Scusate il ritardo. Mi rendo conto che mi sono fatto attendere (anche se sicuramente avrete trovato il modo di ingannare il tempo). Comunque eccomi qui a cospargermi il capo di cenere e a giustificarmi: il 2024 per me non è stato un anno facile da attraversare, anche se ho cercato di farlo con il sorriso stampato in faccia. Problemi di salute (dal 19 marzo scorso sono portatore sano di sei viti nella schiena, per dirne solamente una), lutti in famiglia, disillusioni, stanchezza per l'età che avanza, impegni lavorativi da dover rispettare sempre e comunque, ritardi su tutti i fronti, compresi quelli dei due blog da aggiornare. Così è andata a finire che nel 2024 ho pubblicato soltanto 15 articoli su "Freddo cane in questa palude", contro i 20 del 2023, i 25 del 2022, i 34 del 2021. Ma ci sono stati anni come il 2018 in cui ne ho proposti 50, o il 2011 quando sono stati 131. Nessun dubbio che fossero altri tempi.
C'è poi il secondo blog, "
Utili sputi di riflessione", sul quale nel corso del 2024 ho ugualmente battuto la fiacca: 66 recensioni, contro le 95 dell'anno precedente. In questo caso non significa che abbia smesso di leggere, semplicemente non trovo il tempo o la voglia di recensire ciò che leggo (facendo un rapido conto, credo di aver una dozzina di libri finiti negli ultimi due mesi da schedare). E' chiaro che mi devo rimettere in moto.
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Tuttavia, in controtendenza e nonostante tutto, il 2024 è stato un anno significativo dal punto di vista lavorativo. Ogni anno all'inizio di gennaio o alla fine di dicembre faccio il punto della situazione su quel che mi è riuscito di combinare nei dodici mesi precedenti, e dunque valga questo post del 22 febbraio a rispettare la tradizione. Cominciamo con un dato che mi riguarda calcolato da Saverio Ceri di "
Dime Web": nel mese di luglio ho superato la soglia delle trentamila tavole uscite in edicola durante la mia carriera in casa Bonelli, iniziata nel 1991. Questo mi porta anche a occupare il sesto posto nella classifica degli sceneggiatori bonelliani più pubblicati di tutti i tempi (e può darsi che possa guadagnare qualche altra posizione). Ma c'è un altro traguardo tagliato nel fatidico luglio: il record, realizzato con
Marco Verni, dell'avventura di Zagor più lunga di sempre, 518 tavole (superando di cinque pagine le 513 del racconto "Incubi" di Tiziano Sclavi e Gallieno Ferri).
Ho citato poco sopra il nome di Saverio Ceri. Ecco cosa ho scritto di lui nella rubrica "I tamburi di Darkwood" sullo Zenith del febbraio di quest'anno.
Già in altre occasioni vi ho parlato di una rubrica, chiamata “Diamo i numeri”, ospitata sul blog “Dime Web”: ogni anno, a fine dicembre, il curatore Saverio Ceri compila delle interessanti tabelle riguardanti la produzione Bonelli, stilando classifiche degli autori più pubblicati e delle collane maggiormente distribuite in edicola e in libreria. Invitandovi, se siete curiosi, a consultare direttamente alla fonte i dati del 2024 di tutti i personaggi, ve ne segnalo alcuni inerenti lo Spirito con la Scure. Innanzitutto, il parco testate del nostro eroe vanta il maggior incremento (+343) quanto a numero di pagine proposte ai lettori nell’arco di un anno (in tutto 2737), consolidando la terza posizione dopo Tex (3814) e Dylan Dog (3000). Saverio nota che quanto a numero di albi (30) Zagor batte comunque l’Indagatore dell’Incubo (25), risultando secondo. Due illustratori zagoriani, poi, si piazzano sul gradino più alto del rispettivo podio: Marco Verni, disegnatore del più alto numero di tavole (548), e Alessandro Piccinelli, autore del maggior numero di copertine (21), battendo Bruno Brindisi e Claudio Villa. Il sottoscritto giunge secondo fra gli sceneggiatori, dopo l’irraggiungibile Mauro Boselli. Si tratta, naturalmente, di classifiche senza gara e senza premi, ciò nonostante fa piacere constatare come, a distanza di sessantaquattro anni dalla sua prima apparizione in edicola il Re di Darkwood sia ancora, quanto a fervere di iniziative editoriali e di attività, sulla cresta dell’onda.
