mercoledì 29 luglio 2020

L'INATTENDIBILE





Lunedì 20 luglio, sul blog “Quel giorno all’alba di un dicembre”, è comparso un articolo dal titolo “Morte e psiche”, scritto a quattro mani da Giampiero Belardinelli e Nazzareno GiorginiL’articolo è una disamina della storia di Zagor “La figlia del mutante”, apparsa sui numeri di Zagor dal 655 al 657. I saggisti esaminano le caratteristiche dei vari personaggi, confrontano gli stili di sceneggiatori diversi che si sono cimentati con temi simili, trovano le fonti, commentano i disegni degli Esposito Bros. Insomma, compilano una documentata recensione.

Come sempre faccio quando mi imbatto in spazi in Rete dove si parla dello Spirito con la Scure, ho segnalato sulla mia pagina Facebook (Moreno "Zagor" Burattini) il link del blog.
Un commentatore ha immediatamente replicato con queste parole: “Le recensioni di Belardinelli non sono attendibili non ha senso critico di piacere tutto. Mai visto una recensione o una critica negativa”.


Non mi sono sorpreso. Mi pare infatti di aver capito che da anni il povero Belardinelli viene sistematicamente attaccato perché ha il torto di apprezzare le storie di Zagor e il lavoro di certi autori. I detrattori dei medesimi non glielo perdonano. Cercando di capire il senso di queste affermazioni, provando anche a inserire la punteggiatura là dove manca e forse qualche vocabolo rimasto nella tastiera, mi pare di poter decifrare così: “Siccome a Belardinelli piacciono le storie di Zagor di cui ritiene di dover parlare, non è attendibile”. Quindi, sviscerando: se a Belardinelli una storia piace, deve parlarne male per poter essere attendibile. Oppure: se Belardinelli decide di parlare di una storia che gli piace, non lo deve fare e deve scegliere di parlare di una che non gli piace. In conclusione: un critico è attendibile solo se fa critiche negative.

Si potrebbe pensare anche di intenderla così: un critico, per essere attendibile, deve alternare giudizi positivi e giudizi negativi. Ma anche in questo caso, la considerazione è di una banalità sconcertante. Per esempio, io non lo so se Belardinelli dà solo giudizi positivi. Bisognerebbe leggere tutto quello che scrive – cosa che non faccio, perché non ho il tempo di farlo. Forse il commentatore antibelardinelliano invece lo fa? Legge tutto? O ha parla per sentito dire, o magari per pregiudizio dopo aver attribuito una etichetta? E se lo fa per pregiudizio, è attendibile lui?  

Un critico non è attendibile o inattendibile per la quantità di giudizi a favore o a discredito, è attendibile per la sua capacità di analizzare ciò di cui parla. Che senso ha valutare un articolo come “favorevole” o “negativo”, senza entrare nel merito delle argomentazioni? Che superficialità, ridurre tutto a “pro” e “contro”. Se io leggo un saggio che parla dell'opera di Pinco Pallino, lo faccio per stabilire se il saggista è pro o contro? Siamo proprio al grado zero dell'approccio critico. Vien fatto di pensare che il detrattore dia, personalmente, dei giudizi negativi e poi valuti come inattendibili tutti i giudizi positivi, solo perché non corrispondono alla sua visione.

C’è anche da considerare che l’articolo “Morte e psiche”, contro cui il commentatore si scaglia, non è stato scritto da Giampiero Belardinelli, ma anche da Nazzareno Giorgini. Dunque anche Nazzareno Giorgini è inattendibile? Il fatto che non lo si rammenti fa pensare che il detrattore non si sia neppure accorto della seconda firma, ergo non abbia neppure letto a recensione, dunque parli per partito preso. Ma scacciamo da noi questi pensieri non lusinghieri, diamo per scontato che il commentatore abbia letto quel che intende attaccare. Se l’ha letto, quali sono gli argomenti di Belardinelli e Giorgini che ritiene inattendibili? Non ci viene spiegato. Belardinelli è inattendibile e basta, e lo è perché “gli piace tutto” (tesi indimostrabile, peraltro). 

Ora, se a me piacesse la musica di Ennio Morricone, e tenessi un blog dove parlo di musiche da film, sembra che per essere attendibile dovrei parlar male di Ennio Morricone. Una logica aberrante. Io, per esempio, tengo un blog intitolato “Utili sputi di riflessione”, in cui recensisco i libri che leggo. Non tutti: solo quelli che leggo. Siccome leggo i libri da cui sono attratto (li scelgo –e mi pare normale), le mie recensioni sono quasi sempre positive. Un altro blogger potrebbe decidere di parlare solo delle cose che gli piacciono. Solo per questo è inattendibile? No: dipende da come argomenta. Fermo restando il fatto che un blogger, sul suo blog, può scrivere quel che gli pare, beninteso. Ma per i detrattori che hanno deciso che Zagor fa schifo (o le storie di un certo autore fanno schifo), leggere che c’è qualcuno che le apprezza è un delitto di lesa maestà.



