Scrive Acquadifuoco, uno dei presenti, sul forum SCLS (lo vedete nella foto qui accanto, e sono suoi gli scatti successivi): "Eccoci qua a riassumere la giornata di presentazione del libro di Moreno Burattini, decisamente ricca di news molto interessanti. Moreno era molto entusiasta della giornata e credo anche della buona presenza di pubblico. Vi anticipo solo che Moreno da grande protagonista come sempre in queste occasioni,è partito in pompa magna a parlare delle varie anticipazioni zagoriane tanto da dimenticarsi di parlare del suo libro".
Incredibile ma vero, è andata proprio così. Doveva essere la presentazione del romanzo "Le mura di Jericho", e alla fine, preso dal vortice delle novità da comunicare, del libro non ho parlato. Il che non ha impedito a tutti di vederne l'abbondanza di copie sul tavolo dietro al quale parlavo, e gli interessati di acquistarne a volontà.
Del romanzo ha parlato per fortuna la giornalista lucchese Federica Di Spilimbergo, anche lei presente, nell'articolo on-line corredato da una mia lunga intervista, che potete leggere cliccando qua, intitolato "Moreno Burattini: 'Scrivere Zagor, più che un lavoro, è un modo di essere' ". Qualcuno mi ha scritto chiedendo come fare per procurarsi il libro on line: per ordini on line, basta inviare una\mail di richiesta a fdc@fumodichina.com oppure aggirarsi per il sito di Fumo di China.Chi è intervenuto all'incontro (oltre ai toscani, c'erano zagoriani venuti addirittura da Roma) ha potuto incontrare non soltanto il sottoscritto ma anche Marcello Mangiantini e Jacopo Rauch, oltre che ascoltare un'esibizione live di Graziano Romani. Un grazie a Dante e Luca, gestori della libreria "Il collezionista" (un grande locale ricco di proposte multimediali, non soltanto fumettistiche) che ci hanno ospitato, e a Giorgio Giusfredi che ha organizzato l'evento. A tutti gli intervenuti sono state regalate copie della locandina. Però, per non far torto agli assenti giustificati, quelli cioè che avrebbero voluto venire ma sono stati impossibilitati, ecco un riassunto delle anticipazioni che sono state fatte.
Innanzitutto, il primo Zagorone, intitolato "Il castello nel cielo", in uscita il 27 maggio. Tutti i presenti erano entusiasti dell'iniziativa. Mi è stato chiesto se ci sarà un secondo albo gigante. Ovviamente, dipende dall'accoglienza del primo. Se tutti i lettori di Zagor ne comprassero una copia, sarebbe un successone. Non mi aspetto tanto, ma sono ottimista.
A proposito di Nolitta: entro pochi giorni sarà il distribuzione il saggio "Guido Nolitta: Sergio Bonelli sono io", edito da Coniglio, di cui vi ho già accennato. Si tratta di una biografia professionale del creatore di Zagor e Mister No, raccontata dal sottoscritto e da Graziano Romani, terza nostra fatica editoriale dopo i libri dedicati a Gallieno Ferri e Giovanni Ticci. La prefazione sarà di Mauro Boselli. Benché inserito nella collana "Lezioni di Fumetto", questo libro inaugura la sezione dedicata agli sceneggiatori e, vista l'importanza del personaggio, è più corposo (quanto a numero di pagine) degli altri. Ricchissima, come al solito e forse più del solito, la parte iconografica, con foto e illustrazioni in gran parte inedite. Graziano Romani ha aggiornato il pubblico anche sullo stato dell'arte del suo nuovo disco, dedicato a Tex Willer, in uscita entro l'anno, probabilmente nel periodo di Lucca Comics nel prossimo autunno. Lucca Comics che, peraltro, come è stato confermato dai due esponenti dell'organizzazione intervenuti all'incontro, non si dimenticherà di Zagor e dei suoi autori.
Infine, dato che parliamo di autori, Marcello Mangiantini e Jacopo Rauch hanno potuto anticipare qualcosa sulle loro prossime storie. Marcello, in particolare, ha mostrato alcune tavole originali del Maxi in uscita a luglio, "Nelle terre dei Dakota", e ha svelato che sta lavorando a un altro Maxi, scritto da me, intitolato "New York". Jacopo, invece, ha reso noto che il suo racconto più vicino in uscita è previsto per settembre, quando approderà in edicola "Il vascello fantasma" contenuto nell'Almanacco dell'Avventura. La collana Almanacchi è, a mio avviso, un appuntamento imperdibile anche soltanto per la parte giornalistico-letteraria (sul numero del settembre scorso ho avuto la fortuna di pubblicare anch'io un mio articolo sulla spedizione dell'Endurance), ma il numero in arrivo a fine estate sarà da tenere d'occhio anche per il racconto di Rauch, che, complice Oliviero Gramaccioni, fa tornare Bat Batterton e recupera le atmosfere de "La casa del terrore". Dopo un paio di racconti di rodaggio, Oliviero comincia a ingranare. Ne sono così convinto che non ho esitato ad affidargli una mia storia, a cui tengo molto, dal titolo "Pionieri" (sarà la sua successiva). Mi sono dimenticato di qualcosa? Può darsi. Vorrà dire che riprenderemo il discorso.
