mercoledì 14 dicembre 2011

L’ULTIMO APPUNTAMENTO

E’ a Recco che si concluderà il lungo viaggio tra gli abitanti di Darkwood di tutto il mondo, cominciato nel novembre dello scorso anno sulle rive del Bosforo, a Istanbul, dove fu tagliata la prima torta in onore dei cinquant’anni dello Spirito con la Scure. Dei festeggiamenti durante le tante tappe, in Italia e all’estero, ho puntualmente parlato prima e dopo ogni evento. Il cinquantennale ha avuto i suoi momenti clou a Rimini, dove il popolo zagoriano si è stretto attorno a Sergio Bonelli, e a Lucca, quando con Gallieno Ferri tutti abbiamo ricordato Guido Nolitta.

Durante il mese di dicembre è previsto per sabato 17 un appuntamento a Borrello (Chieti), dove sarà ospite Mauro Laurenti, autore di una illustrazione celebrativa da cui è stata ricavata una cartolina dove verrà apposto uno speciale annullo filatelico. Ma nella stessa data è prevista l’inaugurazione di una mostra dedicata allo Spirito con la Scure in un’altra cittadina: Recco, in provincia di Genova. Là, presso il Centro Polivalente “Franco Lavoratori”, l’esposizione sarà visitabile fino al 26 dicembre: giusto in tempo per finire il bellezza l’anno del cinquantenario. Recco non è un luogo qualunque. Nessun luogo lo è, in verità (tutti i posti, in fondo, hanno un loro perché). Ma a Recco abita, da ben cinquantadue anni, proprio Gallieno Ferri. E dunque è lì che sono stati realizzati i primi disegni di Zagor, su un tavolo da disegno davanti a un’ampia finestra che consente una visuale mozzafiato sull’antistante golfo Paradiso. Nel nostro saggio dedicato al maestro ligure, io e Graziano Romani abbiamo raccontato di come Ferri e la moglie Rosella decisero di trasferirsi da Genova fino a lì.

Accadde poco dopo il loro matrimonio. Ai due capitava spesso di venire a Recco a mangiare con
sua moglie. «La focaccia al formaggio di Recco è un’istituzione», racconta Ferri in una intervista. «Recco, pur essendo sul mare, non è un paese di pescatori (come la vicina Camogli) ma ha tradizioni agricole. C’era una cuoca, la Manuelina, che, in una piccola osteria, oltre alle solite trenette con il pesto, preparava queste focacce fatte con il formaggio di capra (mucche non ce n’erano) e con la poca farina che i liguri scambiavano con l’olio. Così è nata la focaccia al formaggio, che ha fatto di Recco una capitale gastronomica». Non fu, ovviamente, soltanto la buona cucina ad attirare Gallieno nella cittadina sul Golfo Paradiso. C’era anche il richiamo del mare, con la possibilità che il luogo offriva di praticare la vela e il windsurf, e quella delle zone dell’interno, ricche di torrenti dove fare canoa, un altro sport molto caro al disegnatore. «La Liguria è una terra strana e affascinante», spiega ancora l’artista. «Spesso il paesaggio è arido e ricco di uliveti ma in altre parti, invero poco conosciute, dell’entroterra ci sono fiumi (che mi piace affrontare in canoa) che costeggiano paesaggi rigogliosi, ricchi di verde. Ci sono zone ricche di aironi, di animali che si trovano anche nella palude immaginaria di Darkwood. Le gole attraggono molto i canoisti come me. Mi piace essere, nel mio piccolo, un tipo avventuroso. Per chi non è esperto, certe rapide di secondo o di terzo grado (che faccio abitualmente) possono essere insidiose, ma per chi va un po’ in canoa non sono niente di particolare. Mi piace affrontare fiumi come l’Entella o il Vara, che racchiudono paesaggi favolosi, incantati, quasi inesplorati. E mi piace il mare, mi piacciono i suoi spazi sconfinati, mi piace la vela». Nell'illustrazione in apertura, realizzata all'inizio degli anni Novanta proprio quale omaggio a Recco, il disegnatore ha inserito un po' tutti questi aspetti del luogo che lo hanno convinto a mettere radici proprio lì.

Ferri e Rosella decisero dunque di comprare una casa affacciata sul mare. Gallieno ricorda che andando a visitare per la prima volta la villetta destinata a diventare sua, il venditore lo fece entrare nel salone principale che era ancora al buio, poi aprì le tapparelle: «Mi apparve la vista del golfo, e fu una visione così bella che decisi immediatamente che quella sarebbe stata la mia casa, anche se ciò avrebbe comportato, in quel momento, un notevole sacrificio economico». Nella casa di Recco sono nati i quattro figli di Gallieno: Fulvio, Curzio, Gualtiero e Rocco.

Se volete vedere anche voi il golfo (lo stesso su cui si affaccia anche Camogli, distante appena tre chilometri) e assaggiare la mitica focaccia, non vi resta che andare a visitare la mostra, organizzata dall’Associazione Culturale recchese “Le Arcate”. Meglio ancora, potreste partecipare all’incontro pubblico con Ferri e il sottoscritto, previsto per le ore 10 di sabato 17 dicembre 2011. Ci sarà anche la troupe televisiva del regista Riccardo Jacopino, che come sapete sta realizzando un documentario su Zagor.

Dato che non mi faccio mai mancare nulla, appena conclusa la presentazione recchese mi sposterò in un’altra città italiana. La mia presenza, infatti, è stata annunciata anche a Maranello, nello stesso giorno, alle ore 16. Presso “La Fumetteria” di Via Vignola 153 sarò accanto a Graziano Romani per il primo set acustico in cui il cantautore eseguirà i brani del suo disco “My name is Tex”. Prima dello showcase, a presentare l’album, oltre a me, ci sarà anche Luciano Tamagnini dell’ANAFI, più autori e ospiti a sorpresa. Qui di seguito trovare il videoclip ufficiale del brano. E’ evidente che tutti i texiani nel raggio di cento chilometri non possono esimersi dal partecipare.