sabato 3 marzo 2012

VIVE LE ROI!

Diamo i numeri 17

Si sa che, vista l'illustre omonimia, il “reuccio” del fumetto bonelliano è Claudio Villa, l’unico illustratore che praticamente ha disegnato tutti i personaggi dell’editore di Via Buonarroti, sia nella “foto di famiglia” che ritrae l’attuale squadra bonelliana all’apertura del sito della casa editrice (il suo primo disegno del gruppo di eroi risale a ben prima dell’apertura del sito, ed e poi andato ampliandosi a ogni nuovo characters lanciato dall’editore), sia per la cover del volume “Tutto Bonelli” edito dalla Glamour nel 1997, nel quale il disegnatore di Lomazzo ha ritratto tutti gli eroi storici della casa editrice, da Occhio Cupo a Capitan Fortuna, da Furio alla Pattuglia dei senza Paura. Insomma, nessuno può dire di aver disegnato più personaggi bonelliani di Claudio Villa, almeno a livello di semplici illustrazioni. Ma se invece vogliamo parlare di storie a fumetti complete, chi è il “re” del fumetto bonelliano? Chi il disegnatore che si è cimentato con più personaggi?

Sono molti gli autori che si contendono questo tipo di primato. Disegnatori come Brindisi, Giardo, Simeoni, Giez, Freghieri o Diso possono vantare di aver collaborato a sei personaggi. Altri, come Alessandrini, D’Ami, Polese, Bignotti o Siniscalchi possono vantare collaborazioni addirittura con otto testate. Soltanto un paio, però, possono vantare collaborazioni a nove serie: Calegari (tra cui Orient Express, uno One-shot e alcune serie minori, oltre a Tex, Storia del West, Ken Parker e Mister No) e il protagonista di questa puntata di “Diamo i numeri”, Corrado Roi, il “re”, anzi le Roi, del fumetto bonelliano.

Corrado Roi (il tenebroso nella foto qui accanto con Cristina Pajalunga e José Carlos "Zeca" nella redazione di Via Buonarroti) esordisce in casa Bonelli col quarto albo di Dylan Dog, esattamente 25 anni or sono, il suo tratto particolare lo fa accostare da subito ad un grande del fumetto italiano, Dino Battaglia. Roi non è solo qualità (personalmente lo ritengo uno dei migliori disegnatori italiani), ma anche quantità, il che spiega anche le collaborazioni a molte testate della case editrice; dal suo esordio a oggi ha tenuto una media di 250 tavole l’anno (in questo lasso di tempo risulta quarto per numero di tavole pubblicate dietro a Ferri, Freghieri e i fratelli di Vitto), toccando nell’anno appena trascorso la cifra record di 724 tavole, risultato che tanto scalpore a suscitato oltreoceano; ovviamente si è trattato di una serie di fortunati eventi, che hanno fatto si che in un solo anno venisse concentrata la produzione di un triennio circa.

Corrado Roi ha realizzato in questi anni la bellezza di 6168,5 tavole pubblicate su albi della SBE (a cui ne andrebbero aggiunte almeno altre 140 di personaggi bonelli ma di pubblicazione extrabonelliana). Il virgola cinque si deve al fatto che nell’89 per Mister No, il nostro, ha realizzato una storia di 213 tavole in coppia con Della Monica su testi di Ongaro (unica sua esperienza, fino ad oggi, a quattro mani). A questa “mezza” storia ne vanno aggiunte altre 60 per mettere insieme le oltre seimila tavole roiane. 52 sono le tavole realizzate a colori: 32 per Dylan Dog (sul terzo color fest) e 20 per Martin Mystère (sul numero 300). Ce ne sarebbero altre 46 a colori di Dylan; furono realizzate nel momento di massimo splendore del personaggio, per Comic Art su testi di Tiziano Sclavi, e curiosamente non sono mai state ristampate dalla Bonelli, neanche sulla collana Superbook.



Il migliore anno per l’autore di Laveno-Mombello, inteso come quantità di tavole pubblicate, è stato quello appena trascorso con il record di 724 tavole, seguito dalle 389 tavole del 1989 e le 376 del 199: in entrambe queste occasioni Roi si era piazzato terzo nella classifica annuale. Nel palmares del disegnatore figurano anche un quinto posto (all’esordio nel 1987) e altre 4 presenze nella Top Ten. Due gli anni “da dimenticare”: nel 1996 e nel 2006, infatti non è stata pubblicata su albi bonelliani alcuna tavola di Roi.


Delle 60,5 avventure disegnate da Corrado ben 48 sono di Dylan Dog, seguono Brendon con 4, Martin Mystère con 3, poi Dampyr, Julia, Magico Vento, Nick Raider e Zona X con 1 e chiude, appunto, Mister No con 0,5.A livello di tavole, questa la graduatoria:

Dylan Dog 4674 tavole
Brendon 536
Martin Mystère 316
Nick Raider 128
Julia 126
Mister No 106,5
Zona X 94
Dampyr 94
Magico Vento 94

L’avventura più lunga disegnata dal varesino è stata “I peccatori di Hellborn”, 236 pagine scritte da Faraci per il decimo gigante di Dylan Dog; la più corta, sempre dell’Indagatore dell’Incubo, è “La cantina” solo 12 pagine, scritte da Sclavi e apparse nel 1991 sul primo almanacco della Paura, seconda delle tre collane tenute a battesimo da Roi; la prima era stata nel 1987 il Dylan Dog Special, la terza sarebbe stata nel 1992 Zona X. A proposito: qui di seguito le 15 collane che hanno ospitato le oltre seimila pagine illustrate da Corrado.

Dylan Dog 3076 tavole
Dylan Dog Speciale 832
Brendon 376
Dylan Dog A. Gigante 330
Martin Mystère 316
Maxi Dylan Dog 282
Brendon Speciale 160
Nick Raider Speciale 128
Julia 126
Collana Almanacchi 122
Mister No 106,5
Dampyr 94
Magico Vento 94
Zona X 94
Dylan Dog Color Fest 32

Tante le pagine pubblicate su collane fuoriserie, esattamente 1886, che fanno di Roi, a oggi, il nono disegnatore di speciali bonelliani. Essendo il globetrotter delle collane dell’editore di Via Buonarroti, Corrado ha avuto l’occasione di collaborare con ben 18 sceneggiatori:

Chiaverotti 1134 tavole
Sclavi 950
Ruju 846
Castelli 484
Manfredi 470
Mignacco 470
Marzano 376
Barbato 254
De Nardo 254
Faraci 236
Nizzi 128
Berardi 126
Ongaro 106,5
Boselli 94
Ferrandino 94
Masiero 94
Enna 32
Recagno 20

Nel curriculum bonelliano di Corrado Roi, infine, figurano anche 77 copertine: 44 per Brendon e 33 per Dylan Dog Grande Ristampa. Anche per stavolta è tutto; alla prossima.

Saverio Ceri