giovedì 16 luglio 2020

ANDRA' TUTTO BEH

Zagor contro il Virus in una illustrazione di Joevito Nuccio


L'otto marzo, il giorno in cui in tanti scapparono da Milano saltando sul primo treno prima che entrassero in vigore i divieti di spostamento imposti dall'epidemia di Covid-19, io mi affrettai a rientrare in città perché sapevo che se fossi rimasto bloccato fuori non avrei potuto contribuire a mandare in edicola Zagor - così come sono riuscito a fare restando bloccato dentro. Ho lavorato in redazione per tre mesi, senza mai tornare in Toscana finché non ci è stato dato il via libera, andando a piedi in ufficio ogni pomeriggio, munito di autocertificazione, guanti e mascherina.  Durante il lockdown ho stemperato ansia e malumore anche scrivendo dei tweet sui giorni che stavamo vivendo, e quei brevi messaggi in bottiglia hanno finito per costituire il mio diario della segregazione domestica. Mi ha fatto piacere leggere qualche parola di apprezzamento da parte di chi diceva di sorridere di fronte a certe mie battute, e di sorridere c'era bisogno in quei giorni più che al solito.
Ho fatto una selezione di quei tweet, che trovate qui di seguito, divisi per argomento.



Battute

Ho letto che c’è chi contesta le battute sul coronavirus in quanto non ci sarebbe niente da scherzare. Meno male, invece, che si può almeno ridere in funzione catartica e che qualcuno ci tira su il morale.

Siccome si può avere il virus senza sintomi, stare bene non promette niente di buono.

Una volta delle città si sapeva dire il nome dello stadio o dell’aeroporto, adesso dell’ospedale.

Il coronavirus passerà alla storia come il primo virus trasmesso dallo spritz.

Sopravviveranno solo gli asociali.

Due sono stati i grandi temi dell’informazione durante il lockdown: il numero di morti da Covid e quando sarebbe ripreso il campionato di calcio.

Ma se mi facessero il tampone, potrei dire di essere stato tamponato?

La pandemia mi ha fatto scoprire città che non avevo mai sentito nominare prima: Codogno e Wuhan.

Sono contento di star male con un sacco di sintomi fastidiosissimi che però non assomigliano a quelli del coronavirus. 

Quando andavo a scuola io, le epidemie non succedevano mai.

Ora che anche allo stadio ci si può contagiare e i giocatori hanno paura del virus, capisco il senso del nome “FIFA”.

E io che pensavo che la pandemia forse un dolce come il pandoro, il panettone, il panforte e il pan di Spagna.


Chiusi in casa

Il focolaio domestico.

Più che a casa, siamo nel casino.

Chi vive la quarantena separato dall’anima gemella, passato il pericolo si sposa. Chi la vive in casa con lei, passato il pericolo divorzia.

Secondo me gli adolescenti di oggi vivono talmente tanta parte della loro vita sui social, che il fatto di non poter uscire pesa loro molto meno di quanto sarebbe pesato a noi.

Pur di avere qualcosa da fare in casa ho lavato anche i piatti puliti.

Se continuo a ingrassare, quando finirà la quarantena non potrò uscire perché non passerò dalla porta.

In questa epidemia, io che non sono mai andato a una manifestazione di piazza, sono partito avvantaggiato.

Stando tutti in casa risolveremo il problema del coronavirus, ma arriverà quello delle piaghe da decubito.



Contagio

Un altro virus al coronavirus: “complimenti per la trasmissione”.

A noi ansiosi conviene prendere il virus subito, guarire e non pensarci più.

Questa brutta faccenda del virus mi fa capire come mi comporterei io se ci dicessero che una meteora in arrivo distruggerà la Terra fra sei mesi. Smetterei di fare qualunque cosa, non perché impaurito, perché disinteressato a tutto.

Si scoprirà presto che i contagiati sono solo quelli con Saturno contro.

Ma un bel contagio di ninfomania, non era meglio?

