lunedì 30 aprile 2018

STRISCIA L'AVVENTURA




Tra il giugno 1961 e il novembre 1970 uscirono 239 albetti di Zagor, divisi in quattro serie, nel formato a striscia tipico del periodo. La primissima avventura dello Spirito con la Scure, “La foresta degli agguati”, vide la luce proprio in quella veste. Perché non provare a solleticare la nostalgia e la curiosità dei lettori proponendo una quinta serie, nuova di zecca? Ho proposto l’idea ai piani alti della Bonelli, e ho ottenuto immediatamente un sì. In realtà, io pensavo a dei “collaterali” da edicola da abbinare a un quotidiano, come nel caso della Collezione Storica di Repubblica, ma i nostri direttori hanno preferito provarci con il marchio bonelliano. In ogni caso, il “via libera” è stato immediato.

Siamo partiti a fine gennaio e a inizio maggio eccomi a presentarvi, dopo che già la notizia è stata data dal nostro sito, la una miniserie a striscia  Zagor Collana Darkwood. Si tratta di sei episodi che raccontano un'unica avventura inedita, intitolata "Il battello dei misteri" sceneggiata dal sottoscritto e illustrata da Gianni Sedioli e Marco Verni. Nel rispetto degli stilemi dell'epoca, reinterpretati però da autori di oggi, è dunque possibile rivivere le emozioni dei ragazzi di un tempo e stringere fra le mani pubblicazioni tascabili simili a quelle che hanno fatto sognare intere generazioni.



La miniserie avrà uscite quindicinali, sarà disponibile da maggio in fumetteria e nello shop on line bonelliano (oltre che nelle principali fiere dedicate ai comics). Non la troverete, quindi in edicola, a meno di farne richiesta esplicita al vostro esercente di fiducia. Questa scelta della Bonelli ha suscitato dei malumori tra i lettori più tradizionalisti che, pur contenti di un recupero appunto di un formato tradizionalissimo, avrebbero voluto una distribuzione nei chioschi. Bisogna però considerare i seguenti argomenti. 

1) Si tratta di un esperimento, di cui non è facile prevedere l’esito. Se l’iniziativa riscuoterà un buon successo, non è escluso che si possa approdare anche in edicola. Ma prima è stato ritenuto necessario un test.

2) Un formato così piccolo come quello delle strisce nelle edicola rischia di scomparire, servirebbero dei blister per farsi vedere ma allora i costi aumenterebbero.

3) Procurarsi delle pubblicazioni on line è comunque facilissimo: basta un click sullo shop on line della Bonelli o sulle tante librerie che distribuiscono via e-commerce.

4) Le fumetterie sono dappertutto (e molte vendono anche per corrispondenza), basta individuare la più vicina e andarci; se le strisce di Zagor il titolare non le ha, le può far giungere tramite i suoi canali distributivi. In fumetteria ci si può anche "abbonare" a tutta la serie.

5) Le edicola più grandi, più attrezzate, più intraprendenti, quelle che già sono in grado di farsi arrivare i prodotti da libreria della Bonelli, possono comunque ricevere anche le strisce di Zagor.

6) “Zagor Collana Darkwood” è stata già distribuita, in ogni caso, a Napoli Comicon e si troverà allo stand Bonelli (o di distributori con cui si sono presi accordi) nelle principali kermesse fumettistiche per tutti i prossimi mesi. 

7) La si troverà anche al Bonelli Point di via Marghera a Milano.

8) Chi non è in grado di fare ordini on line può facilmente chiedere a parenti e amici abituati ad acquistare (per esempio) su Amazon: sembra proprio strano che mentre l'e-commerce imperversa, ci sia chi non conosce qualcuno che sappia come funziona.

Mi sembra anche strano che collezionisti abituati a cercare (e trovare) rari albi Zenith o pezzi introvabili della “Collana Lampo” debbano andare nel panico per sei uscite in fumetteria. Anzi, la sfida di trovarle potrebbe essere persino divertente.



Alcuni si sono lamentati del prezzo: 2,50 euro per ogni striscia.
Ora, io personalmente trovo singolare che ci si lamenti di qualcosa che cosa così poco (2 euro e mezzo sono il prezzo di un gelato, peraltro piccolo, o di mezzo litro d’acqua minerale o di un’ora di parcheggio), quando le sigarette o le ricariche dei telefonini costano molto ma molto di più. Mi rattrista anche verificare come il lavoro di sceneggiatori, disegnatori, letteristi, grafici, coloristi e tipografi venga valutato così poco per cui tutta la fatica fatta per realizzare un albo a fumetti non debba valere i pochi spiccioli del prezzo di copertina. Vabbè, ammettiamo pure che costando 3,50 (già pochissino) 94 tavole di un albo Zenith, il prezzo di 2,50 per una striscia (il corrispondente di venti tavole) sembri sproporzionato. Ma non serve una laurea in economia per capire se una pubblicazione viene venduta in edicola in trentamila copie può avere un prezzo più basso, se la distribuzione in fumetteria fa prevedere un decimo di quel venduto il prezzo dovrà essere maggiore. 

Anche Alessandro Piccinelli omaggia le nuove strisce di Zagor

Anche se, ovviamente, può essere apprezzata da chiunque, Zagor Collana Darkwood si rivolge a due tipi di lettori. Il primo è il gruppo di quelli che  gli albetti a strisce se li ricordano, per averli letti all'epoca o per averli visti in mano ai nonni, ai papà o ai fratelli più grandi. Per costoro sarà fortissimo il richiamo della nostalgia, legato al recupero di memorie mai perdute. Il secondo gruppo è quello di coloro che invece delle strisce hanno soltanto sentito parlare e vogliono provare a scoprire quale fosse il loro fascino, e che cosa provassero i ragazzi di un tempo stringendo in mano quelle piccole pubblicazioni che hanno segnato un'epoca. Paradossalmente, in questi nostri anni senza fiato in cui tutta la comunicazione deve essere veloce e la fruizione immediata, sessanta rapide strisce da gustare in pochi minuti potrebbero avere un insospettabile appeal anche al di fuori del "gioco" del recupero di un formato del passato (seppur al servizio di una storia inedita).



Il formato mi ha costretto a usare  un ritmo del tutto diverso, perché un racconto scandito in capitoli di sessanta strisce, che corrispondono a venti pagine della serie regolare, non può essere sceneggiato allo stesso modo di quando si propongono avventure lunghe due o tre volumi di 94 tavole ciascuno (come accade nella Collana Zenith). In un albetto devono accadere più cose di quante ne accadono di solito in venti tavole della serie regolare. Il racconto che ne risulta è più concentrato, gli accadimenti meno dilatati. C'è poi un recupero di vecchi stilemi utili a recuperare il sapore di un tempo: l'uso delle didascalie, per esempio, comprese quelle nei colonnini verticali con un disegnetto all'interno. Le vignette e le copertine di Gianni Sedioli e Marco Verni si prestano perfettamente all'operazione, tesa a ricreare il sapore delle storie di un tempo. Però non abbiamo voluto dar vita a un "falso" perfetto. La nostra sarà comunque la quinta serie a striscia dopo le prime quattro uscite fra il 1961 e il 1970, e dunque una cosa nuova, inedita, non una ristampa. Ci siamo adeguati al formato, ma restiamo autori di oggi.

Le strisce sono già in distribuzione: buona caccia!

La stampa di Sedioli & Verni relativa all'avventura della prima miniserie di strisce zagoriane, distribuita a Napoli Comicon 2018