mercoledì 20 giugno 2018

DARKWOOD, SARDEGNA



Dov'è Darkwood, la terra dei sogni, dell'incanto, e dell'Avventura? Dovunque si trovi (la collocazione tra Ohio e Pennsylvania è soltanto convenzionale), è probabile che ci sia una botola, o uno Stargate, che la metta in diretto collegamento con la Sardegna, luogo altrettanto arcano. Questa, almeno, è stata l'impressione che hanno avuto tutti i partecipanti, me compreso, al Rendez Vous degli Amici di Zagor che si è tenuto a Viddalba (Sassari), nel grande parco delle Terme di Casteldoria, dal 15 al 17 giugno 2018. Si è trattato della seconda edizione di un evento che si era già svolto lo scorso anno: dodici mesi dopo la manifestazione è cresciuta e da un solo ospite (Walter Venturi) si è passati a quasi una decina, con un moltiplicarsi anche degli appuntamenti in calendario e un aumento esponenziale del pubblico. Stampa e TV sarde hanno dato una copertura eccezionale prima, durante e dopo. Del resto, il Rendez Vous è stato organizzato in modo fantastico da Fausto Serra e dal suo gruppo di entusiasti collaboratori, radunati in una Associazione Culturale con una sede aperta tutto l'anno. che hanno coinvolto anche gruppi sportivi del luogo e la Pro Loco. 


Non si tratta della classica kermesse fumettistica con la sfilata dei cosplayer e l'area games, e neppure di una simpatica "pizzata" di appassionati. L'evento era intitolato solo a Zagor, e nel parco si sono ricostruiti vari scenari di Darkwood come la capanna e il villaggio indiano. Si è poi offerta a tutti i visitatori la possibilità di tirare con l'arco, sparare con la carabina, navigare in canoa sul Coghinas, fare il bagno nel fiume, arrampicarsi sulle rupi circostanti con una guida, tirare di scherma, cavalcare, mangiare carme arrostita sul luogo. C'è stato un concerto di Graziano Romani, tutti i disegnatori hanno fatto schizzi per chi li voleva, un mercatino di decine di bancarelle colorava gli spazi sotto gli alberi di eucalipto, un grande stand librario (quello della Libreria Azuni di Sassari) ha messo a disposizione un assortimento completo di pubblicazioni zagoriane e di merchandising (c'erano anche le prime tre strisce della nuova miniserie, andate esaurite). C'era il banco dei forum, con le riviste di SCLS e di ZTN, lo stand dell'Unicef con la Pigotta di Zagor. Io ho fatto il mio spettacolo di cabaret "Tra il serio e il faceto preferisco il faceto", recitando gli Utili Sputi di Riflessione e le Facezie che ho raccolto in tre libri. I partecipanti non erano solo i super-appassionati ma anche le loro famiglie, a cui si sono aggiunti curiosi e turisti che hanno affollato il parco scoprendo Zagor, di cui prima avevano magari soltanto sentito parlare. Il punto di ristoro ha servito oltre duecento pasti a pranzo e a cena, ogni volta. 


Gli autori ospiti hanno tenuto un incontro con il pubblico, a cui hanno partecipato gli zagoriani (in ordine alfabetico) Moreno Burattini, Gabriella Contu, Mauro Laurenti, Marcello Mangiantini,  Walter Venturi, e i non (ancora) zagoriani Bruno Enna e Antonio Lucchi (il primo sceneggiatore disneyano e dylandoghiano; il secondo bravissimo disegnatore di Adam Wild). Sono stati realizzati due portfolio, uno dedicato ai rendez vous dei trapper (disegni di vari illustratori) e uno con protagonisti gli antichi guerrieri Shardana (opera di Walter Venturi). Il quotidiano "La Nuova Sardegna" mi ha chiesto un articolo di presentazione dell'evento che ha pubblicato in prima pagina il giorno 15 giugno 2018 (data, peraltro, del 57° compleanno di Zagor). Trovate il testo in calce all'album fotografico che segue (foto in parte mie, altre raccolte in Rete). 



Non ho parole per ringraziare gli amici sardi organizzatori di tutto ciò. E non scrivo "amici" per modo di dire. Guardate le foto, e capirete perché. Grazie anche ai consegni d'avventura della squadra di Zagor di cui mi onoro di essere l'allenatore e il capitano che gioca anche in campo. Siamo una squadra fortissimi.


