domenica 23 ottobre 2011

IL GIORNO PIU’ LUNGO

La mia collezione di aforismi, che vado mettendo insieme dai tempi del liceo (conservo ancora i quaderni dove mi segnavo quelli che andavo scoprendo nel corso delle mie letture, più quelli che venivano in mente a me), è ormai sterminata. I libri che li raccolgono riempiono di ripiani di un metro ciascuno. Tuttavia, nonostante la vastità della raccolta, credo di essere in grado di citare a memoria, o almeno di ricordare il senso e gli autori, di parecchie sentenze più o meno su ogni argomento di cui mi capiti di parlare. Insomma, mi ci orizzonto e mi pare di saper citare a proposito. Perciò, scovando per questo articolo il titolo “Il giorno più lungo”, mi è subito venuto in mente che si tratta di un libro di Cornelius Ryan. Fu un pilota alleato durante la Seconda Guerra Mondiale (era irlandese di nascita ma nel 1950 fu naturalizzato cittadinoamericano), divenuto un formidabile narratore di eventi bellici nei vent’anni successivi alla fine del conflitto. “The longest day” è un romanzo (del 1959) che comprai usato su una bancarella ormai moltissimi anni fa e che dovrei ancora avere da qualche parte. Ovviamente, il giorno più lungo è il D-Day dello sbarco in Normandia. Ed eccomi ricordare il più celebre aforisma di Ryan, che per essere stato scritto da un aviatore è davvero significativo: “Non è vero che il tempo vola. Precipita”.

Come negarlo, visto che ormai Lucca Comics è di nuovo alle porte e a me sembra che la precedente edizione si sia chiusa ieri? In “Diario di scuolaDaniel Pennac si sofferma a meditare sulla diversa percezione del tempo che hanno gli adulti e i ragazzi: per un bambino, un anno è un’eternità e il suo futuro è il giorno dopo; più che si invecchia, più i mesi e gli anni passano in un battibaleno. Dunque, sono andato a dormire dopo l’ultimo giorno di Lucca Comics 2010, mi sono risvegliato oggi e si apre l’edizione 2011.

Il giorno più lungo della kermesse che si appresta a venire inaugurata (a dispetto di tutte le burocrazie e i potentati locali che hanno cercato, mai come quest’anno, di ostacolarne lo svolgimento) sarà sicuramente, almeno per quanto mi riguarda, domenica 30 ottobre. Chi di voi è interessato ai fumetti bonelliani e ha in programma di venire a Lucca (un’esperienza imprescindibile da fare, come il pellegrinaggio a La Mecca per i musulmani, almeno una volta nella vita) e intende trattenersi per un solo giorno, sarebbe bene che scegliesse la domenica. Se i giorni fossero due, aggiungete il lunedì per non perdervi le firme allo stand Bonelli di due personaggi rari a incontrarsi come Marco Torricelli e Massimo Pesce, autori fra l’altro di due bellissimi disegni da distribuire gratuitamente, sottoforma di stampe con il timbro ufficiale, a chiunque ne faccia loro richiesta (almeno fino a esaurimento della tiratura limitata). Peraltro, aggiungo che le stampe Bonelli, da quando sono timbrate, hanno stimolato gli autori a dare il massimo: i disegni offerti al pubblico sono sempre più belli e spettacolari e vedrete a Lucca che meraviglie.

Ma torniamo al D-Day. Che cosa accadrà di tanto importante domenica 30 ottobre. Procediamo con ordine. Il primo appuntamento è per le ore 12, presso l'Auditorium della Banca del Monte: Giovanni Ticci, Graziano Romani ed io presenteremo ufficialmente, con un paio di illustri rappresentanti della Panini Comics e Luca Valtorta (direttore di XL), il nuovo concept album del cantautore ispirato da un eroe dei fumetti Bonelli: “My name is Tex”. Il disco, dalle sonorità country e folk, presenta una dozzina di canzoni (la maggior parte scritte per l’occasione, più alcuni traditional ispirati alla tradizione western e suggeriti a Romani da Sergio Bonelli) racchiuse da una copertina inedita di Giovanni Ticci. Io che lo sto ascoltando in anteprima da mesi, avendo seguito tutte le fasi della composizione, dell’arrangiamento, della registrazione e del missaggio, vi garantisco è che bellissimo. Se il disco su Zagor era decisamente bello, questo lo è molto di più. Ascoltare per credere. Allegato al CD, c’è un volumetto contenente un’introduzione di Sergio Bonelli e alcuni saggi firmati da Luca Boschi, Mauro Boselli e dal sottoscritto. Completano il volume due storie di Aquila della Notte apparse in passato al di fuori della serie e oggi praticamente introvabili, completamente ricolorate: “Un caldo pomeriggio”, di Nolitta/Ticci, e “Morte nel deserto”, di Nizzi/Ticci. Conclude il viaggio un breve fumetto inedito di Tex, scritto da Graziano Romani e illustrato sempre da Ticci. Vi sembrerà strano, ma per quanto possa essere interessante tutto il resto, questo ultimo racconto di due sole tavole realizzato per l’occasione vale il prezzo (peraltro decisamente economico) dell’acquisto. Ne riparleremo dopo che l’avrete letto. "My name is Tex" approderà in edicola, fumetteria e nei principali negozi di musica dal 3 di novembre, ma venire a sentir Graziano cantare dal vivo in anteprima qualcuno dei brani e farsi firmare il libro o la confezione del CD, secondo me non ha prezzo (ed è gratis, dato che per entrare nella Sala non occorre neppure pagare il biglietto).

