lunedì 4 novembre 2013

LA MIA LUCCA



Sento ancora gravare sulle mie stanche ossa i postumi delle quattro faticose giornate di Lucca Comics 2013. Del mio sollucchero lucchese ho già scritto in abbondanza lo scorso anno e vi rimando volentieri a tutte le considerazioni già fatte in occasione dell’edizione 2012, anche per quanto riguarda la parte relativa al cosplayer e ai games (su cui non mi ripeterò). Questa volta mi limiterò a raccontarvi la “mia” Lucca di quest’anno, concentrandomi sugli appuntamenti in cui sono stato coinvolto.

La conferenza sul futuro di Dylan Dog
Comincio con il dire che ci sono stati, inevitabilmente, decine di eventi a cui non ho partecipato anche se mi sarebbe piaciuto, perché impegnato altrove (tipo la presentazione di “Orfani” o l’incontro di “Fumo di China”); altri di cui non ho saputo nulla fino a quando non si sono verificati (tipo la conferenza sulla Bonelli in generale, con i più importanti autori invitati a raccontare la loro esperienza); altri ancora avvenuti in luoghi, orari, situazioni che in ogni caso escludevano la mia presenza o riguardanti pubblicazioni o iniziative distanti dal mio raggio di azione. A Lucca bisogna scegliere, non è possibile vedere tutto. Per cui, la cronaca che segue è estremamente parziale e non rende minimamente conto della incredibile varietà e ricchezza di proposte che la kermesse lucchese mette a disposizione dei visitatori.

Finalmente un cosplayer serio!

Non mi dilungherò neppure sulle bellissime mostre (alcune organizzate da Lucca Comics, altre dal Museo del Fumetto), né sulle feste, le cene e i cocktail (cose che di solito, se posso, evito), né sui Premi Gran Guinigi (pur essendo stato io in due diverse occasioni sia premiato che giurato), argomenti di cui in Rete troverete tutto e di più (faccio solo i complimenti alla bella e brava Paola Barbato, miglior sceneggiatrice 2013).

Giovedì 31 ottobre, di mattina, Lucca Comics è ancora vivibile

Paola Barbato e Gigi Simeoni

Padre e figlio, mie fedeli lettori, insieme a Lucca.
Mi fa piacere poter testimoniare, una volta di più, l'affetto e la stima con cui chiunque mi abbia riconosciuto mi ha salutato. Se dovessi valutare l'apprezzamento per mio lavoro sulla base delle strette di mano, le richieste di foto e di autografi, le dimostrazioni di fiducia e gli incoraggiamenti che ho ricevuto a Lucca non potrei che ritenermi appagato e soddisfatto e dunque motivato ad andare avanti. Poi si sa che le critiche ricevute altrove (da parte dei soliti detrattori ormai facilmente individuabili) non si possono e non si devono ignorare, per cui lo sconforto resta sempre in agguato. Trai più calorosi sostenitori ho trovato due persone, un padre e un figlio, venuti a Lucca insieme, fedeli miei lettori e appassionati del fumetto bonelliano in generale, informatissimi su tutto: fa piacere conoscere persone così.

Un lettore si è fatto autografare la custodia del cellulare

Paolo Bisi e Nicola Genzianella
Ugualmente non posso che essere contento degli incontri con amici disegnatori e colleghi sceneggiatori, professionisti e aspiranti, concordi nel ritenermi, bontà loro, una persona gradevole da salutare, e abbracciare, e abbastanza interessante con cui scambiare opinioni o con cui discutere ma anche scherzare. Non dico di essere stato considerato un punto di riferimento o un vecchio saggio ma certamente negli anni ho finito per venire ritenuto una figura di esperienza. Ho distribuito consigli e incoraggiamenti e credo di aver fatto il possibile per non trascurare nessuno. Ho anche ritrovato un mio vecchio maestro: Roberto Dal Prà, uno dei primi Autori con la A maiuscola a prendermi sul serio e a perdere il suo tempo con me quando ero un pivello alle prime armi. Gli ho detto quanto gli sono grato.

Io e Nik "Magenta" Guerra

Lucio Filippucci

Dopodiché, ecco quali sono stati i tre incontri con il pubblico a cui ho partecipato. Il primo, giovedì 31 ottobre, è stata la presentazione del volume “Zavor”, la garbata e divertente parodia di Zagor pubblicata da Cronaca di Topolinia, sceneggiata da Daniela Zaccagnino ed Elena Mirulla, illustrata dalla stessa Mirulla e colorata da Michela Cacciatore. Tre fanciulle scatenate, due delle quali (assente giustificata solo la disegnatrice) ho avuto il piacere di veder sedere accanto a me di fronte al pubblico, insieme a Marcello Mangiantini (dello staff del “vero” Zagor) e all’editore Salvatore Taormina. Un personaggio, questo, davvero encomiabile perché, indipendentemente dal fatto che le sue proposte figurino o non figurino fra le vostre preferite, è riuscito a trasformare una piccola fanzine in una Casa editrice presente a tutte le principali mostre mercato con un catalogo divenuto incredibilmente ricco di autoproduzioni fumettistiche stampate con cura e sempre rinnovato. Ce ne fossero di appassionati così, in grado di trasformare appunto la propria passione in una impresa economica capace di fare da palestra per giovani talenti e valorizzarne i lavori.

