venerdì 1 settembre 2017

CICO RIVOLUZIONARIO




E' in edicola il n° 26, datato agosto 2017,  della collana a colori bimestrale dedicata dalle Edizioni If alla riproposta degli albi di Cico in ordine cronologico (quelli originariamente usciti, in bianco e nero, sotto il marchio Bonelli tra la fine degli anni Settanta e il 2007). Si tratta di "Cico rivoluzionario", con testi mie e disegni di Francesco Gamba (copertina di Gallieno Ferri). La prima edizione Bonelli, in bianco e nero, risale al maggio 2006.  

In “Cico Rivoluzionario” Cico racconta un altro pezzo del suo avventuroso passato, tornando con la memoria ai tempi in cui viveva ancora in Messico e sulle montagne si radunavano i guerriglieri decisi a rovesciare il potere costituito. Per uno strano gioco del destino, Cico viene scambiato per un ideologo rivoluzionario chiamato Cisco Mortadelo, e portato nel segretissimo quartier generale della rivolta, sfuggendo alla caccia del colonnello Caroñion,  i cui uomini braccano costantemente i rivoltosi. Ma che accadrebbe se il capo dei ribelli, El Cabezon, scoprisse che Cico non è l’uomo che crede? E che cosa sarebbe di lui se lo arrestassero i soldati? L’albo si riallaccia agli avvenimenti di “Cico esploratore” (2002) e vede il ritorno di un personaggio comparso solo in poche vignette della serie regolare ma mai dimenticato: Arturo il Canguro, visto sul n° 3 della collana, “L’oro del fiume”, e raffigurato in una delle prime copertine della serie a striscia. 


Si tratta di un albo in cui, se proprio si vuole, si può trovare anche un po' di satira politica, rigorosamente anti-ideologica. Mi fa molto sorridere la scena in cui i guerriglieri sono disposti ad andare a combattere rischiando di morire pur di non sentire gli indottrinamenti dell'ideologo rivoluzionario giunto a spiegare i principi della rivoluzione (magari con quelle parolone sulla lotta al sistema della talassocrazia plutocratica decentralizzante - termini scritti a caso dopo tanto averne letti di simili nei volantini ciclostilati che ci davano quelli impegnati in politica all'ingresso del Liceo negli anni Settanta).