Il secondo appuntamento è sempre lo stesso giorno, alle ore 14. Nell’auditorium del Palazzo Ducale, infatti, ci sarà un convegno in ricordo di Sergio Bonelli, intitolato “Da Guido Nolitta All’Avventura” e sarà dedicata al ricordo di Bonelli interverranno: il filosofo Giulio Giorello, lo sceneggiatore Mauro Boselli, il creatore grafico di Zagor Gallieno Ferri, il rocker Graziano Romani, e il sottoscritto che con Romani sono autore del saggio “Guido Nolitta: Sergio Bonelli sono io”. Sono previsti altri ospiti a sorpresa: saranno molti i personaggi pubblici chiamati a dire qualcosa sull’editore e sceneggiatore scomparso.

Alle 15.30, invece, dopo una breve interruzione, nella stessa, prestigiosa sede, si parlerà di Zagor e dei suoi primi cinquanta anni: si svolgerà un dibattito, condotto dal solito sottoscritto e organizzato insieme a Giorgio Giusfredi (che su FB sta dandosi da fare per promuovere l’eventro), ricco di filmati e immagini proiettate su un maxi schermo, con numerosi autori. Tra essi, oltre a Gallieno Ferri, ci sarà Marco Torricelli, autore del recente “Zagorone”. Per l’occasione l’Antica Zecca della città toscana ha coniato una speciale moneta, in edizione limitata: il direttore dell’istituzione la presenterà al pubblico, e consegnerà agli autori alcuni pezzi di fattura pregiata realizzati apposta per loro e alla fine dell’incontro sarà possibile far firmare a Ferri il certificato di autenticità allegato a ogni copia della medaglia, in vendita in un apposito stand durante i cinque giorni della kermesse.
Nel corso del pomeriggio zagoriano saranno anche presentate due iniziative editoriali: il mio romanzo “Le mura di Jericho”, con protagonista lo Spirito con la Scure (Cartoon Club) e il volume “Il sakem senza piume”, edito dall’ANAFI. Verranno inoltre distribuite due cartoline inedite realizzate da Marco Torricelli e da Marcello Mangiantini. Riguardo al volume ANAFI, il pezzo forte è sicuramente una storia di Zagor inedita realizzata e pubblicata in Francia e mai data alle stampe nel nostro Paese. Il racconto venne realizzato nel 1963 da autori locali, su licenza di Sergio Bonelli, e da allora ha rappresentato una sorta di araba fenice per gli appassionati: “Le sachem sans plumes”. Il volume conta 224 pagine b/n nel formato di 17x24. All’interno, una introduzione di Sergio Bonelli e interventi di Luigi Marcianò, Marco Andrea Corbetta e miei. Seguono una cronologia completa di Zagor e le schede biografiche di tutti gli autori e dei vari comprimari a cura di Luigi Marcianò e Giampiero Belardinelli. La opertina inedita è di Gallieno Ferri. Per saperne di più c'è il sito www.amicidelfumetto.it, oppure potete scrivere a info@amicidelfumetto.it. Per tutto il 2012, l'unico modo per avere il libro sarà quello di diventare socio Anafi. Dal 2013, le eventuali copie non cedute ai soci saranno messe in vendita a prezzo da stabilire. La quota sociale 2012 è di 75,00 euro, e dà diritto a 4 numeri della rivista FUMETTO e 2 volumi omaggio (uno dei quali è appunto quello su Zagor, “Il sakem senza piume”). That’s all folks. Ci vediamo a Lucca.