Per entrare nel dettaglio, ecco qui sotto la classifica dei dieci sceneggiatori più pubblicati dalla Bonelli nel corso del 2024.
Commenta Saverio Ceri:
Moreno Burattini conquista la medaglia d'argento e il suo sesto podio in
carriera, a cinque anni di distanza dal precedente. Con il secondo posto
di quest'anno Moreno può vantare un palmares di 1 oro, 2 argenti e 3
bronzi. Sempre parlando di Top Ten, Burattini arriva ai piani alti per la 29a
volta di cui cinque consecutive. Si conferma anche sceneggiatore di albi fuori-serie più prolifico con 13.146 tavole (al 31-12-24).
C'è da notare che nel totale delle 1085 tavole uscite a mia firma, ce ne sono anche alcune di Tex: vanno considerate infatti le 128 tavole divise in dodici albetti a striscia della "Serie Vindex", costituenti una avventura inedita distribuita solo in fumetteria. A proposito di strisce, sulla terza serie inedita zagoriana, denominata "Collana Aquila", è comparso un mio racconto in prosa con protagonista lo Spirito con la Scure, intitolato "Hellburgh", diviso in otto puntate. Ho scritto poi varie prefazioni a volumi bonelliani destinati alla distribuzione libraria.
Un'altra annotazione: nel corso del 2024 non ho solo scritto la storia più lunga di Zagor, ma anche una delle più brevi: "Il ritorno di Smiling Joe", trenta tavole apparse sullo Zagor Più n° 15 "Sopra l'abisso", sempre disegnata da Marco Verni (che infatti vince la classifica dei disegnatori più pubblicati nel corso dell'anno, con 548 pagine - si vedano i primi dieci nella tabella qui sotto).
Come se non bastasse, sullo stesso numero di Zagor Più compare una seconda short story di cinquanta pagine, "Il picco", illustrata da Marco "Will" Villa al suo esordio zagoriano. Questo racconto è stato premiato come miglior racconto breve negli Awards di uBC. Grazie ai giurati.
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Ci sono però altre collaborazioni che sto portando avanti, con molto divertimento, insieme al mio sodale James Hogg (disegnatore fiorentinissimo a dispetto del nome, che peraltro è davvero il suo e non uno pseudonimo). Dunque, io e James attualmente realizziamo in coppia quattro serie umoristiche. Quella più vecchia quanto a durata è “La Bibbia secondo Burattini & Hogg”, pubblicata sul “Vernacoliere”: una parodia divertente e misurata (spero) senza essere sacrilega o blasfema (credo). Poi c’è “Stelle a strisce”, che racconta avventure spaziali di un pilota di astronavi e del suo robot, citando i classici della fantascienza ma in modo che le gag siano comprensibili anche ai non cultori del genere (esce sulla rivista “Crucintarsi & Co.”). Quindi abbiamo “Scienza Ridens”, pubblicata su “Focus Enigmistica”, in cui in ogni puntata raccontiamo a modo nostro le scoperte scientifiche o la vita dei grandi scienziati. Infine, “Le grandi domande”, quelle del tipo “ma i petardi costano un botto?”, che appaiono su “Facili cruciverba”. Tutto materiale che prima o poi verrà raccolto in qualche volume (almeno lo auspichiamo).
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Sempre con James Hogg ho realizzato una tavola umoristica pubblicata sul catalogo di una mostra allestita a Recanati in ricodo di Alfredo Castelli (vedete qui sotto la copertina, il volume è edito da Cut-Up Publishing). La tavola, al pari di tutte le altre, è stata poi venduta all'asta a scopo di beneficienza.
La tavola si intitola "
Il cartoonist mysterioso" (si veda sotto) e per capire la battuta bisogna essere un po' addentro alla biografia del BVZM. Leggendo qui però si comprende tutto e magari si sorride. E con questo è tutto, vi saluto ma (promesso) tornerò presto.
https://www.storiedipaperi.com/2021/06/27/lincredibile-storia-di-al-levin-il-disegnatore-fantasma-di-topolino/