"Il fatidico incontro è avvenuto a Istanbul il 4 novembre dello scorso anno, in un ristorante proprio sotto a uno dei due ponti tra Europa e Asia. Ad abbracciarsi come fossero amici di vecchia data, mentre era la prima volta che si trovavano l'uno di fronte all'altro, erano Gallieno Ferri, il creatore grafico di Zagor (quello letterario è Guido Nolitta, alias Sergio Bonelli) e Levent Çakir, l'attore che, negli anni Settanta, ha interpretato lo Spirito con la Scure in due film turchi. A un certo punto, l'attore si è alzato in piedi richiamando l'attenzione di tutti i commensali presenti nella sala, che nulla sapevano, e ha detto: 'Signori, scusate se interrompo la vostra cena. Io sono Levent Çakir e qui accanto a me c'è uno dei più grandi autori di fumetti del mondo, Gallieno Ferri, che ha disegnato Zagor'. Nel locale tutti si sono alzati in piedi per applaudire". Questo aneddoto, di cui lo scatto fotografico poco più sotto è fedele testimonianza, è raccontato nel contesto di un più lungo articolo che ho scritto per la rivista Nocturno, e che è stato pubblicato sul n° 103 della rivista, datato marzo 2011, appena uscito in edicola.
E' la mia terza collaborazione con lo staff della testata. Delle prime due vi ho parlato in due diversi post apparsi qualche mese fa su questo stesso blog. In un box scritto dal direttore editoriale Mauro Gervasini si invitano i lettori di Nocturno a visitare proprio questo mio spazio in rete, e ovviamente ringrazio. Peraltro, sono reduce dall'incontro zagoriano del cinquantennale svoltosi questa mattina a Milano nell'ambito di Cartoomics, che si è svolto alla presenza di un foltissimo pubblico che ha coperto di applausi e di entusiasmo Guido Nolitta e Gallieno Ferri, ancora l'uno accanto all'altro dopo cinque decenni: fra le tanti mani che ho strinto, due particolarmente calorose erano di un paio di giovani lettori nocturniani che mi hanno detto di aver letto il mio pezzo sull'ultimo numero e di averlo molto apprezzato. L'argomento è quello dei due film turchi di Zagor interpretati da Levent Çakir, di cui altre volte abbiamo parlato.
Insieme al mio pezzo, avevo fatto giungere alla rivista anche il testo di una intervista allo stesso Çakir pubblicata nel 1999 su un giornale di Istanbul, tradotta da Ivo Lombardo (uno scrittore veneto, autore di molti libri e di alcune sceneggiature di Dampyr di prossima uscita) con la collaborazione di Ebru Bengisu. Lo spazio tiranno ha impedito a Nocturno di pubblicarla. Poiché è molto interessante, la metto qui sotto a disposizione di tutti.
INTERVISTA A LEVENT ÇAKIR
INTERVISTA A LEVENT ÇAKIR
Nato nel 1950 nel villaggio di Edirne Taslisekban, Levent Çakir trascorse la sua infanzia ad Edirne. Il suo vero nome è Sükrü Ocak. Dopo aver completato i cicli della scuola primaria e secondaria, lasciò la scuola per intraprendere la carriera di acrobata. Nel 1966-67 iniziò l'attività cinematografica, esibendosi in "Bozkurtlar Geliyor" diretto da Cavit Yörüklü. Interpretò alcuni ruoli in film d'avventura e super eroi, dove erano stati richiesti attori con capacità acrobatiche. Il primo film che lo vide protagonista fu "Zagor Kara Korsan'in Hazineleri" (Zagor e il tesoro del Pirata Nero) diretto da Nisan Hançer. Verso la fine del 1973 Levent Çakir partì per il servizio militare. Successivamente, a Sivas Temeltepe, si unì alla squadra di tiro balistico alla Scuola di Fanteria di Tuzla. Partecipò a diverse gare con armi da fuoco. Dopo il servizio militare, ritornò all'attività cinematografica, ma non accettò la proposta di andare a Yesilçam ("Pino Verde" - la Hollywood della Turchia) per conto di una società produttrice di film porno. Si stabilì in Izmir nel 1978 e costituì una società di produzione di foto-romanzi per riviste. Nel 1981 tornò al cinema a Yesilçam, incoraggiato da Remzi Jöntürk. Ma dopo aver vissuto una serie di vicende spiacevoli a Yesilçam, si allontanò nuovamente, per tornarci dopo l'incontro con Gani Savata, che insistette per girare un film con lui. Levent Çakir accettò la proposta e si inserì nuovamente nel circuito cinematografico. Gli ultimi ruoli interpretati sono stati un imam in "Drejan", il migliore amico di Salih Güney (l'interprete di Kaptan Swing - Il Comandante Mark) in "Otostop" e un comandante Turco in servizio al confine con l'Iraq in "Sinir".
