sabato 31 marzo 2018

COME MAI





A volte mi chiedono perché mi picco di rispondere a certi commenti che leggo in Rete, invece di lasciar correre. Il consiglio che mi si dà è, di solito, quello di non mettersi a discutere con i  detrattori, gli haters, i leoni da tastiera e insomma chi si arroga il diritto di insultare o di commentare a vanvera. Fermo restando che cerco di leggere il meno possibile di quel che si scrive su forum e gruppi di discussione, appunto per non passare la giornata a puntualizzare o polemizzare, dando per scontato che in ogni caso, come sa bene chi mi conosce, sono una persona accomodante, poco o punto permalosa, solitamente sorridente, ci sono certe occasioni, certi interlocutori, certe accuse che costringono a una qualche reazione. Perché insomma chi la fa l'aspetti, e se scrivi una cattiveria, una falsità, un' ingiustizia o una stupidaggine è nell'ordine delle cose che una risposta possa pure giungerti e che una volta tanto non ti sia consentito passarla liscia. Non sta scritto da nessuna parte che un autore debba star lì a fare da pupazzo del tiro al bersaglio senza tirare pure lui qualche colpo ben assestato.
Ecco perciò l'ultimo caso.  Dopodiché valuterete voi.

I fatti sono questi. Esistono in Italia due attivissimi forum zagoriani, chiamati (in ordine di apparizione oltre che alfabetico) SCLS e ZTN. Per quanto mi riguarda sono lieto che esistano e che creino interesse in Rete e nella real life verso lo Spirito con la Scure. Sono gruppi dalle caratteristiche diverse che danno vita a una vasta gamma di iniziative, che vanno dalla Zagor TV alla pubblicazione di libri, passando ovviamente per incontri e raduni (a cui partecipo ogni volta che vengo invitato e che posso andare, indipendentemente dagli organizzatori  con cui ho ottimi rapporti in un caso e nell'altro). Esistono addirittura due belle riviste, una per forum, chiamate "SCLS Magazine" e "Zagorianità". Ogni volta che queste testate escono, ne do notizia su "I tamburi di Darkwood" e sulla mia pagina FB e faccio in modo che se ne parli negli spazi ufficiali in Rete della Sergio Bonelli Editore.  Se mi vengono chiesti un articolo, una introduzione, una intervista, accetto di buon grado sempre e comunque. Se mi si domanda assistenza per fornire immagini  o notizie o per contattare quello o quell'altro autore, io provvedo. Tutto ciò non è la mia versione dei fatti, è la realtà delle cose che chiunque sappia come stanno (e lo sanno senz'altro gli amici dei due forum) può confermare. Nè questo mio atteggiamento si ferma ai forum: collaboro anche con i gruppi su Facebook o i siti di notizie o i blog che mi chiedono una mano.

Arriviamo al dunque: durante l'ultima edizione di Lucca Collezionando (24 e 25 marzo 2018) sono usciti ben tre libri dedicati a Zagor. Uno targato ZTN ("Quando i social non esistevano") e due targati SCLS ("Darkwood Monitor" e "I compagni d'avventura di Zagor 2"). Ci sono testi a mia firma a fare da introduzione ai primi due, dunque sul libro di ZTN e sul primo di SCLS. Questo perché mi è stato chiesto di fare da prefattore, e l'ho fatto con la stessa disponibilità in entrambi i casi.
Prima di Lucca Collezionando ho dato più volte comunicazione sulla mia pagina FB, e con il medesimo risalto, a tutti e tre i libri, anticipando che sarebbero usciti. Ho fatto in modo che ne parlasse il sito Bonelli, ho trasmesso la notizia ad altri come "Lo Spazio Bianco" e "Sbam!" perché ne parlasse. A Lucca, ho partecipato a due presentazioni: il sabato a quella di SCLS e la domenica a quella di ZTN. Sono stato in compagnia di chi c'era agli stand sia dell'uno che dell'altro forum, dedicando lo stesso tempo a entrambi.
Subito dopo Lucca, avevo tre recensioni da scrivere: quelle dei tre libri.
Come sa chi mi segue, recensisco tutto o quasi ciò che leggo: prima pubblico la recensione sulla pagina FB, poi sul mio blog "Utili sputi di riflessione".
Ebbene, occhio alle date.
Martedì 27 marzo, pubblico su FB una positivissima recensione di "Quando i social non esistevano", il libro di ZTN (con la dicitura in copertina che c'è una mia prefazione).



