martedì 26 gennaio 2021

LA MINESTRA RISCALDATA


Qualche giorno su, sul sito della Sergio Bonelli Editore è apparso un articolo, firmato dal sottoscritto, contenente una serie di anticipazioni sui programmi della Casa editrice riguardanti Zagor, per l’anno 2021, in cui festeggeremo il sessantennale del nostro eroe. Potete leggerlo cliccando qui:

https://www.sergiobonelli.it/zagor/2021/01/25/gallery/zagor-2021-1009121/

Queste le notizie, in sintesi. Nella serie regolare vedremo, in primavera, una storia in tre albi intitolata “I sette vikinghi”, in cui faranno ritorno Re Guthrum e i suoi norreni.  Il numero di giugno, quello del sessantennale, proporrà una storia completa, autoconclusiva, in cui lo Spirito con la Scure farà ritorno sulla tomba “Wandering” Fitzy,  dove accompagnerà Cico. A seguire, comincerà una sequenza di albi che vedrà il Re di Darkwood viaggiare fino a Londra. Riguardo altre collane dello Spirito con la Scure, il titolo dello Speciale primaverile, sarà: “Ritorno alla Casa del Terrore”. Per i Maxi, invece, sono previste grosse novità riguardo al formato.  Arriveranno in edicola uno Speciale tutto dedicato al messicano più simpatico del mondo, e il Numero Zero del team up fra Zagor e Flash, il velocissimo supereroe della DC, in attesa della storia completa di120 pagine, un vero e proprio evento editoriale internazionale, che coronerà la seconda parte dell’anno zagoriano. Infine, stiamo preparando "L'Enciclopedia zagorana".

Ora, è chiaro che di fronte a queste notizie chiunque può avere la reazione che crede. Se ne può essere contenti, oppure restare delusi. Il più strabiliante dei commenti, però, è uno che ho letto sulla mia pagina Facebook, dove ho linkato l’articolo. Dovrei smettere di meravigliarmi delle opinioni dei detrattori, che davvero riescono a scrivere le cose più incredibili. Fatto sta, che uno di loro ha commentato così (lo so che non ci si riesce a credere, ma potete andare a controllare): “Minestre riscaldate. Meglio il Comandante Mark che si è concluso brillantemente".

Cerchiamo di analizzare queste affermazioni, nel tentativo di decifrarle e di capirne il senso. Tutto quello presentato nell’anteprima, dunque, agli occhi del detrattore sarebbe un deja vu, se questo può significare l’espressione “minestra riscaldata”. Oppure, cose già viste, ma riproposte. Cascano le braccia pensando che uno degli annunci riguarda una trasferta in Europa, dove Zagor non è mai stato. Si anticipa un viaggio tra Londra e la Transilvania. Qualcosa di assolutamente inedito. Quando mai lo Spirito con la Scure è stato in Europa, escludendo un’isola scozzese in una lontana avventura? Mai. E quindi, cos’è che stiamo riscaldando?
 
Ma non basta. Si anticipa una visita di Zagor e Cico alla tomba di “Wandering” Fitzy. Avete mai visto, sulla serie regolare, la tomba di “Wandering” Fitzy? Sapete se mai Zagor ci abbia accompagnato Cico. Mai. Però, per il detrattore, è una minestra riscaldata. Abbiamo annunciato un cambiamento nella formula del Maxi: quindi, una novità. Prima ancora che venga spiegato di che cosa si tratti, il detrattore sa già che sarà una minestra riscaldata. Ma il colmo dei colmi è il team up con il supereroe della DC, Flash. Avete mai visto Zagor fare squadra con un supereroe americano. Direi proprio di no. Minestra riscaldata lo stesso. E l'Enciclopeda zagoriana? Chi l'ha mai avuta in mano? E' una novità assoluta. E’ chiaro che di fronte a chi fa commenti di questo tipo non resta che abbozzare un sorriso accondiscendente e allontanarsi sperando che resti buono e non dia in escandescenze.
 
Una tavola di Marco Verni tatta dal numero  del sessantennale
 
Ma anche riflettendo sui ritorni, della Casa del Terrore, del Cico Speciale e dei vikinghi e, ci sarebbe da ricordare al detrattore che a Windy Cliff Zagor non torna dal 1967 (cinquantatré anni fa), che gli Speciali Cico non escono più dal 2007 (tredici anni fa) e che l’ultima apparizione di Guthrum è del 2013 (sette anni fa). Non è che proprio siano sul menu tutti i giorni. Peraltro, sono ritorni richiesti a gran voce dai lettori. Anzi, a dar retta ai lettori, dovremmo realizzare avventure il più possibile simili a quelle della Golden Age, facendo tornare di continuo i personaggi e i luoghi nolittiani. Il nostro detrattore non è d’accordo, evidentemente, servono novità, nessun ritorno. Il che è in totale controtendenza con le richieste che ci giungono, dato che siamo accusati per lo più di allontanarci troppo dalla ricetta tradizionale, di essere troppo innovativi, addirittura di stravolgere il personaggio con le innovazioni. Si richiedono a gran voce disegnatori che imitino Ferri e sceneggiatri che copino Nolitta. Il parere del detrattore di oggi è del tutto opposto, ci ripetiamo troppo, riscaldiamo la minestra. Chiediamoci allora quale sia l’esempio di novità, il contrario di “minestra riscaldata”, che il detrattore propone. Ecco, è il Comandante Mark.

