dove si avrebbero in premio 60 vergini. Si può fare a cambio con 6 esperte?



SPERIAMO SIA STATO LUI
27 ottobre. Ergastolo a Parolisi. A questo punto, speriamo che sia stato lui. Mi è parso un processo indiziario. E penso che siano meglio dieci colpevoli fuori che un innocente dentro, perché io sono un innocente e potrebbe toccare a me. In generale, mi chiedo come si possa, noi che sentiamo soltanto le notizie della stampa (che di solito riporta solo le tesi dell'accusa, dato che ai magistrati piacciono i processi in piazza), avere certezze: che ne so, io, se Parolisi è colpevole o innocente? Mica c'ero. Perciò, dato che loro (i giudici) hanno stabilito che è colpevole, bene, hanno più elementi di me per giudicare. Ma speriamo che sia colpevole davvero e non sia un altro innocente come il presunto Unabomber che hanno cercato di incastrare tanto per far vedere che avevano messo dentro uno.



EDONIA ED EUDAIMONIA
28 ottobre. Aristotele si pone la domanda su che cosa sia la felicità e si risponde dicendo che consiste di due elementi: l'edonia, ovvero il piacere in quanto tale, e l'eudaimonia, ovvero il dare un significato a quel piacere. E se la felicità consistesse invece nel non farsi domande su che cosa sia la felicità?

IL SET
29 ottobre. Il set di mille film western in Almeria (Spagna), ancora visitabile (foto di Marcos Maldonado, letterista della Mythos di San Paolo).





L'ISOLA DEL TESORO
30 ottobre Ho già una lista dei fumetti che cercherò a Lucca. In cima ci sono i due volumi de "L'Isola del Tesoro" illustrata da Carlo Rispoli, un geniale e talentuoso disegnatore grossetano che ha già pubblicato l'opera negli Stati Uniti e che adesso la presenta in edizione italiana. Ho avuto la fortuna di conoscere l'autore e di vedere il suo lavoro in anteprima quand'era ancora in fase di realizzazione. I due volumi sono editi da Segni d'Autore.

Treasure Island
Vol. 1

Sceneggiatura di Manuel Pace
Disegni ed Acquarelli di Carlo Rispoli
brossura 21x29,7
5 pagine con illustrazioni ad acquarello a colori
Introduzione di Claudio Gallo
83 pagine in bianco e nero (per un totale di 88 pagine)
Interni di copertina illustrati a colori
prezzo 10,00€

Treasure Island
Vol. 2 
Sceneggiatura di Manuel Pace
Disegni ed Acquarelli di Carlo Rispoli
brossura 21x29,7
6 pagine interne con illustrazioni ad acquarello a colori
Introduzione di Carlo Bazan
82 pagine a fumetti in bianco e nero (per un totale di 88 pagine)
interni di copertina illustrati a colori
prezzo 10,00€


SOUVENIR DAL BRASILE
30 ottobre. Una delle cose che andrebbero debellate dopo l'AIDS e la fame nel mondo, sono le saponette degli alberghi, che sono fatte di sostanze ignobili e lasciano la pelle secca come carta vetrata. Nell'hotel di Curitiba (Brasile), invece, le saponette erano crema vellutata, una meraviglia. Naturalmente, ne ho rubate il più possibile.



E ADESSO?
31 ottobre. Emanuele Barison, matita della storia di Zagor "Risvegli" (testi miei). L'accetta piantata nel ceppo che prima c'era... un minuto dopo non c'è più.