Tra le storie Bonelli del 2017 preferite dai recensori di uBC c'è "Brezza di Luna".
L'articolo completo lo trovate qui.
Grazie a Cristian Di Clemente e naturalmente a Lola Airaghi, con la quale abbiamo in programma di dare un seguito alla storia.
Le 36 tavole di Brezza di Luna sono un piccolo grande capolavoro che da solo meriterebbe l’acquisto dello sperimentale albo Maxi di settembre, "I Racconti di Darkwood", che ha ospitato racconti brevi raccordati da una storia di stampo classico.
Sperimentazione è una parola che fa spesso a pugni con il pubblico zagoriano, dato che quest’ultimo è molto difficile da accontentare: una parte notevole di lettori (almeno a leggere i social) ritiene infatti che Zagor sia implicitamente terminato nel 1980 con Nolitta o non tollera un’interpretazione grafica che non ricalchi quella di Ferri (la cui longevità artistica, un “unicum” nel fumetto italiano, ha finito così per diventare, per certi aspetti, un “boomerang”).
In tale contesto, “Brezza di Luna” è una storia notevole, perché ha avuto il coraggio di sperimentare sia per gli aspetti grafici di “superficie”, sia per i contenuti, trattando un tema scabroso (un tempo tabù su Zagor) e adulto con crudezza ma anche con una delicatezza che incanta: è un racconto cupo illuminato da una luce di speranza universale, in cui l’odio e volontà di vendetta si trasformano in catarsi.
Complimenti, pertanto, a Moreno Burattini per il soggetto e a Lola Airaghi per la superba prova grafica ai disegni, con contrasti bianco/nero da incorniciare, di grande suggestione e intensità espressiva.
Cristian Di Clemente