venerdì 8 marzo 2019

IL PUEBLO MISTERIOSO




E' in edicola da alcuni giorni lo Zagor n° 644 (Zenith 695), datato marzo 2019 e intitolato "Il pueblo misterioso". I testi sono miei, i disegni di Bane Kerac, la copertina di Alessandro Piccinelli. Si tratta della terza parte di una lunga storia (314 pagine) iniziata con il numero di gennaio e destinata a concludersi  sull'albo di aprile. 

Delle precedenti due puntate abbiamo parlato negli scorsi mesi su questo blog. Come già detto, proverò a tirare le somme (dal mio punto di vista) alla conclusione dell'avventura. La vicenda è sostanzialmente western, ma contaminata da spunti mysteriosi (alla maniera cioè di Martin Mystère) dato che ruota attorno a una scoperta archeologica legata al viaggio di antichi navigatori che nel V secolo dopo Cristo avrebbero nascosto in America un carico di papiri della Biblioteca di Alessandria. Numerosi sono i riferimenti alla filosofa greco-alessandrina Ipazia, ispiratrice del viaggio. In questa terza puntata, alle varie cose che su di lei sono state dette, si aggiunge l'annotazione del perfezionamento dell'astrolabio (ideato da Ipparco di Nicea seicento anni prima) da parte appunto di Ipazia e di suo padre Teone, valente matematico. Il nome del pueblo al centro del racconto, Teon, parrebbe (questa l'ipotesi di Julia Schulz e di Angus McFly, due studiosi dell'università di Harvard) derivare proprio da quest'ultimo. Ma al di là dei riferimenti storici, e dell'enigma con cui si chiude l'albo, direi che l'azione proprio non manchi e mi sembra di aver scongiurato il rischio delle sequenze didascaliche. Ai posteri, in ogni caso, l'ardua sentenza: giudicherete voi. 

A proposito di Julia Schulz, racconto un aneddoto. Bane Kerac, a cui rivolgo di nuovo apprezzamenti e complimenti per i suoi disegni (bene, Bane!), si è offerto di regalarmi una tavola originale e mi ha chiesto di sceglierne una. Dopo averlo ringraziato, non ho avuto dubbi. E' quella che vedete qui sotto.