Venerdì 30 marzo, pubblico la stessa recensione sul mio blog:


Subito dopo segnalo la pubblicazione sul blog con un post su FB, così che chi avesse voluto avrebbe potuto andarla a leggere (faccio sempre così).
Ecco la schermata della segnalazione, apparsa alle 11.41.


A questo punto abbiamo tre post su FB dedicati a ZTN, contro ZERO dedicati a SCLS. 
Giunge dunque il momento di parlare anche dei libri di SCSL.
Pubblico quindi le due recensioni di "Darkwood Monitor" e di "I compagni di viaggio di Zagor 2". Nel momento in cui scrivo, nessuna di queste due recensioni è passata sul blog, per cui se proprio si vuol usare il bilancino per adesso ZTN può godere di TRE spazi contro DUE (dunque l'unico libro disponibile di ZTN ha avuto comunque più spazio dei due di SCLS).
E' ovvio che non c'è nessuna gara: io parlo di tutto, sono contento dei libri di tutti, e sono convinto che qualunque zagoriano faccia bene a procurarsi tutti i libri che parlino di Zagor, chiunque li faccia.
Ma eccoci al commento che mi avvelena la giornata.
Si dice il peccato e non il peccatore (e dei nomi dei detrattori non mi occupo).
Sotto una delle recensioni dei libri di SCLS, leggo:

"Come mai ZTN ha meno considerazione nelle vostre valutazioni?"

Sono cose che fanno cascare le braccia.
Alla luce dei fatti è vero l'esatto contrario. Si potrebbe dire che ZTN e SCLS pari sono (tutti e tre i loro libri sono stati recensiti), ma a ben guardare il libro di ZTN è stato recensito prima e la recensione è approdata anche nel mio blog, cosa che non è accaduta per i libri di SCLS.
Ora, probabilmente il commentatore è intervenuto essendosi perso tutti i precedenti, nulla sapendo delle altre recensioni, di com'era andata a Lucca Collezionando e del resto dell'ambaradan. Forse non si è accorto neppure dei miei sforzi per essere equidistante, ecumenico e amico di tutti (cosa che mi viene facile perché sono davvero amico di tutti). Ma allora perché voler per forza intervenire e dire una cattiveria? Se le cose non le sai, informati. Prima di parlare cerca di essere in grado di documentare ciò che dici. Il commentatore dà per certo che ZTN abbia "meno considerazione". Da che cosa lo desume? 
Mistero.

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Un aggiornamento sugli sviluppi. L'autore del commento, persona peraltro di buon cuore e solitamente più che ben disposta, ha chiesto scusa e ha cancellato quel che aveva scritto sulla mia pagina FB. Ha spiegato di essersi espresso male dando l'impressione di attribuire a me comportamenti non miei. Però è a me che si era rivolto, ospitato in un mio spazio, commentando la mia recensione a un libro SCLS e dando l'idea di contestate la mancata recensione di quello ZTN, cosa che, come sappiamo, invece era stata fatta. Si è creato un equivoco, il lettore voleva piuttosto contestare doppiopesismi che nulla c'entrano con le mie recensioni e riferibili a qualcosa che non dipende in alcun modo da me. Scuse accettate, amico come prima, più di prima. Mi scuso a mia volta se mi sono indispettito. Tuttavia l'episodio resta paradigmatico: troppo spesso si scrivono commenti e considerazioni senza riflettere abbastanza e senza basarsi su argomenti solidi o senza valutare bene meriti e responsabilità. In questo caso mi pare assodata la buona fede, in altri (la casistica è lunga) è evidente il contrario.