Vir, in latino, significa “uomo”. Ecco perché il virus colpisce meno le donne. (Non è vero, ma è buffo).

Si scoprirà che hanno diffuso il coronavirus per distrarci dalla meteora in arrivo.


Dio

Tifo per il papa che prega per la fine della pandemia come per lo stregone che fa la danza della pioggia davanti a tutta la tribù speranzosa, e non piove.

Forse siamo stati creati solo come terreno di coltura per i virus, e sono loro i veri prediletti della divinità.

ll Papa sta bene e vuole che d’ora in poi lo si chiami Sua Sanità.

Noi non lo sappiamo, ma i virus si credono il popolo eletto.


Distanziamento sociale

Per essere distanziati al mare basta indossare tutti, costantemente, una maxi ciambella gonfiabile.

Per il distacco sociale basterebbe che invece del Covid ci fosse l’epidemia zombi.

Quando esco di casa spero che la polizia mi fermi, così almeno scambio due parole con qualcuno.

Una conseguenza positiva c’è: vietate le riunioni di condominio.


Dubbi e domande

Ma i virus avranno virus più piccoli che li contaminano? 

Quando si dice che l’epidemia sta raggiungendo il picco, significa che cominceranno ad ammalarsi quelli in montagna?

Ma l’immunità di gregge protegge anche le pecore nere?


Fase 2

La chiamano Fase 2 per non chiamarla Lato B, che darebbe meglio l’idea.

Mi sono tranquillizzato per il coronavirus, ma sono nel panico temendo l’arrivo dell’ebola.

Tutti sperano nel ritorno alla ripresa, il cinema nel ritorno alle riprese.


Fuggitivi

Ogni mattina in Africa un leone si sveglia e non può mettersi a correre perché lo fermano con gli elicotteri.

Per Pasquetta farò una gita fuori porta fino al sesto piano del palazzo lungo le scale.

Non avendo un cane, posso dire che lo stavo portando a far pipì ma mi è scappato e lo cerco dappertutto disperato?

Non resto in casa, ma in casamento. Nel senso che dico di restare in casa, ma mento.


Guanti e mascherine

Meno male non si devono portare mascherine sui décolleté.

Sembra impossibile far tenere su la mascherina ai fumatori.

La mia richiesta di guanti di lattice in farmacia ha provocato un attacco di irrefrenabili risolini isterici nel farmacista.

Ma tutti gli alpinisti in coda per salire sull’Everest le indosseranno le mascherine?


Libri e fumetti

Bisogna evitare i luoghi troppi frequentati. Le edicole e le librerie, perciò, vanno benissimo.

I fumetti continuano a uscire. Beati loro.

Quando a causa della pandemia regalano gli eBook ma tu non hai l’e-reader.


Morte

Il guaio delle malattie infettive è che si muore senza carezze, baci e abbracci.

La piccola soddisfazione di pensare che se il paziente muore, muore anche lo stupidissimo virus.

Si leggono dovunque (anche su autorevoli quotidiani) testimonianze drammatiche di gente lasciata morire in casa, però se un giornalista ne chiede conto nella conferenza stampa delle sei del pomeriggio si sente rispondere che non risulta. Un giorno sapremo. Forse.

Un effetto collaterale del coronavirus è che sta abbassando l’età media della popolazione italiana.

Però, dai, meglio morire in una catastrofe epocale piuttosto che inciampando come scemi su uno scalino.


Paziente zero

Il paziente zero è il padre di Angelo Branduardi che andò alla Fiera dell’Est.

Proporrò alla Bonelli una nuova serie a fumetti chiamata “Zero”. Racconterà della latitanza del primo untore.

Sul nuovo modulo di autocertificazione si deve garantire di non essere il paziente Zero.

Un giorno faranno un film sulla latitanza del Paziente Zero braccato dalla polizia.


Pipistrelli

Per carità, ognuno mangi ciò che vuole. Però, fra mucche, maiali, tacchini e polli andare a scegliere proprio cani e pipistrelli, boh.

