sabato 4 dicembre 2021

SI RITIRANO PER DELIBERARE

 

 
 
Qualche tempo fa, vi ho parlato in questo blog del mio libro "Mi ritiro per delirare", edito da Cut-Up Publishing e distribuito a partire dallo scorso luglio. Il post era intitolato "Il mio libro più bello" e lo potete leggere cliccando sul titolo evidenziato, sensibile al mouse. Nella foto qui in alto mi vedete a Riminicomix (edizione 2021) con la prima copia che mi è stato dato di stringere in mano. Leggendo l'articolo precedente troverete altre foto, tante notizie e retroscena, anticipazioni del contenuto e il rimando a un video pubblicato sul mio canale Youtube. Video che, in ogni caso, è questo qua:
 
Torno sull'argomento per due motivi. Il primo è perché mi dispiace non poterlo presentare in giro per l'Italia come vorrei, come ho fatto con i miei libri precedenti, a causa della prudenza imposta dalla pandemia. Lo stesso problema, del resto, c'è stato per "Io e Zagor" (il secondo mio libro più bello, uscito nella primavera 2020, sempre con Cut-Up). 
 
Di "Mi ritiro per delirare" per adesso ho fatto soltanto due presentazioni, una appiunto a Riminicomix e una a Gavinana, sulla montagna pistoiese, in agosto. Di quest'ultimo evento, in cui ci siamo tutti molto divertiti, potete vedere una foto proprio qui sotto.
 
 
Il secondo motivo è perché, di contrappasso al dispiacere di cui sopra, sono uscite due lusinghiere e rincuoranti recensioni da parte di due commentatori d'eccezione, Gianni Brunoro e Graziano Frediani. Il primo, è uno dei "padri" della critica fumettistica in Italia (lui c'era, a Bordighera, il 21 febbraio 1965, al convegno che la fondò); il secondo, è uno dei giornalisti e saggisti che più si è occupato di fumetti nel nostro Paese, sempre sottolineando la capacità della letteratura disegnata di interagire con le altre forme d'arte e di comunicazione, con il costume e la cultura.
 
Apprifitto perciò di questo spazio per farvi leggere che cosa hanno deliberato Brunoro e Frediani, dopo essersi ritirati nelle loro segrete stanze a leggere i miei aforismi.
 
 

E' sul numero 119 di "Fumetto" (la rivista trimestrale dell'ANAFI) che Gianni Brunoro recensisce "Mi ritiro per delirare". Ecco cosa scrive (bontà sua).
 
AH!, FORISMI, EH?
Moreno Burattini non si accontenta di imperversare – per la gioia dei suoi fan – con Zagor (in quasi tutte le salse) (per tacer della dilagante presenza sui social – due blog e un account Instagram, oltre a “epifanie” di vario genere). No, Moreno ha deciso di “sfondare” anche nel campo letterario dove – a parte gli ormai numerosi volumi, ben noti agli eventuali lettori sistematici di questa rubrica recensoria, che gli dedica sempre la dovuta attenzione – ha deciso adesso anche di adire, che dico!, “partire all’assalto” anche della letteratura “alta”. Avete mai sentito parlare dei celebratissimi Aforismi di Oscar Wilde? Ebbene: essi impallidiscono di fronte alla raccolta "Mi ritiro per delirare" (avete letto bene: delirare, non deliBErare...) dove l’autosarcasmo inizia già dall’immagine di copertina [v. qui a lato: ma che bravo il Bonfa!, sempre più degno emulo di grandi artisti, come per esempio Robert Crumb] in cui l’autore è ritratto, ovviamente in caricatura, nella intimità della “ritirata”, dove provvede alla sua attività creativa...
Bene, credo che basti per alludere alla eccellenza fra demenziale ed esilarante di queste migliaia (!!) di aforismi di Moreno, che sono la summa (cioè: il volume comprende) di due precedenti volumi, «ma a quelli ne sono stati aggiunti altrettanti inediti». Si va dai 9 aforismi e battute dell’inizio, enunciati in corrispondenza al lemma Adolescenza, ai 5 - dove si aggiunge anche il gioco di parole – del lemma Zona erogena, e già ce n’è da perdersi; ma poi altre decine continuano nell’appendice finale Rubriche. Un oceano di parole.
Completezza della notizia: il libro (o “enciclopedia”?) è dotato di una spiritosa prefazione dovuta a quel geniaccio della comicità che è Gianni Fantoni [sfruttato anche da me anni fa, per una prefazione a un mio volume su Jac; ne approfitto qui per un “ciao, Gianni!”]. C’è inoltre – da parte dell’autore stesso – un acconcio Istruzioni per l’uso, ma soprattutto un ampio intervento esegetico sulla tradizione letteraria degli Aforismi.
C’è da dare un consiglio, comunque: non tenete questo volume come livre de chevet, non è un libro che concilia il sonno ma al contrario. A qualunque punto lo apriate per cominciare a leggerlo, esso è “peggio” di un giallo di quelli sui quali, per “arcaica” tradizione, si scriveva in fascetta questo libro non vi farà dormire. Perché continuerà a farvi ridere; ma vi suggerirà anche qualche spunto (“sputo”, secondo la lepidezza di Burattini) di meditazione, tipo questi, “uno fra le migliaia”: per esempio, dal geniale, goliardico, alla A di Amici «Certo, che esiste l’amicizia tra uomo e donna. Basta che lei gliela dia»; a quest’altro, alla W di Web «Mi serve un tutorial per cercare in Rete un tutorial». E siamo ancora lontani dalla fine delle 492 pagine del volume (o “enciclopedia”, ma forse l’ho già detto, eh?...). (g.b.)
 