Ora, io ignoro se Belardinelli parli sempre bene di me o di Zagor, non ignoro però la sua storia: Giampiero è stato una delle colonne della rivista “Dime Press” (vedi l'immagine in apertura) ed è l’autore di quattro monumentali “Zagor Index” (vedi immagine qui sopra) editi da Paolo Ferriani Editore, collabora con “Dime Web” (e con altre cose che magari non so). Scrive di fumetti da trent’anni, ha pubblicato libri. Ci andrei piano nel ritenerlo inattendibile. Un minimo di competenza ce l’ha, il curriculum è lungo. Se no, ci sarebbe da chiedere ai suoi detrattori di esibire il loro. Voi che ritenete un saggista inattendibile, quali saggi avete pubblicato? Ce li fate leggere, così valutiamo la vostra attendibilità? Anche Nazzareno Giorgini, andando a guardare, ha una lunga bibliografia di articoli e libri pubblicati. Che si possa definirlo inattendibile così su due piedi mi sembra una bestemmia. Ma tant’è, c’è chi riesce a farlo senza provare vergogna.

La cosa buffa è che ci sono leoni da testiera e commentatori da forum che giudicano sempre negativamente tutto quello che scrive un certo autore o come viene gestito un certo personaggio. Si potrebbe dire di loro di non aver mai visto una critica positva. E dunque? Costoro, con i loro pregiudizi, sarebbero attendibili?

La figlia del mutante” magari non è piaciuta a Tizio e a Caio. Benissimo: spiegate il perché. L’avete fatto? Bravi. “La figlia del mutante” magari è piaciuta a Belardinelli e Giorgini. Benissimo: ci spiegano il perché. Commento del detrattore: Tizio e Caio sono attendibili, Belardinelli e Giorgini no. Okay: quali argomentazioni ti fanno dare questo giudizio tranciante? Che i primi ne parlano male, i secondi ne parlano bene. Sì, ma le argomentazioni? Non pervenute. Chiunque non la pensi come il detrattore, è inattendibile.

Questo modo di pensare produce risultati aberranti. Racconterò adesso un aneddoto piuttosto spiacevole. Qualcuno si sarà forse accorto che da molto tempo ho interrotto il “filo diretto con Moreno Burattini” che per anni e anni ho tenuto su un forum, rispondendo puntualmente alle domande che mi venivano rivolte e dedicando moltissimo del mio tempo a questo confronto. Non ho smesso di confrontarmi dato che continuo a farlo su Facebook, su questo blog, su Twitter e, soprattutto, in maniera più puntuale, sul blog “Zagor e altro” dove tengo una rubrica grazie all’ospitalità di Marco Corbetta. Uno dei motivi per cui ho preferito sottrarmi agli strali sempre più frequenti di taluni (come ho spiegato più volte qui e anche nel mio libro “Io e Zagor”, edito da Cut-Up) è stato uno sgradevole accadimento, di cui ho francamente parlato in uno dei miei ultimi post in quello spazio. 
Risale al 2015. Eccolo


Cari amici,
mi trovo costretto a intervenire per segnalare un fatto piuttosto grave e inquietante che ha probabilmente un collegamento con le dinamiche (a me in gran parte oscure) di questo o di altri forum zagoriani.
Qualcuno ha avuto accesso al mio indirizzo email pubblico, riportato sul mio blog, o lo ha del tutto falsificato. Spacciandosi per me ha inviato lettere offensive a lettori di Zagor che, ai suoi occhi, hanno il torto di avere (bontà loro) una opinione non negativa del mio lavoro e che, dunque, hanno osato parlarne bene in pubblico. Si è cercato di intimidirli perché non prendano più le mie difese o abbiano l'ardire di farmi dei complimenti quando ritengano di doverne fare. Agli occhi del fake (il pirata informatico) è lecito solo esprimere pareri negativi. Se dunque qualcuno di voi dovesse ricevere mail a mia firma dal contenuto offensivo, sappia che non le ho spedite io e si senta autorizzato a perseguire in ogni modo il responsabile dell'hackeraggio. Da parte mia ho già provveduto a denunciare l'accaduto alle autorità competenti e non dubito che il responsabile (colpevole di reati perseguibili legalmente) verrà identificato e costretto a risarcire me e le altre vittime della sua crociata. Spiace che certe menti siano così ottenebrate da abbassarsi a compiere simili atti, del resto inspiegabili alla luce dell'impegno e della passione messa dal sottoscritto nella cura della serie dello Spirito con la Scure. Ma tant'è. Il pregiudizio e la bassezza di certi individui non conosce limiti. L'indirizzo in questione verrà presto disattivato e si interromperà così un altro filo diretto con il sottoscritto. 
Scusate il disturbo. 
Moreno Burattini


Ecco, posso oggi rivelare che una delle persone a cui sono giunte mail hackerate del sottoscritto fu appunto Giampiero Belardinelli. Siccome sul forum c’erano continui attacchi e Belardinelli diceva il suo parere prendendo le mie difese (in diatribe che non seguivo e su cui non posso essere più preciso), ecco che un detrattore pensò di hackerare la mia mail e far arrivare a chi mi difendeva delle mie false lettere, in cui chiedevo di non leccarmi il didietro troppo platealmente se no si sarebbero accorti tutti che eravamo d’accordo, e altre amenità del genere. Inutile il dire che chi mi difendeva diceva solo il proprio parere. Ma gli attacchi erano leciti, sostenere il parere opposto no. A tanto arrivano gli haters. Dopo cinque anni, e il mio ritiro da quel ring, i detrattori sono sempre lì.