Come dolce pasquale invece delle colombe ci vorrebbero le pipistrelle.


Regole

E se il modulo di autocertificazione che mi fanno firmare avesse un inghippo scritto in carattere microscopico, in cui mi impegno ad acquistare una batteria di pentole di fabbricazione cinese?

Se muoio, crematemi. Poi dividete le mie ceneri in dieci urne e fate dieci cortei di quindici persone ciascuno. Così al mio funerale avrò centocinquanta persone.

Io trovo normale e giusto che se c’è un focolaio di infezione, chi proviene da lì possa non venire accolto altrove finché non passa l’emergenza.


Rimedi

Ma di amuchina quanta se ne deve bere, per immunizzarsi?

Il Tocilizumab era un farmaco usato anche dagli antichi Aztechi.

Secondo me il collutorio Listerine stermina più virus dell’amuchina.

Funziona un farmaco antiartritico. La buona notizia è che si entra in ospedale con il coronavirus e si guarisce dall’artrite.


Il virus cinese

Dovete smettele di dile che il colonavilus è di oligine cinese.

Se il virus fosse stato inventato nei laboratori cinesi sarebbe la prima cosa inventata senza copiare.

C’è un altro virus cinese su cui occorrerebbe indagare: quello che nell’antichità trasformò un intero esercito in terracotta, il cui caso venne insabbiato.

Comunque io se fossi al governo mi alleerei con il resto del mondo le chiederei i danni ai macellai del mercato di Wuhan.

Un amico che vive a Taiwan mi ha spiegato che loro se la sono sfangata perché, alle primissime avvisaglie del virus, hanno chiuso ermeticamente i collegamenti con la Cina fregandosene del fatto di poter passare per razzisti.

Se i metodi della medicina cinese proteggessero, a Wuhan sarebbero sani come pesci.

Giorni fa venne intervistata una cinese residente in Italia, a proposito dell'epidemia scoppiata nel suo Paese. La donna disse di essere tranquilla perché i propri governanti avrebbe sicuramente risolto il problema. Mi chiedo quanti italiani potrebbero dire lo stesso dei nostri.

Coronavirus; ecco a che cosa serviva la muraglia cinese.

Che cosa ci si poteva aspettare dall’anno del Topo se non una epidemia?

Divertenti le scene viste in Rete in cui gli italiani si accaparrano la pasta. I cinesi hanno riso.


Il virus nelle parole dei grandi

State in casa! “Obbedisco!” (Giuseppe Garibaldi) 

Muoiono i già gravi di altre patologie. “Virus, tu uccidi un uomo morto!” (Francesco Ferrucci) 

Il virus uccide anche gli studiosi. “Eppur si muore...” (Galileo Galilei) 

Contagi anche tra famigliari. “Tu quoque, Brute, infetti mi?”


Scienza

“Abbiamo fatto le analisi e lei risulta non avere il coronavirus ma la leucemia fulminante.” “Che culo!”

“Il virus potrebbe non sparire mai” lo può sostenere solo chi crede nella “decrescita felice” invece che nella ricerca scientifica, nello sviluppo tecnologico e nel progresso. Troveremo il modo solo studiando. Anche gli antichi credevano che la peste non sarebbe sparita mai.

Nei film, uno scienziato sconosciuto e snobbato da tutti avrebbe già trovato la cura sperimentandola sul figlio malato.

Quando cercano di tranquillizzarmi elencando tutte le malattie che potrei beccarmi con un tasso di mortalità superiore al coronavirus, sono proprio dei fenomeni.

C’è gente che cerca di tranquillizzarmi sul Covid19 facendo notare quanto sia assai più alta la mortalità dell’Ebola.

Io sono prontissimo a credere che la cura con il plasma sia miracolosa. Basta che venga pubblicato uno studio clinico su una delle riviste scientifiche preposte allo scopo e che un secondo laboratorio lo confermi. Finché lo dice uno su whatsapp, resto in attesa.

Trovate tracce di vita su Marte. E’ un virus.