Intervistatore: Lei debuttò molto giovane al cinema con "Bozkurtlar Geliyor" di Cavit Bozkurt. Dopo, il suo primo ruolo da protagonista fu quello di "Zagor" nei due film che sono realizzati lo stesso anno. Può spiegare come venne scelto al ruolo di Zagor?
Levent Çakir: Ero molto giovane. Era venuto da me Hüseyin Zan (noto attore e regista degli anni 60) per dirmi che aveva un ruolo per me, e mi invitò nell'ufficio della "Yerli Film": Ricordo che c'erano solo un tavolo di legno e due sedie. Mi presentò al produttore Hasan Tual, dicendo: "Questo ragazzo ha un grande talento, è proprio il tipo che cercate"". Hasan Tual rispose per l'occasione: "Oh, Hüseyin! Zagor non sarà un film così semplice; richiede molta azione, bisogna saltare con grande agilità... sai, non è per tutti!" Appena finì di pronunciare quelle parole, balzai subito sul tavolo ed eseguii una capriola a rovescio. Hasan Tual rimase stupefatto, e disse: "OK, diamo inizio alle riprese!". Giusto il tempo di redigere il contratto e cominciammo le riprese di "Zagor Kara Korsan'in Hazineleri" (Zagor e il tesoro del Pirata Nero) ad Aspendos, Antalya. Tra gli attori di quel film: Yavuz Selekman, Kazim Kartal, il noto burattinaio Nevzat Açikgöz nel ruolo di Cico, e Nuri Kirgeç nel ruolo di Digging Bill. Il regista era Nisan Hançer. Ricordo una scena interessante del film. Già al primo giorno di riprese devo lottare con Kazim Kartal e mi tocca buttarlo giù dalla cima di un faro alto 15 metri (per l'occasione venne gettato un manichino). La scena venne girata senza problemi. Il regista poi mi disse: " Levent, adesso vai giù per le scale". Io avevo già letto le avventure di Zagor, e sapevo che lui non era il tipo da scendere una scala. "No!" risposi. "Zagor non scende le scale! Qui io potrei saltare.". Il regista cercò di fermarmi, ma il suo tentativo fu inutile. "Io salto lo stesso, voi girate!" urlai. "Sicuramente lasceremo questa scena per l'ultimo giorno delle riprese..." proferì, preoccupatissimo, il regista. Alla fine, prendendo le dovute precauzioni, mi lanciai da 15 metri, atterrando con una capriola. Lasciai tutti a bocca aperta. Le riprese del film andarono molto bene. Nisan Hançer riferì ad Hasan Tual che stavo diventando un vero Zagor, e avevo perfino fatto un salto da un faro. Hasan Tual rispose: "Bene! Allora organizza un nuovo scenario per il prossimo film!" E, così, abbiamo fatto anche il secondo film "Zagor Kara Bela" (Zagor e il pericolo nero).
Intervistatore: Quale fu la reazione quando il film uscì nelle sale?
Levent Çakir: Allora il mercato cinematografico era dominato dai film stranieri o da film con attori turchi famosi. L'uscita di Zagor fu un rischio commerciale. Non venne fatta molta pubblicità a riguardo. Inoltre, "Zagor Kara Korsan'in Hazineleri" venne penalizzato dai proprietari delle sale per essere in bianco e nero, al contrario dei film Americani, tutti a colori. Alla fine Hasan Tual stabilì un accordo con "Beyoglu Rüya cinema": tenere il film nelle sale solo per una settimana! Subito dopo, uscì il secondo film "Zagor Kara Bela". Quel film ebbe un certo successo, soprattutto in Anatolia; in particolare, piacque molto ai bambini. Hasan Tual realizzò dei buoni introiti.
Intervistatore: Da bambino io guardavo quei film. Erano di buona qualità, rappresentavano il fumetto così com'era. Ma c'era una differenza, che da bambino mi incuriosiva. Zagor nel fumetto grida "Ahyaaakk" ma nel film grida "Yihuu". Perché?
Levent Çakir: Questo è un particolare che non mi venne reso noto. In quel momento i film non venivano realizzati con l'audio. Erano altri che facevano il doppiaggio. Per cui questa è una situazione dovuta ai doppiatori. I responsabili approvarono la variazione.
Intervistatore: I film sono stati poi distribuiti anche all'estero?
Levent Çakir: Credo in Grecia, in Germania, e in Iran questi film trovarono un loro mercato come film e video.
Intervistatore: Dopo i due film di "Zagor" lei si cimentò in vari tipi di film di fumetti e super eroi. Lei era uno degli attori più richiesti in questo settore. Parliamo un po' di quei film.
