venerdì 5 gennaio 2018

UN LETTORE IN CATTEDRA





Di Anna Teresa Fiori, soprannominata ormai “la maestra a fumetti”, ho già parlato più di una volta su questo blog. Giusto per fare il riassunto delle puntate precedenti, e rinfrescare la memoria ai più distratti, basterà dire che da qualche anno, insegnando in una scuola elementare romana, Anna Teresa porta avanti una interessante esperienza scolastica con i suoi alunni (ormai distribuiti su due cicli didattici diversi) basata sulla lettura (con conseguente analisi, discussione e rielaborazione di ciò che si è letto) di albi a fumetti, in particolare di Zagor e dei personaggi Disney. Addirittura, una volta, il settimanale “Topolino” ha dedicato un intero servizio fotografico alla classe della maestra Fiori, dopo che un paio di autori disneyani erano andati a trovare i bambini nella loro aula, cosa che io stesso ho fatto in un paio di occasioni, in una accompagnato anche da Massimo Pesce. Qualche settimana fa, i ragazzi hanno invece ricevuto la visita di Pietro Signorelli

Chi è Pietro? Non è un autore, ma un lettore di Zagor. Uno di quei lettori che tutti gli autori vorrebbero avere: attento, interessato, colto, cordiale, misurato nelle critiche e nei complimenti. Mi è capitato di conoscerlo una volta a un incontro con il pubblico, gli ho prestato tutta l’attenzione che le sue domande richiedevano, l’ho visto tornare ad altri incontri sempre più coinvolto dall’entusiasmo contagioso della grande famiglia zagoriana, fatta di forum, gruppi Facebook, amici di penna e compagni di tavolate. Non so bene che mestiere faccia Pietro, credo di aver capito che si occupi in qualche modo e maniera di contabilità, ma so che è ferratissimo riguardo al cinema, argomento su cui gli capita di organizzare conferenze o di parteciparvi. Forte appunto della sua capacità di intrattenitore  già messa alla prova in questo ambito, un incontro durante una manifestazione zagoriana con la “maestra a fumetti” è bastato a convincere entrambi del fatto che si potesse organizzare una sorta di “lezione” su Zagor. Così, Signorelli si è recato a Roma (non esattamente dietro l’angolo per lui che vive a nord del Po) e ha intrattenuto la classe (una seconda elementare) di Anna Teresa, dando vita a un incontro vivace e divertente. Ho chiesto a Pietro di scrivere un suo resoconto, e volentieri lo pubblico qui di seguito, corredato dalle foto che lui stesso mi ha inviato. Un grazie a lui e alla maestra Fiori!


LEZIONE DI ZAGORIANITA’ APPLICATA
di Pietro Signorelli

Amici zagoriani, tanto per prendere in prestito per una volta il tradizionale incipit della rubrica “I tamburi di Darkwood” oltre che lo spazio del titolare di questo blog, vi racconto come mi sia venuta in mente una particolare iniziativa, dopo aver vissuto tre bellissime giornate in compagnia di appassionati e autori in quel di Varazze in occasione dell’intitolazione a Gallieno Ferri di una sala della biblioteca comunale “Eugenio Montale”.
Parlando con la maestra Anna Teresa Fiori, presente all’evento, che segue una classe di seconda elementare e della gioia che hanno i suoi bambini nel parlare di fumetti, abbiamo concluso che una lezione di divertimento “zagoriana” sarebbe stata di grande interesse e crescita per loro ma soprattutto per noi messi alla prova nella nostra passione di sempre dal loro entusiasmo incontenibile. Appena hanno saputo dell’iniziativa i piccoli si sono mobilitati e hanno preparato regalini di ogni tipo e biglietti di benvenuto e ringraziamento, mentre il meraviglioso cuore dei partecipanti al gruppo Facebook “Zagor lo spirito con la scure” ha provveduto a inviare regali di ogni tipo ai bambini (albi e varie, una scure compresa!), mentre gli artisti Luca Corda e Lola Airaghi hanno dedicato ognuno un quadretto personalizzato.

E così il giorno 14 dicembre mi sono recato a Roma presso la scuola “La Giustiniana” per iniziare questa entusiasmante quanto particolare avventura, io fan di sempre che ha passato parecchio tempo alla loro età a scontrarsi con realtà scolastiche della giovinezza che nei confronti del fumetto operavano una severa caccia alle streghe. Inutile dire che appena sono arrivato con la mia maglietta zagoriana nella classe sono stato travolto letteralmente dai venticinque scalmanati entusiasti piccoli lettori che mi hanno subito dato modo di avere grande soddisfazione con un biglietto di benvenuto molto particolare appeso lungo la diagonale della classe.
L’incredibile è che le domande e le paure per come proporsi sono svanite in un secondo, mi hanno preparato i gessetti e alla lavagna ho cominciato a raccontare di Zagor e Cico, degli amici e dei nemici che ne distinguono il mondo fittizio di Darkwood, ho parlato loro di Nolitta/Bonelli e di Ferri e dei loro eredi che hanno portato il nostro eroe dalle strisce fino all’infinito. I bambini hanno anche preso appunti, fatto domande, mentre l’apoteosi è giunta parlando degli animali strani di Darkwood come il Going-Going mangiatutto e il Pisum Alatum che per colpa sua ha fatto una brutta fine in uno degli Speciali dedicati a Cico. I ragazzi hanno scritto sulla lavagna “Siamo tutti Going-Going” e iniziato a saltare per i corridoi in un entusiasmo incontenibile.



Veicolare una “lezione“ (parolone) su Zagor ha prodotto l’incredibile effetto che i bimbi si sentissero come in gita, non a scuola ma a una riunione di appassionati e amici, e possiamo dire che la scintilla dell’input futuro per la conservazione e passaggio generazionale sia in buone mani se abbiamo fiducia che raccontare di certe cose non distoglie dall’insegnamento e apprendimento, anzi aiuta la formazione delle attività principali della seconda elementare, ossia la scrittura e il disegno che nel fumetto trovano il perfetto connubio unendosi (e qualcuno dimentica troppo facilmente che stiamo parlando di una forma d’arte esattamente la nona). Quello che poi io posso aver regalato a loro è infinitesimale rispetto alla soddisfazione che i piccoli mi hanno dato, facendomi sentire importante per loro e addirittura chiedendomi degli autografi!


Ringrazio la maestra Anna, grande amica e zagoriana che mi ha ospitato trattandomi con ogni riguardo, gli amici del gruppo per la loro infinita generosità, Lola e Luca, ma anche Moreno che con dei contatti prima sulla rubrica dei “tamburi di Darkwood” e poi con la conoscenza personale ha creato la magica scintilla per uscire dal nascondiglio di lettura isolato di una camera per proporsi al mondo in tutta la sicurezza e gioia possibile.
Invito chiunque ami il fumetto e non solo Zagor se incontra una maestra lungimirante come Anna (e ce ne sono, tranquilli) che non pratica ostracismo alle nuvole parlanti ma ne favorisce il linguaggio nella giusta età (quella tenera e verde) non esiti a organizzare incontri come questi che sono orgoglio dello spirito con la scure o senza. Chiudo nell’unico modo possibile questo messaggio di ringraziamento ai piccoli della seconda elementare come hanno fatto loro nel saluto di arrivederci a presto del venerdì sera : aaahhyyyaaakkk!