In mezzo a Michela Cacciatore ed Elena Mirulla mostro le mani per far vedere che non me ne approfitto
Michela Cacciatore e Daniela Zaccagnino
Di “Zavor” mi fa piacere riferire che anche io sono stato messo in caricatura dentro al fumetto, come personaggio del racconto (insieme a moltissimi altri). Le autrici, infatti, si sono scatenate nel riempire le loro tavole di ogni genere di citazione zagoriana, non limitandosi a inserire parodie dei classici personaggi nolittiani, come Hellingen o Supermike, ma utilizzando a piene mani anche gli amici e i nemici più recenti, da Ylenia la Vampira a Barranco. Questo conforta perché dimostra come lo Spirito con la Scure non sia un eroe cristallizzato al periodo di Guido Nolitta, la mummia cioè di se stesso e dei trionfi passati, ma sia ancora vitale. Del resto non si fanno parodie dei morti e degli sconfitti, la satira ha ragione di essere solo se prende di mira chi è ancora sul piedistallo. A proposito della mia presenza nel fumetto, Salvatore Taormina mi ha regalato la tavola originale in cui compaio, con gli autografi delle artefici: uno spettacolo! Grazie.

Io e Marcello Mangiantini
L'incontro di presentazione di "Zavor"

La tavola originale di "Zavor" in cui compaio come personaggio
Io e Daniela Zaccagnino mostriamo il pass di "autori"

La sala dell'incontro su Dylan Dog
Il secondo appuntamento ha avuto luogo sabato 2 novembre, subito dopo la conferenza sul nuovo corso di Dylan Dog, affollatissima e molto interessante (ho scoperto molte cose che non sapevo, perché non è che lavorando in Casa editrice a me raccontano sempre tutto in anteprima). Per fortuna, uscendo Recchioni e la Barbato la sala non si è svuotata ma, anzi, si è di nuovo riempita di pubblico texiano dato che si presentava il volume “L’avventura e i ricordi”, edito da Little Nemo, alla presenza del grande Giovanni Ticci. Il libro raccoglie infatti (in due diverse versioni, cartonata e in brossura), oltre ottanta illustrazioni originali del maestro senese, a colori e in bianco e nero, facenti parte della collezione di Giovanni Battista Verger.


Sergio Tisselli e Giovanni Ticci
Ricorderete un volume analogo dedicato ai disegni di Fabio Civitelli, di cui vi ho parlato qualche tempo fa. Come nel caso di Civitelli, anche in questo di Ticci ho avuto un certo qual ruolo, dato che ho commentato una per una tutte le illustrazioni, e ho scritto una lunga biografia ticciana (dato che in passato avevo dedicato all’autore un intero saggio scritto con Graziano Romani). A presentare con me la pubblicazione c’erano anche l’editore Sergio Pignatone e il poeta Mario Parodi, autore delle poesie western ugualmente raccolte nel volume. A completare il parterre vanno elencati il già citato Civitelli, giunto a presentare l’edizione “deluxe” del suo texone “La cavalcata del morto” (scritto da Mauro Boselli), edita da Little Nemo nel formato delle tavole originali, e Sergio Tisselli, autore di un bellissimo portfolio dedicato alle pistole del West, qualcosa da lasciarci sopra gli occhi. Il pubblico caloroso mi ha incoraggiato quando Civitelli ha riferito di come io abbia da poco completata la mia prima sceneggiatura di Tex (soltanto 32 tavole che verranno inserite in un Color del prossimo anno) destinate a venire illustrate da Giuseppe Camuncoli (autore di Spiderman!).

Il portfolio di Sergio Tisselli

Tisselli, Ticci e Pignatone alla presentazione Little Nemo
Fabio Civitelli
Infine, domenica 3 novembre, presso lo stand Panini, io e Gianfranco Manfredi abbiamo presentato il libro di Graziano RomaniL’arte di Ferri”, presenti l’autore e lo stesso maestro ligure. Grande festa e standing ovation per Gallieno, a cui davvero non sono mancati gli applausi e il calore della folla. Il libro, di cui io ho scritto la prefazione, è bellissimo. Fa il paio con “L’arte di Galep”, che Romani ha dato alle stampe (sempre con Panini) lo scorso anno, ma questo è ancora più riuscito e ricco di chicche. Ho assistito personalmente alla nascita del volume, seguendo Graziano mentre rovistava in ogni archivio della Bonelli alla ricerca di disegni inediti e cose mai viste, e l’ho immaginato fare lo stesso a casa di Ferri, a Recco, con la caparbietà dell’indagatore a caccia degli indizi. Una volta fatti riemergere, come tesori archeologici (ma di quei cimeli in grado di far palpitare il cuore anche a chi li ammira oggi), disegni stupefacenti, il rocker emiliano ha curato la riproduzione perfetta e maniacale delle minime sfumature di colore e dei colpi di pennello.

"L'arte di Ferri" e la cover originale della collezione di Giancarlo Orazi

Rispetto al saggio che io e lui abbiamo scritto nel 2009 proprio su Ferri, pubblicato da Coniglio, questo contiene meno testo ma una mole impressionante di illustrazioni, molte delle quali mai viste o viste pochissimo o comunque mai viste riprodotte in questo modo. Non solo dell’eroe di Darkwood si parla ma anche di Mister No e di tante altre cose disegnate dal maestro dal 1949 in poi. “L’arte di Ferri” riesce davvero a far capire perché il creatore grafico di Zagor sia così amato in mezzo mondo, e perché il suo segno risulti quello da cui non si può prescindere nel raccontare le avventure emozionali ed emozionanti dello Spirito con la Scure. Inevitabile il mio consiglio a non lasciarvi sfuggire questo volume.

Gallieno Ferri tra i cosplayer di Mister No e Zagor
Un momento della presentazione del volume "L'arte di Ferri" allo stand Panini
Gallieno Ferri allo stand Bonelli