E’ in edicola da qualche settimana il Color Zagor n° 20, datato novembre 2024 e intitolato “Memorie perdute”. I testi sono miei, i disegni di Anna Lazzarini, la copertina di Alessandro Piccinelli, i colori della GFB. Si tratta di un episodio particolare e fuori dall’ordinario, il cui principale protagonista non è Zagor ma Patrick Wilding, cioè l’eroe prima di diventare lo Spirito con la Scure. Siccome prima o poi andrò i pensione (più prima che poi), mi premeva andarmene lasciando le cose in ordine (almeno il più possibile e per quanto mi riesce fare). C’erano infatti un po’ di punti rimasti in sospeso e da chiarire nell’albo n° 400, “Il ponte dell’arcobaleno”, e nel quinto volume de “Le Origini”, “La grotta sacra”.
La domanda principale riguarda che fine abbia fatto Ayane, la ragazza che dà a Patrick il nome di Za-Gor-Te-Nay, mistero da cui ne consegue un'altra: perché il viaggio oltre il Ponte dell’Arcobaleno venga permesso allo Spirito con la Scure dai poteri di una sciamana, mai vista prima, chiamata Jayla e non appunto da Ayane, che sappiamo aver preso il posto di Shyer (solo per fare due esempi). Ma c’è anche qualche spiegazione da dare su Kanoxen, caduto nel fiume nel finale di “Darkwood Anno Zero”. So che esiste una linea di pensiero tra i lettori secondo la quale non si devono dare spiegazioni. A costoro, basterà non leggere “Memorie perdute” o far finta che non esista. A me, invece, le spiegazioni sembrano doverose e indispensabili e sono affascinato quando qualche escamotage tirato fuori dal cilindro di un autore riesce a dare un senso alle cose.
Circa il finale, volutamente sibillino, ho saputo che ci sono state, tra i lettori, parecchie discussioni. Personalmente, non ho niente da aggiungere a quel che si dice e si vede nell’ultima pagina, magistralmente disegnata, come il resto dell’albo, da Anna Lazzarini, che ringrazio per la collaborazione. Qualunque cosa ci vediate più del narrato e del mostrato è frutto delle vostre elucubrazioni, sulle quali non ho né responsabilità né potere. Rimando però gli interessati a quel che si dice in questo articolo, relativo al finale dell’avventura con le Amazzoni durante la trasferta sudamericana:
Qui di seguito riporto il testo della rubrica “I colori di Darkwood”, che offre una guida alla lettura delll’albo.
Amici zagoriani,
nell’autunno 2023, presentando in questa stessa rubrica il Color Zagor n° 18 intitolato “La perla misteriosa”, notavo come soltanto tre volte, compresa quella, gli albi di questa collana hanno avuto come coprotagonista, al fianco dello Spirito con la Scure, una figura femminile. Per la precisione, il n° 9, che riporta alla ribalta Gambit, il n° 16, che vede tornare in scena Scarlet La Plume e infine il diciottesimo episodio in cui Zagor incontra di nuovo Virginia, la nipote del capitano Fishleg. E questo, nonostante una delle caratteristiche della collana sia quella di puntare i riflettori su uno dei tanti personaggi del microcosmo zagoriano, nel quale in passato le donne sembravano latitare ma in cui da un po’ di tempo a questa parte l’altra metà del cielo ha guadagnato sempre più spazio. Con “Memorie Perdute”, il Color che avete fra le mani, il conto viene almeno un po’ riequilibrato dato che le rappresentati del gentil sesso in cui vi imbatterete, tutte molte importanti nel passato del nostro eroe, sono addirittura tre, se non quattro (della quarta non vi anticipo l’identità perché la vedrete solo in poche pagine del finale e la sua ricomparsa rappresenta un piccolo colpo di scena). Si tratta di tre sciamane: Ayane, Jayla e Shyer. Tutte hanno segnato la vita di Patrick Wilding, tutte sembrano sovrapporsi e tutte hanno lasciato domande senza risposta nei lettori. L’avventura che state per cominciare a leggere cerca di fornire alcune spiegazioni, a partire dal perché il Re di Darkwood non abbia mai fatto ritorno nella caverna in cui ha lasciato Ayane, la giovane squaw Potawatomi che gli ha dato il nome di “Spirito con la Scure”. Se vi state chiedendo quando è successo, l’indicazione è di andare a leggere o rileggere la quinta puntata della miniserie “Zagor: le Origini”, intitolata “La grotta sacra”, illustrata da Giovanni Freghieri. Tuttavia, quanto avvenuto in quelle pagine è riassunto in un flashback da Anna Lazzarini in questo stesso Color, perciò non c’è bisogno di recuperare albi del passato per capire senza difficoltà cosa capita adesso. Lo stesso vale per Jayla, un’altra sciamana che, nello Zagor n° 400, fa attraversare all’eroe dalla casacca rossa il Ponte dell’Arcobaleno per permettergli di incontrare suo padre, Mike Wilding, nel regno dei morti. Perché a farlo è proprio lei e non Ayane, che preesisteva? Tutto sarà più chiaro arrivando a pagina 130. Shyer, invece, dovrebbe essere il personaggio più noto, essendo protagonista di due avventure fondamentali nell’ambito della saga: “Darkwood Anno Zero” (lo Speciale n° 13 del 2001) e “A volte ritornano” (Zenith n° 600, del 2021). Tutte queste storie del passato si scoprono far parte di un unico filo narrativo, che si allaccia peraltro con la lotta fra Zagor e Kanoxen e dunque con il primo episodio della serie, “La foresta degli agguati”, e con quanto avvenuto nel corso della trasferta sudamericana (si vedano gli albi tra il 2012 e il 2014). Ma, ripeto, non temete: se anche voi, come Zagor, vi renderete conto di avere delle “memorie perdute”, i flashback proposti dal Color che vi apprestate a leggere ve le faranno immediatamente recuperare. Per quanto molti dubbi saranno sciolti al termine della lettura, è probabile che altri se ne verranno a creare. E’ il bello delle storie seriali che continuano e si inanellano. Però, state tranquilli: per un bel po’ non torneremo più sull’argomento, dato che ne abbiamo molti altri da affrontare.
A presto
Moreno Burattini