mercoledì 29 giugno 2011

L'ALBO DEI MORTI VIVENTI 2

Qualche giorno fa, ho fatto un elenco di alcune piccole pubblicazioni di recente uscita ma di ridotta tiratura e scarsa distribuzione, che però sono o potrebbero essere interessanti per i bazzicatori di questo blog. La lista di questi albi non era completa, ed ecco dunque il sequel.

Il primo e più curioso albetto è quello che vedete qui accanto. Si tratta di uno spillato di trentadue pagine, di un formato più o meno bonelliano, distribuito (immagino gratuitamente) in occasione della XXI Comiconvention di Milano, il 7 maggio 2011. All'interno è contenuta una storia di 18 tavole intitolata "Bird", ovvero "Ma che fine ha fatto l'uccello di Zagor?". Già il sottotitolo fa capire che si tratta di una goliardata, del tipo della nota filastrocca "L'uccello in chiesa" (quella del prete che, cercando di individuare chi ha catturato un passero ferito rifugiatosi nei pressi del suo confessionale, crea un malinteso dopo l'altro rivolgendosi ai fedeli, come in questo passaggio: "Riprese: Già dissi e torno a dire /che chi prese l'uccello deve uscire /ma mi rivolgo con voce chiara e estesa / solo a chi l'uccello ha preso in chiesa").

Infatti, nella prima tavola, il simbolo dell'aquila che fa bella mostra di sé sul petto di Zagor, improvvisamente prende il volo. Dopodiché, eroi di tutti i tipi (del cinema e del fumetto) si mettono alla ricerca dell'... uccello dello Spirito con la Scure. Vediamo infatti coinvolti nella caccia Tex e Dylan Dog, Batman e James Bond, Diabolik e Martin Mystère, e molti altri, tutti messi in parodia nel rispetto delle caratteristiche di ciascuno, sia pure in chiave goliardica. Si tratta di un'operazione non autorizzata, castigata nei disegni ma non nelle allusioni, certo destinata a suscitare perplesità in alcuni ma anche sorrisoni maliziosi in molti altri. Autore ne è il versatile Antonio Montanaro, che si dimostra abile nel gestire differenti stili e perfino talentuoso in certi passaggi. La cosa singolare è che nell'introduzione vengono citati e accostati il mio nome e quello di Sergio Bonelli, a cui Montanaro ha fatto leggere il suo fumetto in anteprima. "Bonelli, pur apprezzando il mio lavoro, non ha gradito (facendomelo notare con garbo) il doppio senso che è alla base di 'Bird'. Moreno Burattini invece mi ha addirittura ringraziato di averlo fatto sorridere di gusto". Dal che si dimostra che, quanto a umorismo, io sono di bocca buona mentre Sergio è un buongustaio. E infatti, a me la filastrocca dell'uccello in chiesa ha sempre fatto ridere (e non nego di aver scritto io stesso un po' di versi goliardici dello stesso tipo). Per maggiori informazioni, provate a visitare il sito della Comicovention





















Il secondo albetto da segnalare è una vera e propria fanzine, spillata e stampata alla vecchia maniera, non saprei dire se fotocopiata o riprodotta in offset, intitolata "Comicguia" e realizzata a Valencia, in Spagna. In copertina si annuncia un dossier interno dedicato ai cinquanta anni di Zagor: "50 aniversario del gran heroe". All'interno, 18 pagine su 36 sono in effetti dedicate allo Spirito con la Scure, con una sezione in cui si traccia un quadro delle edizioni spagnole dell'eroe di Darkwood, risalenti agli anni Settanta e Ottanta.

La cosa singolare, e che mi riempie di immotivata soddisfazione, è che l'articolo, al di là di poche vignette tratte da "La foresta degli agguati" e "Zagor Racconta", è illustrata soprattutto da immagini di Giuseppe Prisco tratte da una storia che reca la mia firma (una, peraltro, fra le mie preferite tra quelle da me scritte), "Un capestro per Gambit", di cui vengono riprodotte addirittura quattro intere tavole. Il tutto è stato realizzato da Francisco Tadeo Juan. Per ricevere la pubblicazione, potete provare a scrivere a Editor Manuel Aguilar, 17 -7a - 46001 Valencia.

Sul nuovo numero di Cronaca di Topolinia, quello datato Giugno 2011, la puntata della rubrica "Darkwood Monitor" curata da Daniele Bevilacqua, mi riguarda da vicino. Infatti, l'articolista dedica la sua attenzione all'edizione croata del libro "Gallieno Ferri, una vita con Zagor", scritto da me e da Graziano Romani. Non è tanto il testo del saggio, però, ad attirare l'attenzione di Bevilacqua (essendo, in questo caso, un testo in croato), ma la parte iconografica aggiunta dal curatore Damir Zovko, grande collezionista di tutto ciò che è ferriano. Si tratta di ben 135 disegni del Maestro di Recco, inediti o poco visti: copertine non utilizzate, disegni di prova, stampe distribuite nelle mostre, copertine di riviste o fanzine, eccetera. Cronaca di Topolinia è una rivsta che vale sempre la pena di essere acquistata, e non solo per la rubrica di Daniele (che fu, con Giuseppe Pollicelli, uno degli animatori dello Zagor Club, attivo alla fine degli anni Novanta). Grande formato, ottima carta, stampa a colori, trentasei pagine spillate. Si può richiedere sul sito www.cronacaditopolinia.it.

A proposito di Gallieno Ferri, l'ANAFI (l'Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell'Illustrazione, di cui vi ho già parlato) ha pubblicato un albo spillato che permette di riscoprire una storia disegnata dal Maestro ligure durante il suo periodo francese, negli anni Cinquanta. Si tratta del primo episodio della serie "Dan Luky", dal titolo "Emigranti", ventiquattro tavole in bianco e nero, di cui Fergal firmò l'uno e il due. Uscirono sulla testata western "Flambo" sui numeri 2 e 3 di agosto e settembre 1959, dunque nella fase finale della sua collaborazione con gli editori d'Oltralpe. Ci sono tutti i segni dell'avvicinamento allo stile che lo avrebbe fatto amare in tutto il mondo: nel 1960 sarebbe avvenuto l'incontro con Guido Nolitta. Imperdibile.