Levent Çakir: Interpretai circa 250-300 film, molti dei quali di super eroi. Uno di questi, diretto da Melih Gürgen è "Maskeli Üçler" (1972). Con me c'erano anche Safiye, Metin Yanki e Behçet Nacar. Inoltre, questo film fu anche la prima esperienza per Melih Gürgen come regista. Poi lui raggiunse un alto grado di popolarità con il film "Parçala Behçet" (1972) con Behçet Nacar come protagonista. Comunque, il film "Süper Adam", diretto da Cavit Yörüklü con Fatma Karanfil come protagonista, fu la mia prima esperienza nei film di super eroi dopo Zagor. Così per la prima volta indossai il costume di Super Adam e poi continuai a lavorare con Cavit Yörüklü. Lo stesso anno lavorai a film "Kizil Maske'nin Intikami", "Çilgin Kiz" e "Üç Süper Adam". Poi, sempre insieme, con Yilmaz Serif, nel film "Profesyoneller", un western diretto da Yavuz Yalinkiliç: versione turca del film italiano "Le colt cantarono la morte e fu... tempo di massacro" (1967), con Franco Nero e George Hilton. Lì interpretai il ruolo che fu di Franco Nero. Dopo il 1972, Melih Gülgen continuò con l'attività di regista. Nello stesso anno recitai in "Yarasa Adam :Bed Men", un film molto commovente, dove mi ero molto ben adattato al ruolo di super-eroe. In "Yarasa Adam" i titoli di coda mostrano la regia di Güney Kosova, in realtà il regista era Savas Erisçi. Qualche anno prima, subito dopo Zagor, quando interpretavo "Süper Adam" con Cavit Yörüklü, avevamo firmato un nuovo accordo con la casa di produzione "Birlik Film-Müfit Ilkiz". Dopo il 1972 avrei dovuto lavorare sia per "Birlik Film-Müfit Ilkiz" che per Hasan Tual. Hasan Tual mi offrì un ruolo di "Super Adam", già fatto con "Birlik Film- Müfit Ilkiz". Allora feci presente ad Hasan Tual: "Lavorerò con te sia per un altro Zagor, o per altri ruoli, ma farò "Super Adam" solo con "Birlik Film- Müfit Ilkiz", perché ho già cominciato con loro." Non siamo riusciti a trovare un accordo, così abbiamo rescisso il contratto con Hasan Tual. Poi Hasan Tual riuscì a fare "Üç Dev Adam", con Aytekin Akkaya e Yavuz Selekman. In effetti, avrei dovuto esserci io, ma non fu possibile per la rescissione del contratto.
Intervistatore: Da chi sono stati creati i costumi di "Süper Adam" o "Killingler"?
Levent Çakir: Non mi ricordo il nome. Erano comunque tutti prodotti a Galatasaray.
Intervistatore: Chi erano i suoi registi preferiti? Levent Çakir: Mehmet Aslan, Natuk Baytan, Çetin Inanç, Cavit Yörüklü e Melih Gülgen. In genere mi sono trovato abbastanza bene con tutti. Nel senso che ognino faceva il suo lavoro.
Intervistatore: Fino alla chiamata militare avevi interpretato tutti film dello stesso genere. Al suo ritorno dal servizio militare, questo filone terminò. Che cosa era successo?
Levent Çakir: Tornato dal servizio militare, ho trovato che i produttori e i registi avevano dato una svolta porno a quegli stessi film. Alcuni rinunciarono, altri accettarono svolta porno per sopravvivere. Rimasi lontano dal cinema per due-tre anni. Ero occupato con la produzione di fotoromanzi per le riviste. Poi tornai a cinema, incoraggiato da Remzi Jöntürk. In quel periodo c'era la moda dei film con i cantanti. Nel 1981-1982 partecipai a uno di quei film con Ibrahim Tatlises. Ho un brutto ricordo di quel film, dove interpretai il ruolo del fratello cattivo. Non mi piaceva quel tipo di ruolo. E dopo questo film mi vennero offerti sempre ruoli di cattivo. Nel 1986 interpretai il ruolo di Kiyan Selçuk nella serie "Osmancik", prodotta dalla TRT. Le riprese durarono per più di un anno. Ma il prolungarsi delle riprese dei film di quella serie non mi consentì di trovare un altro lavoro. Per cui fui costretto a vendere la mia casa di Istanbul (mi ero anche stancato di Istanbul) e tornai a vivere ad Edirne. Tra l'altro, in quel periodo Yesilçam venne letteralmente invasa da produttori e gente che guardava al cinema solo come macchina per far soldi, per cui non ci volli tornare. Alcuni problemi a Yesilçam derivano da forti contrasti tra gli attori famosi che monopolizzavano la scena, e da comportamenti inadeguati. Pur essendo io uno dei fondatori di SODER (Associazione dei Attori Cinematografici), fui espulso dall'associazione per non creare ulteriori problemi con le mie continue rimostranze. Ecco perché oggi non posso andare in pensione. Se ci fossero stati più produttori intelligenti, come Türker Inanoglu, avremmo potuto salvaguardare meglio la Yesilçam. Purtroppo, molti documenti sono stati distrutti.
Intervistatore: Vive ancora a Edirne?
Levent Çakir: Sì! Ho un figlio di 19 anni. Si chiama Özgür, suona molto bene il pianoforte. spero tanto in un suo futuro luminoso. Una volta ogni tanto vengo a Istanbul per vedere alcuni amici, come Gani Savata, con i quali abbiamo recitato insieme.