Moreno Burattini, Mi ritiro per delirare, Ed. Cut-Up, Località non indicata, 2021, 492 pp., f.to 15x21, cartonato, Euro 19,90.
 
 
 
Graziano Frediani invece parla della mia terza raccolta di aforismi nella sua rubrica, collocata d'abitudine in seconda di copertina, su "Tex Classic" n ° 121. Ecco che cosa scrive.
 
Ormai nessuno mette in dubbio che il nostro Moreno Burattini abbia la capacità di sorprendere chiunque cerchi di incasellarlo in una sola, troppo angusta dimensione creativa: è il curatore e lo sceneggiatore-principe di Zagor, questo si sa, ma è anche scrittore di romanzi e di racconti in prosa, saggista e storico del fumetto, commediografo e drammaturgo, blogger, youtuber e, a suo modo, influencer, e persino - posso garantirvelo, avendolo visto più volte esibirsi su un palcoscenico - conferenziere, divulgatore e, come si diceva un tempo, "fine dicitore". 
Un aspetto non meno importante della sua polimorfica espressività è quello che lo vede impegnato nell'attività di snocciolatore di aforismi, facezie, giochi di parole, anagrammi, riflessioni sarcastiche e poetiche, che già avevamo apprezzato in un paio di antologie di successo, "Utili sputi di riflessione" (2015) e "Sarò bre" (2017); adesso, l'editore Cut-Up Publishing (sito Internet: www.cut-up.it) ne propone una vasta selezione, con l'aggiunta di più di 1500 inediti, in un poderoso quanto divertente volume. "Mi ritiro per delirare", di cui vedete la copertina disegnata da Massimo Bonfatti, cartoonist capace di demenziali virtuosismi grafici e dunque perfettamente in linea con lo "spirito" (con o senza Scure) di Burattini. 
Premessa importante: non occorre leggerlo dalla prima all'ultima pagina (ne ho contate 490!), perché è un dizionario universale suddiviso in voci, che diventa godibile e sorprendente soprattutto se lo si pilucca "saltando qua e là, puntando il dito a caso in cerca di una folgorazione". Così faccio, e vi saluto con queste due perle burattiniane: "Ma i matematici, fra loro, parlano del più e del meno?" e "A volte la mia ironia è così sottile che sfugge anche a me".
 
 

 
Un po' spaventato dall'essere stat definito "influencer" (seppure a modo mio), ringrazio di cuore i due recensori. E vi invito a leggere "Mi ritiro per delirare", naturalmente. Anche a scrocco in libreria.