L'ingresso del Rendez Vous


Darkwood, Sardegna (il parco della terme sul fiume Coghinas)

La capanna di Zagor e il tam-tam


Ricostruzione perfetta






Ho sempre sognato di affacciarmi dalla finestra della capanna di Zagor







Il portfolio sui guerrieri Shardana, opera di Walter Venturi



Illustrazione di Walter Venturi per il portfolio sui Rendez Vous dei trappers




La copertina del portofolio



Bruno Enna si cimenta con il tiro con l'arco



Lo stand zagoriano della libreria Azuni di Sassari


Emiliano Longobardi della libreria Azuni di Sassari con la terza striscia della nuova miniserie di Zagor




Moreno Burattini con Fausto Serra, capo dello staff dell'organizzazione



L'incontro con Titan

La Pigotta di Zagor

Il villaggio indiano







Graziano Romani, Fausto Serra, Moreno Burattini e la capanna



Walter Venturi minacciato da Titan





I piccoli zagoriani crescono


Mauro Laurenti, Walter Venturi e Marcello Mangiantini al lavoro


Il concerto di Graziano Romani (alla batteria il disegnatore Antonio Lucchi)




Moreno Burattini guest star per due canzoni in duetto con Graziano Romani

Moreno Burattini e Gabriella Contu

Disegni di Moreno Burattini per tre giovani lettori calciatori

Marcello Mangantini



Riviste zagoriane e portfolio





Moreno Burattini disegna per i lettori

A cavallo!



Antonio Lucchi con la sua illustrazione per il portfolio dei trappe




L'eterna rivalità tra lettori di Zagor e di Tex




L'opuscolo con il programma 

Gabriella Contu


Utili Sputi di Riflessione e Facezie per tutti





In canoa sul Coghinas





Maialetti arrosto






Fausto Serra, il capo dell'organizzazione




Il disegno eseguito per me da Antonio Lucchi




Datemi un microfono e vi solleverò il mondo





Adesso aspettiamo una cassa di birra a casa per la pubblicità





Mauro Laureti e uno zagriano suo ammiratore


La sede dell'associazione degli Amici di Zagor a Viddalba (SS)


Nella sede dell'organizzazione del Rendez Vous a Viddalba (SS)


Graziano Romani e la moglie Paola in aeroporto ad Alghero, sulla via del ritorno.



In aereo al ritorno




ZAGOR SCOPRE LA DARKWOOD SARDA
di Moreno Burattini

articolo in prima pagina su "La Nuova Sardegna" del 15 giugno 2018

La Sardegna, terra di sogni e di incanti per antonomasia, è la perfetta location per ospitare il Rendez Vous degli Amici di Zagor, un personaggio storico del fumetto italiano (sulla breccia fin dal 1961, secondo solo a Tex). Anche Zagor, che i nativi americani chiamano “lo Spirito con la Scure”, vive in un luogo di sogni e di incanti, là foresta di Darkwood, il regno dell’Avventura, crocevia di tutti i generi e di tutte le emozioni. Nelle storie dell’eroe creato da Sergio Bonelli e Gallieno Ferri si respira il “sense of wonder” che da 57 anni stupisce i lettori di mezzo mondo (perché Zagor è pubblicato con successo anche in molti paesi stranieri). Lo Spirito con la Scure non è un superuomo ma un peacekeeper che lotta per aiutare chi subisce vessazioni o ingiustizie, ma prima di  arrivare alla vittoria, soffre. Non vince facilmente. E, a differenza di Tex, granito e monolitico, ha spesso de i dubbi e si interroga sul senso delle sue battaglie. Zagor non trionfa, ottiene giustizia o la ristabilisce dopo aver dovuto subire la forza del nemico, dopo essere stato messo in difficoltà, dopo aver ricevuto pugni e ferite. Non è un gradasso che si atteggia a primo della classe, di quelli che hanno sempre ragione loro, che non sbagliano mai. Zagor è un eroe dal volto umano, che valuta le ragioni degli avversari, che concede loro l’onore delle armi, che supera gli ostacoli stringendo i denti e soffrendo: i grandi obiettivi si raggiungono solo pagando un prezzo. 
Cinquantasette anni in edicola (il giorno del compleanno è proprio il 15 giugno) sono un risultato davvero invidiabile per una pubblicazione a fumetti, e il risultato è tanto più sorprendente se si considera che Zagor, apparentemente, sembra un personaggio d'altri tempi. La più incredibile impresa dello Spirito con la Scure è appunto quella di riuscire a trascinare con sé chi legge nel regno dell'avventura e dalla fantasia, ottenendo quella "sospensione d'incredulità" che è l'indispensabile passaporto per entrarci. I lettori credono al sogno incarnato dal loro eroe, mediatore fra la cultura dell'uomo bianco e quella dell'uomo rosso, e vivono insieme a lui le più mirabolanti avventure di ogni genere.  Il segreto del suo successo? Direi vincente che in origine ebbero Sergio Bonelli, e Gallieno Ferri di non legare il personaggio a un genere particolare, ma di incarnare qualsiasi avventura. Tutto questo offre ai lettori un menù molto ricco. Parte del successo deriva anche dal fatto che i diversi autori hanno mantenuto il personaggio al passo coi tempi, senza mai snaturarlo. Nella filosofia di Zagor si riconoscono lettori che formano una comunità piena di voglia di incontrarsi: gli zagoriani, come veri abitanti di Darkwood, danno vita a raduni ed eventi molto di più di quanto facciano i lettori di altri personaggi.