E' uscito, in libreria e in fumetteria, il quarto volume della serie "Zagor: le origini", che ripropone in versione cartonata e in grande formato gli albi di una miniserie da edicola, in sei episodi, uscita nel corso del 2019 per festeggiare i cinquanta anni di "Zagor racconta..." e fortunatamente coronata da un grande successo. Il titolo è : "Furore!", i testi sono miei (anche quelli degli articoli dell'apparato critico a corredo), i disegni di Valerio Piccioni (matite) e Maurizio Di Vincenzo (chine). La copertina è di Michele Rubini. I colori sono di Josie De Rosa, supervisionati da Emiliano Mammucari. Si tratta di un episodio molto importante, addirittura basilare per l'intera saga zagoriana, in quanto si racconta dello scontro finale fra Patrick Wilding (questo il vero nome dello Spirito con la Scure) e Salomon Kinsky, il fanatico predicatore responsabile della morte dei genitori del nostro eroe. Scontro finale foriero di tragiche conseguenze, perché, come sanno tutti i lettori di "Zagor racconta...", la vendetta non giunge a portare nessun sollievo nel cuore del protaginista che, anzi, vede svanire il ritratto idealizzato del padre e perde anche, fondamentalmente per propria colpa, il suo maestro di vita. Dopo cinquant'anni, tutto ciò non è una rivelazione, ma se non avete letto "Le origini" attenzione, da qui in avanti, allo SPOILER.
“Zagor: le Origini” è una “riscrittura” postmoderna delle vicende della saga dello Spirito con la Scure che hanno portato un ragazzo di nome Patrick Wilding a vestire i panni di una sorta di giustiziere e divenire una leggenda vivente nella selvaggia foresta di Darkwood. Usando l’ aggettivo “postmoderno” voglio definire un’operazione tesa a rendere più attuale la narrazione, “riusando” il passato in funzione del presente. Alcune operazioni del genere, applicate ai miti del cinema o della letteratura, hanno portato a restituire ai contemporanei versioni aggiornate e più “credibili” dei vampiri, tanto per fare un esempio (citerei i romanzi di Anne Rice e la serie a fumetti “Dampyr”). Come potrebbero essere andati, i fatti narrati in “Zagor Racconta...”, se si fossero svolti realmente? O, ancora meglio (perché non ci importa poi tanto di essere realistici fino all’iperrealismo), se quella storia fosse stata scritta oggi?
Il drammatico finale di “Furore!”, è sostanzialmente rispettoso di quanto Guido Nolitta e Gallieno Ferri ci avevano narrato, nel 1969, riguardo alla morte di “Wandering” Fitzy e alla successiva disperazione di Pat Wilding. Tuttavia, possiamo prendere le ultime due pagine come esempio paradigmatico dello spirito con cui ci siamo mossi. Una delle domande che sorge spontanea in chi legga “Zagor Racconta…” riguarda la sepoltura di Fitzy. Possibile che Patrick ne abbia lasciato il corpo nella capanna di Salomon Kinsky, accanto alle spoglie quest’ultimo? Nel romanzo “Zagor”, di Davide Morosinotto (Sergio Bonelli Editore, 2018), con protagonista un Patrick adolescente, si dice che il giovane incendia la costruzione prima di allontanarsi nella foresta, per cremare i due cadaveri in un unico rogo. Nolitta e Ferri, però, questa scena non l’hanno mai mostrata. In ogni caso, non è più logico pensare che Pat abbia voluto seppellire il suo papà adottivo, in modo di avere almeno una tomba su cui piangere? Dunque il futuro Spirito con la Scure avrà portato via il corpo di Nathaniel, prima di allontanarsi dal villaggio in fiamme. Se un rogo della capanna c’è stato, avrà riguardato il solo Kinsky. Perché dunque, in “Zagor Racconta…”, non si vede la sepoltura del trapper poeta e vagabondo? Come abbiamo già spiegato, nella storia del 1969 è l’eroe di Darkwood in persona a narrare a Cico la sua versione dei fatti. Versione che, inevitabilmente, avrà tralasciato un gran numero di particolari: a volte per brevità e per arrivare subito al punto, a volte per non riaprire dolorose ferite.
Nel corso del 2021 usciranno i restanti due volumi della miniserie, chiudendo il ciclo - almeno quello che porta alla nascita dello Spirito con la Scure. Ci sarebbero da raccontare tutte le avventure che vanno tra l'apparizione del Re di Darkwood al raduno dei capitribù e il primo incontro con Cico. Chissà che prima o poi non arriveremo anche a quello.