Ora, io di Mark sono un estimatore della prima ora. Non soltanto l’ho letto e riletto in ogni riedizione, non soltanto gli ho dedicato numerosi articoli (il più importante, sul mio saggio “Discorsi sulle Nuvole”, edito da Cut-Up), ma ne ho anche scritte sette storie. Perciò, posso dire con una certa sicurezza che se c’è un personaggio le cui avventure sono basate su uno schema che si ripete, molto rassicurante per il lettore e per questo molto apprezzato, è proprio lui, il Comandante Mark. Le situazioni sono abilmente rimescolate dai tre autori, il mitico terzetto della EsseGesse, ma scenari e personaggi sono ricorrenti. Peraltro, l’ambientazione è la stessa (quasi) delle avventure del Grande Blek, anch’egli impegnato nella lotta contro le Giubbe Rosse. Nessuno direbbe che si tratti di una minestra riscaldata, ma di sicuro non siamo di fronte a situazioni che si rinnovano di volta un volta. Anzi, si tende a procedere per minimi scarti, facendo leva sul piacere del lettore, soprattutto di giovane età e soprattutto di un tempo, di riconoscere gli schemi. La cosa insomma è voluta, e capita anche in altre saghe.

Uno dei capitoli più interessanti del saggio di Rudi Bargioni ed Ercole Lucotti su Tex ("Tex Willer, analisi semiseria del più popolare fumetto italiano") pubblicato da Gammalibri nel gennaio 1979, è quello dedicato all'analisi strutturale delle avventure di Aquila della Notte. Il punto di partenza è il seguente: tutte le storie del nostro eroe si basano sullo stesso schema, il cui sviluppo è abbastanza prevedibile. Il lettore, insomma, si trova di fronte a un meccanismo narrativo di cui conosce le regole e l'esito, e trae soddisfazione solo dalle variazioni minime attraverso le quali il protagonista giunge ad avere ragione del cattivo di turno. L'apparente varietà delle trame si riduce, a ben vedere, a pochi canovacci fondamentali, riproposti ogni volta con indiscutibile perizia dagli sceneggiatori: ciò non a danno del lettore, ma anzi assecondando le sue attese. Le eccessive innovazioni, infatti, infastidiscono il pubblico piuttosto che stuzzicarlo. 

Bargioni e Lucotti tentano addirittura di sviluppare una "morfologia di Tex", richiamandosi in questo al fondamentale trattato intitolato "Morfologia della Fiaba" scritto nel 1928 dallo studioso russo Vladimir Propp. Chi sfogliasse il saggio di Propp scoprirebbe con sorpresa come le sue pagine sono piene di quelle che possono a tutti gli effetti essere considerate formule algebriche: il suo intento è infatti quello di dimostrare come qualunque racconto fiabesco sia in realtà costruito sulla base del medesimo schema, costruito grazie a una rigida "grammatica" dell'affabulazione, e riconducibile a una sorta di espressione matematica in grado di tener conto delle variabili. Lo stesso cercano di fare i due analizzatori delle storie di Tex i quali, in maniera molto semplificata rispetto all'esempio proppiano, propongono un elenco di poche "funzioni" principali. Queste sarebbero, essenzialmente: il Danno (il reato o il mistero), la Missione (Tex decide di occuparsi del caso - o è costretto a farlo), il Viaggio (i pards giungono sul luogo), l'Indagine, la Prima Mossa del malvagio (che tenta di ostacolare il nostro eroe), la Lotta aperta con il criminale, la Vittoria di Tex, che coincide con la Punizione del Cattivo. Utilizzando le iniziali maiuscole delle "funzioni" come caratteri algebrici, ecco una formula (qui ridotta ai minimi termini) in grado di riassumere tutte le avventure di Tex: D+M+V+I+PM+L+V=PC.

Quindi, potremmo per assurdo dire che anche Tex sia una “minestra riscaldata”? Io non lo dico di certo, il nostro detrattore però potrebbe farlo anche se, mistero imponderabile, non riconosce la “morfologia della fiaba” nel Comandante Mark (che comunque ha chiuso perché, malauguratamente, sono morti i suoi autori - e non perché quacuno lo riteneva ripetitivo) e la contesta in Zagor.
 
Una tavola di Raffaele Della Monica della trasferta in Europa